Canti e preghiere IV QUARESIM

14 marzo 2021

IV DOMENICA
DI QUARESIMA

ELENCO DEI CANTI

01 – GLORIA A TE PAROLA VIVENTE
02 – BENEDICI O SIGNORE
03 – CANTO DEL DESERTO
04 – COME È GRANDE
05 – COME IL CERVO VA ALL’ACQUA VIVA
06 – COME INCENSO
07 – CRISTO GESÙ SPERANZA DELLE GENTI
08 – DALL’AURORA AL TRAMONTO
09 – ECCO L’UOMO
10 – E’ TEMPO DI GRAZIA
11 – E VENNE IL GIORNO
12- MI AFFIDO A TE
13 – MISERERE
14- MISERICORDIAS DOMINI, IN AETERNUM CANTABO
15 – MISERICORDES SICUT PATER
16 – NULLA TI TURBI
17 – O DIO, TU SEI IL MIO DIO
18 – ORA CHE IL GIORNO FINISCE
19 – PARLA, SIGNORE
20 – PER LA CROCE
21 – PERCHE’ TU SEI CON ME
22 – PURIFICAMI O SIGNORE
23 – SALMO 8
24 – SERVIRE E’ REGNARE
25 – SERVO PER AMORE
26 – SHEMÀ ISRAEL
27 – SIGNORE DA CHI ANDREMO
28 – SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?
29 – SU ALI D’AQUILA
30 – TI SALUTO CROCE SANTA
31 – TU IL MIO RIFUGIO O DIO
32 – TU SEI DEGNO
33 – UN CUORE NUOVO

34 – CHI MI SEGUIRA’
35 – AMORE SENZA MISURA
36 – Il testo della Preghiera dei figli di Abramo

01 – GLORIA A TE PAROLA VIVENTE

Gloria a Te, Parola vivente,
Verbo di Dio, gloria a Te,
Cristo Maestro, Cristo Signore.

Tu solo hai parole di vita per noi. Beato colui
che le ascolta, Signore, perché vivrà.

Tu solo hai proposte di amore per noi.
Beato colui che le accoglie,
Signore, perché vivrà.

Tu solo sei via alla vita per noi.
Beato colui che ti segue,
Signore, perché vivrà.

Tu solo dischiudi l’eterno per noi.
Beato colui che in te spera,
Signore, perché vivrà.

02 – BENEDICI O SIGNORE

Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari, mentre il seme muore,
poi il prodigio, antico e sempre nuovo, del primo filo d’erba
e nel vento dell’estate, ondeggiano le spighe,
avremo ancora pane

Benedici, o Signore, questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il pane, che anche oggi hai dato a noi.

Nei filari dopo il lungo inverno, fremono le viti.
La rugiada avvolge nel silenzio, i primi tralci verdi.
Poi i colori dell’autunno, coi grappoli maturi: avremo ancora vino.

Benedici, o Signore, questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il vino, che anche oggi hai dato a noi.

03 – CANTO DEL DESERTO

Io l’attirerò a me, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore, dice il Signore.

E canterai come nei giorni della tua giovinezza.
Tu non sarai più l’abbandonata, sei mia per sempre.

Ti veglierò come una madre, veglia sul suo bambino.
Poi mi chinerò sopra di te, per darti il mio cibo.

Ti chiamerò popolo mio, figlio del Dio Vivente.
Io sarò per te come rugiada e i frutti verranno.

E crescerà la tua stirpe come la sabbia del mare.
Io ti sazierò di olio e grano, o popolo mio.

04 – COME È GRANDE

Come è grande la tua bontà,
che conservi per chi ti teme;
e fai grandi cose per chi ha rifugio in Te
e fai grandi cose per chi ama solo Te.

Come è chiara l’acqua alla tua fonte,
per chi ha sete ed è stanco di cercare;
sicuro ha ritrovato i segni del tuo amore,
che si erano perduti nell’ora del dolore.

Come un vento silenzioso,
ci hai raccolti dai monti e dal mare,
come un’alba nuova, tu sei venuto a me
la forza del tuo amore, mi ha voluto qui con te.

Come un fiore nato tra le pietre,
va a cercare il cielo su di lui;
così la tua grazia, il tuo Spirito per noi,
nasce per vedere, il mondo che tu vuoi.

05 – COME IL CERVO VA ALL’ACQUA VIVA

Come il cervo va all’acqua viva,
io cerco Te ardentemente,
io cerco Te, mio Dio.

Di Te mio Dio, ha sete l’anima mia!
Il tuo volto, il tuo volto Signore quando vedrò?

Mi chiedono e mi tormentano:
“dov’è, dov’è il tuo Dio?”
Ma io spero in Te, sei Tu la mia salvezza.

Il cuore mio si strugge,
quando si ricorda della tua casa.
Io cantavo con gioia, le tue lodi.

A Te io penso e rivedo
quello che hai fatto per me.
Grandi cose, Signore, mio Dio.

Ti loderò, Signore,
e ti canterò il mio grazie.
Tu sei fresca fonte, l’acqua della mia vita.

06 – COME INCENSO

Sull’altare della croce, Agnello immolato,
dal fuoco dell’amor e il tuo corpo bruciato,
al Padre hai offerto come incenso gradito,
ai fratelli hai donato come pane di vita.

Dall’amore macinati, come chicchi di grano,
il tuo Spirito ci renda, o Padre, pane di fraternità.

Dal Vangelo trasformati, come uva nel tino,
il tuo Spirito ci renda, o Padre, dono per l’umanità.

Dalla grazia rinnovati, come incenso nel fuoco,
il tuo Spirito ci renda, o Padre, segno della santità.

07 – CRISTO GESÙ SPERANZA DELLE GENTI

Cristo Gesù speranza delle genti,
Cristo Gesù salvezza di ogni debole,
Cristo Gesù ricchezza di ogni povero,
sei la mia eredità.

Luce del mondo sei, 
sole senza tramonto,
il tuo splendore rischiara la notte 
e guida i passi miei.

Re di speranza e di pace, 
gioia del mondo sei.
La tua giustizia e la tua misericordia 
splendono su di me.

Quando verrai nella gloria 
del regno del Padre tuo
Giudicherai con sapienza e indulgenza 
e i miti accoglierai.

08 – DALL’AURORA AL TRAMONTO

Dall’aurora io cerco te, fino al tramonto ti chiamo,
ha sete solo di te, l’anima mia come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante, sempre canterò la tua lode,
perché sei il mio Dio, il mio riparo,
mi proteggerai all’ombra delle tue ali.

Non mi fermerò un solo istante, io racconterò le tue opere
perché sei il mio Dio, unico bene
nulla mai potrà la notte contro di me.

09 – ECCO L’UOMO

Noi ti preghiamo uomo della croce,
Figlio e Fratello noi speriamo in Te.
Noi ti preghiamo uomo della croce
Figlio e Fratello noi speriamo in Te.

Nella memoria di questa passione,
noi ti chiediamo perdono Signore,
per ogni volta che abbiamo lasciato,
il tuo fratello morire da solo.

Nella memoria di questa tua morte,
noi ti chiediamo coraggio Signore,
per ogni volta che il dono d’amore,
ci chiederà di soffrire da soli.

Nella memoria dell’ultima cena,
noi spezzeremo di nuovo il tuo pane,
ed ogni volta il tuo corpo donato,
sarà la nostra speranza di vita.

10 – E’ TEMPO DI GRAZIA

Siamo Chiesa, popolo di Dio
Nel deserto dell’umanità
Anche nelle tenebre dell’infedeltà
Brilla la sua luce in mezzo a noi
Nonostante le malvagità
Le menzogne e le ipocrisie
Dio ci offre ancora l’opportunità
Di tornare a vivere con Lui

E’ tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio.
E’ tempo di credere nella vita che
nasce dall’incontro con Gesù. E’ tempo di grazia
per noi, è tempo di tornare a Dio, di ridare all’anima
la speranza che c’è salvezza per l’umanità.

11 – E VENNE IL GIORNO

E venne il giorno di aprire le braccia
d’incatenare la morte alla croce,
durante una cena il Figlio dell’Uomo
ai peccatori consegna se stesso.

Ecco il mio corpo, prendete e mangiate
Ecco il mio sangue, prendete e bevete
Perché la mia morte vi sia ricordata
Farete questi finché io ritorni.

Ormai non temiamo la sete o la fame
si fa nostra carne il corpo di Cristo,
e quando portiamo la coppa alle labbra
sentiamo il gusto di un mondo ch’è nuovo.

Banchetto pasquale dove il cibo è Dio
segno d’amore, fermento d’unione:
tutti gli uomini nati dall’alto
trovano i beni del regno futuro.

12 – MI AFFIDO A TE

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così il mio cuore cerca te.
L’anima mia ha sete del Dio vivente, il Dio della speranza.
Vieni e manda la tua luce sui miei passi,
vieni e guida il mio cammino.

MI affido a te Gesù, alla tua fedeltà,
tu sei il sole che rischiara le mie tenebre.
Mi affido a te Gesù e in te riposerò,
perché so che la mia vita tu rinnoverai.

Oggi io vengo davanti al tuo altare per adorare te, Signor.
Nelle tue mani depongo tutti gli affanni ed ogni mio dolore.
Vieni e manda la tua luce sui miei passi,
vieni e guida il mio cammino.

13 – MISERERE

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore,
nel tuo affetto cancella il mio peccato,
lavami da ogni mia colpa, mi sentirò il cuore rinnovato.

Io riconosco tutti i miei peccati
e ti grido la mia debolezza.
Contro Te il mio orgoglio si è levato,
la mia natura è spinta verso il male.

La verità, o Dio, in Te risiede,
Tu insegni le vie della sapienza.
Limpida sorgente mi rinnovi,
ritornerò più bianco della neve.

Il tuo volto, Signore, ho smarrito,
nel tuo amore dimentica le colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
io seguirò sentieri di fortezza.

Fammi sentire la gioia del perdono,
il mio cuore godrà della tua pace.
Donami la forza del tuo Spirito,
ritroverò la mia giovinezza.

Insegnerò agli erranti le tue vie,
chi ha peccato a Te ritornerà.
Apri, o Signore, le mie labbra,
la mia bocca annunci la tua lode.

Tu non gradisci offerte e sacrifici,
se il mio cuore non segue le tue vie.
Vittima che accetti è la mia vita,
mi sentirò travolto dal tuo amore.

14 – MISERICORDIAS DOMINI, IN AETERNUM CANTABO

Misericordias Domini, in aeternum cantabo…
Misericordias Domini, in aeternum cantabo…

15 – MISERICORDES SICUT PATER

Rendiamo grazie al Padre, perché è buono
in aeternum misericordia eius
ha creato il mondo con sapienza in aeternum….
conduce il Suo popolo nella storia in aeternum…
perdona e accoglie i Suoi figli    in aeternum…                   
 
Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti in aeternum…
ci ha amati con un cuore di carne in aeternum…                         
da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo in aeternum…
il cuore si apra a chi ha fame e sete   in aeternum…

Misericordes sicut Pater! Misericordes sicut Pater!

Chiediamo allo Spirito i sette santi doni in aeternum…
fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo in aeternum…
da Lui confortati, offriamo conforto in aeternum…   
l’amore spera e tutto sopporta    in aeternum… 

Chiediamo la pace al Dio di ogni pace in aeternum…
la terra aspetta il vangelo del Regno     in aeternum….
gioia e perdono nel cuore dei piccoli in aeternum…
saranno nuovi i cieli e la terra  in aeternum…

16 – NULLA TI TURBI

Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta.

Io ti voglio lodare mio Dio, perché eterno è il tuo amore.
Rivestito di gloria e splendore,
come in un manto sei avvolto di luce.

Sono grandi su tutta la terra, le tue opere, o Signore.
Con sapienza hai creato l’universo,
tutto ci parla di Te, o Creatore.

Se Tu apri la mano, Signore, ogni bene Tu doni ai viventi.
Manda il tuo Spirito e sono creati
e rinnovi la faccia della terra.

17 – O DIO, TU SEI IL MIO DIO

O Dio, Tu sei il mio Dio,
ti cerco dall’aurora,
di Te ha sete l’anima mia,
a Te anela la mia carne.

Ti cerco come terra arida,
anelo a Te come a una fonte,
così nel tempio ti ho cercato,
per contemplare la tua gloria.

Le labbra mie daranno lode a Te,
per la tua grazia infinita,
così benedirò il tuo nome,
a Te alzerò le mie mani.

Nel mio giaciglio ti ricordo,
ripenso a Te nelle mie veglie,
per Te esulterò di gioia,
all’ombra delle tue ali.

18 – ORA CHE IL GIORNO FINISCE

Dio quante volte ho pensato la sera di non averti incontrato
per niente…e la memoria del canto di ieri come d’un tratto
sembrava lontana…Dio quante volte ho abbassato lo sguardo
spento il sorriso, nascosta la mano: quante parole
lasciate cadere, quanti silenzi… ti chiedo perdono.

Io ti ringrazio per ogni creatura
per ogni momento del tempo che vivo
Io ti ringrazio perché questo canto
libero e lieto ti posso cantare.

Ora che il giorno finisce Signore, ti voglio cantare
parole d’amore: voglio cantare la gente incontrata
il tempo vissuto, le cose che ho avuto: sorrisi di gioia,
parole scambiate, le mani intrecciate nel gesto di pace
e dentro le cose, pensiero improvviso,
la Tua tenerezza, il Tuo stesso sorriso.

19 – PARLA, SIGNORE

Nella preghiera la Tua Parola,
è come un volto che si rivela
e tutto il cielo si fa vicino
per abitare dentro ad ognuno.

Parla, Signore, parlaci ancora,
la Tua Parola, ci trasfigura.

Nella preghiera la Tua Parola,
è una presenza che in noi dimora
il nostro corpo è la Tua tenda,
del Tuo mistero è trasparenza.

Nella preghiera la Tua Parola
è un orizzonte di luce pura,
cresce nel cuore come l’aurora
e l’esistenza tutta rischiara.

20 – PER LA CROCE

Per la Croce, su cui muore il Figlio,
divino tralcio dove Dio vendemmia.

Cristo Gesù, noi ti benediciamo.
Cristo Gesù, noi ti benediciamo.

Per la Croce, piantata sul Calvario,
ramo vivente che guarisce il male.

Per il Sangue, che ha macchiato le porte,
a custodirci quando Dio passava.

Per il Legno, che ha cantato le nozze,
di un Dio vivente con l’umanità.

Per il Legno, che consacra il sacrificio,
del Sacerdote offerto per il mondo.

21 – PERCHE’ TU SEI CON ME

Solo tu sei il mio pastore, niente mai mi mancherà;
solo tu sei il mio pastore, o Signore.

Mi conduci dietro te, sulle verdi alture,
ai ruscelli tranquilli, lassù,
dov’è più limpida l’acqua per me, dove mi fai riposare.

Anche fra le tenebre d’un abisso oscuro,
io non temo alcun male perché
tu mi sostieni, sei sempre con me, rendi il sentiero sicuro.

Siedo alla tua tavola che mi hai preparato, ed il calice è colmo
per me di quella linfa di felicità che per amore hai versato.

22 – PURIFICAMI O SIGNORE

Purificami o Signore sarò più bianco della neve

Pietà di me o Dio nel tuo amore, nel tuo affetto
cancella il mio peccato e lavami da ogni mia colpa
purificami da ogni mio errore.

Il mio peccato io lo riconosco il mio errore mi è sempre dinanzi:
contro te, contro te solo ho peccato
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Così sei giusto nel tuo parlare e limpido nel tuo giudicare.
Ecco, malvagio sono nato
peccatore mi ha concepito mia madre.

Ecco, ti piace verità nell’intimo e nel profondo
mi insegni sapienza. Se mi purifichi con issopo, sono limpido,
se mi lavi, sono più bianco della neve.

23 – SALMO 8

Se guardo il cielo, la luna e le stelle,
opere che Tu, con le dita hai modellato,
che cosa è, perché te ne curi, che cosa è, perché te ne ricordi,
l’uomo, l’uomo, l’uomo.

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore, lo hai coronato,
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
su tutte le cose che Tu avevi creato:
gli uccelli del cielo, i pesci del mare,
le greggi e gli armenti, gli animali della campagna.

24 – SERVIRE E’ REGNARE

Guardiamo a te che sei maestro e signore
chinato a terra stai ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare
ci insegni che amare è servire.

Fa che impariamo Signore da te
che più grande è chi più sa servire
chi si abbassa e chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.

E ti vediamo poi maestro e Signore
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature
e cinto del grembiule che manto tuo regale
ci insegni che servire è regnare.

25 – SERVO PER AMORE

Una notte di sudore, sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce, che ti chiama,
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.

Offri la vita tua, come Maria
ai piedi della croce,
e sarai servo, di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.

Avanzavi nel silenzio, fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te,
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa,
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole,
puoi riporlo nei granai.

26 – SHEMÀ ISRAEL

Shemà shemà shemà Israel
Shemà shemà shemà Israel

Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
osserva le leggi del Signore tuo Dio
Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno

Ascolta Israele, ascolta queste mie parole,
perché tu tema il tuo Signore per tutta la vita
Ascolta Israele osserva, questi comandamenti,
perché tu viva come il Signore ti ha detto.

27 – SIGNORE DA CHI ANDREMO

Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita
E noi abbiam creduto
che il Figlio di Dio sei tu

Io sono il pane di vita
chi viene da me non ha più fame.
E chi viene da me non ha più sete,
così ha detto Gesù.

Non cercate il cibo che perisce
ma il cibo che dura per la vita.
Quello stesso che il Figlio vi darà
che il Padre vi ha mandato.

Non Mosè vi ha dato il pane vero
è il mio Padre che dà il vero pane.
Poiché il pane di Dio vien dal cielo
e dà la vita al mondo.

Io sono disceso dal cielo,
non per fare la mia volontà.
Ma per fare la volontà del Padre
che è dare al mondo la vita.

Io sono il pane del cielo
chi ne mangia avrà la vita eterna.
Perché il pane che do è la mia carne
che è la vita del mondo.

28 – SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?

C’era tanta gente, ma poi restò solo,
era Lui l’amor, ma nessuno capì,
triste domando agli amici
or volete andarvene anche voi?

Signor, dove andremo noi,
che faremo noi senza di te.
Solo Tu hai parole che
donano la vita non ti lascerem.

Le parole tue qualche volta fan male,
or son dolci, poi chi le può mai capir,
ora parli di una croce,
ora in cielo già ci fai sentir.

29 – SU ALI D’AQUILA

Tu, che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla sua ombra,
dì al Signore mio rifugio,
mia roccia in cui confido

E ti rialzerà, ti solleverà,
su ali d’aquila ti reggerà,
sulla brezza dell’alba ti farà brillar,
come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Dal laccio del cacciatore ti libererà
e dalla carestia che distrugge
poi ti coprirà con le sue ali
e rifugio troverai.

Non devi temere i terrori della notte
né freccia che vola di giorno
mille cadranno al tuo fianco ma nulla ti colpirà

30 – TI SALUTO CROCE SANTA

Ti saluto o Croce santa
che portasti il Redentor.
Gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.

Sei vessillo glorioso di Cristo
sei salvezza del popol fedel
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crude.

Tu nascesti fra braccia amorose,
d’una vergine madre o Gesù
Tu moristi fra braccia pietose,
d’una croce che data ti fu.

O Agnello divino immolato,
sull’altar della croce, pietà
Tu che togli del mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.

Del giudizio nel giorno tremendo
sulle nubi del cielo verrai
Piangeranno le genti vedendo,
qual trofeo di gloria sarai.

31 – TU IL MIO RIFUGIO O DIO

Tu il mio rifugio, o Dio,
solo Tu, unica mia speranza
su questa terra dei viventi.

A piena voce verso Dio grido il mio lamento, a piena voce
verso Dio chiedo grazia; e spando il mio pianto
davanti al suo volto, ora che la vita in me si sta spegnendo.

Tu conosci il cammino che da sempre io seguo e sai
quante insidie mi hanno teso; non ho più nessuno, nessuno
che mi conosca, ogni via di scampo è perduta per me.

A piena voce grido a Te, o Dio, il mio lamento, strappami
da chi vuole la mia vita; ho toccato il fondo, il fondo
della mia angoscia, perché molti son loro e più forti di me.

E ora liberami da questo oscuro carcere,
perché io possa sempre lodare il tuo nome;
e vedendo in me compiuto il tuo disegno
i giusti si glorieranno cantando il tuo nome.

32 – TU SEI DEGNO

Beato l’uomo che confida in te Signore
Che custodisce la tua legge nel suo cuore
Così ti seguirò, sulle tue vie camminerò

Fammi conoscere la pace e la giustizia
Piega il mio cuore verso la tua volontà
Così ti ascolterò, la verità conoscerò

Tu sei degno, eterno Signore, di ogni onore
Voglio innalzare un canto nuovo al tuo nome
Degno di lode, mio Salvatore
La tua parola ha trasformato il mio cuor

Hai liberato la mia vita dalla morte
E le mie lacrime non sono più cadute
Così ti servirò, nella tua casa io vivrò.

33 – UN CUORE NUOVO

Ti darò un cuore nuovo popolo mio,
il mio spirito effonderò in te,
toglierò da te, il cuore di pietra,
un cuore di carne ti darò, popolo mio.

Da tutte le nazioni vi radunerò,
vi mostrerò la strada della vita,
e vivrà chi la seguirà.

Vi aspergerò con acqua, e puri vi farò,
dagli idoli sarete liberati, 
Questa è la mia libertà.

Mio popolo sarete, le genti lo vedranno,
abiterete dentro la mia casa,
e vedrete il mio volto.

34 – CHI MI SEGUIRÀ

1. Chi mi seguirà
nel cammino della Pasqua?
Chi mi seguirà sulla strada
del regno del Padre mio?
Chi verrà con me
sarà tra i miei amici:
con Lui io farò la mia Pasqua.

Noi ti seguiremo, Signore,
sulla tua parola.
Guida i nostri passi, Signore,

con la tua parola:
noi verremo con te.

2. Chi mi seguirà
nel cammino della croce?
Chi mi seguirà sulla via
della gloria del Padre mio?
Chi verrà con me
sarà tra i miei discepoli:
con lui io farò la mia Pasqua.

3. Chi mi seguirà
nel cammino della vita?
Chi mi seguirà sul sentiero
della casa del Padre mio?
Chi verrà con me
sarà tra i miei fratelli:
con lui io farò la mia Pasqua.

35 – AMORE SENZA MISURA

Signore, vogliamo seguirti
sulla via del Vangelo.
Vogliamo con Te camminare
fino ai piedi della croce,
per essere avvolti
dal tuo immenso Amore.


Gesù Tu sei oasi di pace.
Il mio cuore ti cerca;
con Te accanto
il mio deserto fiorirà.

Gesù Tu sei luce sfolgorante.
Il mio cuore è pieno di gioia;
con Te al mio fianco
il mio passo sicuro sarà.

Gesù Tu sei Parola di vita.
La tua legge è dono d’amore;
con Te sulla croce
il tuo amore mi attira a Te.

Gesù Tu sei causa di salvezza.
Il tuo aiuto non mancherà;
con Te, innalzato,
il tuo amore mi attira a Te.

Gesù Tu sei chicco nella terra.
Il tuo seme produce frutto;
con Te, mia forza,
la mia speranza crescerà.

Il testo della Preghiera dei figli di Abramo

Dio Onnipotente, Creatore nostro che ami la famiglia umana e tutto ciò che le tue mani hanno compiuto, noi, figli e figlie di Abramo appartenenti all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam, insieme agli altri credenti e a tutte le persone di buona volontà, ti ringraziamo per averci donato come padre comune nella fede Abramo, figlio insigne di questa nobile e cara terra.

Ti ringraziamo per il suo esempio di uomo di fede che ti ha obbedito fino in fondo, lasciando la sua famiglia, la sua tribù e la sua patria per andare verso una terra che non conosceva.

Ti ringraziamo anche per l’esempio di coraggio, di resilienza e di forza d’animo, di generosità e di ospitalità che il nostro comune padre nella fede ci ha donato.

Ti ringraziamo, in particolare, per la sua fede eroica, dimostrata dalla disponibilità a sacrificare suo figlio per obbedire al tuo comando. Sappiamo che era una prova difficilissima, dalla quale tuttavia è uscito vincitore, perché senza riserve si è fidato di Te, che sei misericordioso e apri sempre possibilità nuove per ricominciare.

Ti ringraziamo perché, benedicendo il nostro padre Abramo, hai fatto di lui una benedizione per tutti i popoli.

Ti chiediamo, Dio del nostro padre Abramo e Dio nostro, di concederci una fede forte, operosa nel bene, una fede che apra i nostri cuori a Te e a tutti i nostri fratelli e sorelle; e una speranza insopprimibile, capace di scorgere ovunque la fedeltà delle tue promesse.

Fai di ognuno di noi un testimone della tua cura amorevole per tutti, in particolare per i rifugiati e gli sfollati, le vedove e gli orfani, i poveri e gli ammalati.

Apri i nostri cuori al perdono reciproco e rendici strumenti di riconciliazione, costruttori di una società più giusta e fraterna.

Accogli nella tua dimora di pace e di luce tutti i defunti, in particolare le vittime della violenza e delle guerre.

Assisti le autorità civili nel cercare e trovare le persone rapite, e nel proteggere in modo speciale le donne e i bambini.

Aiutaci ad avere cura del pianeta, casa comune che, nella tua bontà e generosità, hai dato a tutti noi.

Sostieni le nostre mani nella ricostruzione di questo Paese, e dacci la forza necessaria per aiutare quanti hanno dovuto lasciare le loro case e loro terre a rientrare in sicurezza e con dignità, e a iniziare una vita nuova, serena e prospera. Amen.

MESSA – PREGHIERE

… LA PREGHIERA DEI FIGLI DI ABRAMO …

1 – ATTO PENITENZIALE

2 – LETTURE

3 – CREDO

4 – PREGHIERA DEI FEDELI

5 – PADRE NOSTRO

6 – ALLA COMUNIONE

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

8 – NEWS -APPROFONDIMENTI

9 – AVVISI

1 – ATTO PENITENZIALE

Confesso a Dio onnipotente
e a voi, fratelli e sorelle,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
per mia colpa, mia colpa,
mia grandissima colpa.
E supplico la beata sempre Vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle,
di pregare per me il Signore Dio nostro.

2 – LETTURE

Prima Lettura
Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.

DAL SECONDO LIBRO
DELLE CRONACHE
2Cr 36,14-16.19-23
     In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
     Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio.
     Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
     Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».
     Parola di Dio

Salmo Responsoriale
Dal Sal 136 (137)

IL RICORDO DI TE, SIGNORE,
È LA NOSTRA GIOIA.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano
parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

Seconda Lettura
Morti per le colpe,

siamo stati salvati per grazia.

DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AGLI EFESÌNI
Ef 2,4-10
     Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
     Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
     Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.
     Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
     Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Fglio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna. (Cfr. Gv 3,16)

Vangelo
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

DAL VANGELO
SECONDO GIOVANNI
Gv 3,14-21
     In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
     Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
     Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
     Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
     E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
     Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
     Parola del Signore

3 – PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

CREDO – Niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,

[si fa inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[… fin qui]

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

4 – Preghiera dei fedeli

INTRODUZIONE
DEL SACERDOTE

O Dio, tu non manchi di guidare la nostra vita anche attraverso i soprassalti della storia, i cambiamenti repentini, le svolte epocali, l’abbattimento delle barriere più solide. Non lasciarci mancare il discernimento e l’audacia.

Insieme ti diciamo:
DONA LA TUA LUCE E LA TUA FORZA!

– Signore Dio, dona a tutti i cristiani di accogliere la strada del tuo Figlio, la via del servizio umile e di non pretendere protezioni e privilegi. Preghiamo.

– Signore Dio, trasmetti rinnovato coraggio a quelli che si impegnano per sconfiggere le malattie del nostro tempo. Metti parole di tenerezza sulla bocca di quelli che incontrano i malati. Preghiamo.

DONA LA TUA LUCE E LA TUA FORZA!

– Signore Dio, sostieni tutti coloro che oggi sono provati dalla sofferenza: i malati e gli anziani, il nostro vescovo Giuseppe, i sacerdoti e tutti gli altri. Preghiamo.

– Signore Dio, smaschera i disegni di ingiustizia e di sfruttamento, tutte quelle decisioni economiche e sociali che vengono adottate a danno dei poveri. Preghiamo.

DONA LA TUA LUCE E LA TUA FORZA!

– Signore Dio, accompagna le famiglie con i loro figli più piccoli. Apri i cuori alla fiducia di un nuovo dialogo per il cammino di tutti i membri. Preghiamo.

– Signore, guida tutti noi qui presenti, spesso fragili e incapaci di far fronte alle difficoltà e agli ostacoli. Trasmetti una forza nuova e la pace del cuore. Preghiamo.

DONA LA TUA LUCE E LA TUA FORZA!

CONCLUSIONE
DEL SACERDOTE

Nel deserto il serpente di bronzo
era stato innalzato
perché chi lo vedeva
fosse strappato
al potere della morte.
Così proprio
l’emblema del pericolo
diventava sorgente di guarigione.
Anche la tua croce, Gesù, strumento crudele
per reprimere e per castigare,
immagine terribile
di una morte dolorosa,
è diventata, paradossalmente,
simbolo di grazia,
di misericordia, di vita.
Tu ci doni una croce vittoriosa
per mezzo di Gesù,
il nostro Signore e Maestro
per i secoli dei secoli.
(TUTTI)
AMEN

5 – PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.

6 – ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

Dopo la Comunione (14 marzo 2021)
O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la dò a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa’ di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.

8 – APPROFONDIMENTI

Nel deserto il serpente di bronzo
era stato innalzato perché chi lo vedeva
fosse strappato al potere della morte.
Così proprio l’emblema del pericolo
diventava sorgente di guarigione.
Anche la tua croce, Gesù, strumento crudele
per reprimere e per castigare,
immagine terribile di una morte dolorosa,
è diventata, paradossalmente,
simbolo di grazia, di misericordia, di vita.

Che cosa l’ha trasformata
al punto da farne un punto di riferimento,
una fonte inesauribile di speranza?

È stato il tuo amore, Gesù,
perché l’amore reca in sé
una forza straordinaria,
l’unica capace di cambiare profondamente
la faccia di questa terra.

È stato il tuo amore,
offerto a tutti quelli che vengono a te,
desiderano essere rischiarati dalla tua luce,
consolati dalla tua tenerezza,
rigenerati dal tuo perdono.

È stato il tuo amore,
donato a Nicodemo
che ti cerca nella notte per non essere visto,
alla peccatrice che ti raggiunge
in casa di un fariseo,
fino al ladrone che ti invoca dalla sua croce
e si affida alla tua bontà, alla tua tenerezza.

9 – AVVISI

Non possiamo non ricordare che, a seguito delle disposizioni delle Autorità competenti, restano vietati gli ASSEMBAMENTI, sia in chiesa sia nei cortili esterni, non ci si deve fermare, solo attraversare e andare via.

Martedì 16 marzo: non c’è la Messa serale.

Venerdì 19 marzo, solennità di San Giuseppe
– ore 18: S. Messa
– ore 19: Via CRUCIS, in chiesa, trasmessa su Facebook.

Sabato 20 marzo
— ore 16,30: S. Messa per i ragazzi
Le altre Messe agli orari normali di sabato e domenica.

www.arcidiocesibaribitonto.it