Il giorno del Signore 10 novembre 2024

10 NOVEMBRE 2024
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

MESSA

RITI INIZIALI

LETTURE

CREDO

PREGHIERA DEI FEDELI

PADRE NOSTRO

ALLA COMUNIONE

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

APPROFONDIMENTI

AVVISI

 


RITI INIZIALI

ATTO PENITENZIALE


Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
A. Amen.

INNO DI LODE

Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra
agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.

Preghiamo

Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, 
perché, nella serenità del corpo e dello spirito, 
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure: 

O Padre, che soccorri l’orfano e la vedova
e sostieni la speranza di chi confida nel tuo amore, 
fa’ che sappiamo donare tutto quello che abbiamo, 
sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi. 
Egli è Dio, e vive e regna con te…

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA     

La vedova fece con la sua farina una piccola focaccia e la portò a Elìa.

DAL LIBRO DEI RE
1Re 17,10-16
     In quei giorni, il profeta Elìa si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere».
     Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
     Elìa le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
     Quella andò e fece come aveva detto Elìa; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elìa.
     Parola di Dio 

SALMO RESPONSORIALE

dal Salmo 145 (146)

R. Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. 
R. Loda il Signore, anima mia.
 
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. 
R. Loda il Signore, anima mia.
 
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. 
R. Loda il Signore, anima mia.

SECONDA LETTURA    

Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.
DALLA LETTERA AGLI EBREI
Eb 9, 24-28
     Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
     Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
     Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,3)
Alleluia.

VANGELO

Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
DAL VANGELO SECONDO MARCO
Mc 12,38-44
     In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
     Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte.      Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
     Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
     Parola del Signore


PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – Niceno costantinopolitano

     Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

     Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
     Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
     Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
     Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
     E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

     Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
     Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

     Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
     Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
     Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
     Amen.

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen


PREGHIERA DEI FEDELI

INTRODUZIONE DEL SACERDOTE

Rivolgiamo al Padre la nostra preghiera
chiedendogli tutto il bene che desideriamo
per noi e per l’intera umanità. Preghiamo insieme e diciamo: 
Ascolta, Padre, la nostra supplica.

Per la Chiesa:
fortificata dallo Spirito Santo,
affronti il giudizio del mondo e le persecuzioni
mantenendosi sempre fedele al comandamento dell’amore.
Preghiamo. Ascolta, Padre, la nostra supplica.

Per i pastori della Chiesa:
docili all’azione della grazia,
trasmettano fedelmente l’annuncio di salvezza
e siano maestri di verità e modelli di comunione.
Preghiamo. Ascolta, Padre, la nostra supplica.

Per i popoli del mondo:
l’universale aspirazione alla pace
si traduca in scelte coraggiose e concrete,
nel rispetto della vera libertà e dignità di ogni vita umana.
Preghiamo. Ascolta, Padre, la nostra supplica.

Per gli imprenditori che hanno investito nel creare lavoro
e si sono pesantemente indebitati:
non cedano allo sconforto
e siano messi in condizione di proseguire.
Preghiamo. Ascolta, Padre, la nostra supplica.

Per noi qui riuniti:
la Parola ascoltata e meditata
ci aiuti a cogliere e a rendere fruttuose
le occasioni di bene che incontreremo sul nostro cammino.
Preghiamo. Ascolta, Padre, la nostra supplica.

CONCLUSIONE DEL SACERDOTE

Padre santo,
aiutaci a riconoscerti presente nei doni della tua bontà:
con la tua grazia il nostro cammino terreno
proceda verso l’incontro festoso dell’ultimo giorno
nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. AMEN

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.

ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

DOPO LA COMUNIONE

Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore,
e imploriamo la tua misericordia:
per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti,
ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore. AMEN!

PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi do la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.


APPROFONDIMENTI

di Padre Ermes Ronchi

XXXII Domenica del Tempo Ordinario anno B. La povera vedova vera maestra di generosità

Seduto nel locale delle offerte, Gesù osserva: vede un gesto da nulla in cui si cela il divino, vede l’assoluto balenare nel dettaglio di due centesimi

Una donna senza nome, sola, vedova, povera, è l’ultimo personaggio che Gesù incontra nel vangelo di Marco, l’ultima maestra. Gesù ha sempre mostrato una predilezione particolare per le donne sole. Appartengono alla triade biblica dei senza difesa: vedove, orfani e stranieri. E allora Dio interviene e prende le loro difese: “sono miei!”. Una maestra senza parole e senza titoli, sapiente di lacrime e di coraggio, e “se tu ascoltassi una sola volta la lezione del cuore faresti lezione agli eruditi” (Rumi).

Seduto nel locale delle offerte, Gesù osserva: il suo sguardo si è fatto penetrante e affilato come quello dei profeti, come chi ama e ha cura della vita in tutti i suoi dettagli. Vede un gesto da nulla in cui si cela il divino, vede l’assoluto balenare nel dettaglio di due centesimi. Lei ha gettato nel tesoro due spiccioli, ma ha dato più di tutti gli altri. Perché di più di tutti gli altri? Perché le bilance di Dio non sono quantitative, ma qualitative. Le sue bilance non pesano la quantità, ma il cuore. Quella donna non dà qualcosa del suo superfluo, getta tutto, si spende fino in fondo nella sua relazione con Dio, ci mette tutto quello che ha per vivere.

Non cercate nella vita persone sante, forse le troverete forse no (infatti non sappiamo se la vita morale della donna fosse retta o meno), non cercate persone perfette, cercate piuttosto persone generose, che danno tempo e affetti, quelle dei piccoli gesti con dentro tanto cuore. Non è mai irrisorio o insignificante un gesto di bontà cavato fuori dalla nostra povertà. Affidiamoci ai generosi, non ai perfetti o ai potenti.

Le parole originarie di Marco sono geniali: gettò nel tesoro intera la sua vita. Quella donna ha messo in circuito nelle vene del mondo molto cuore e l’intero patrimonio della sua vita. E tutto questo circola nell’universo come una energia mite e possente, perché ogni gesto umano compiuto con tutto il cuore ci avvicina all’assoluto di Dio. Ogni atto umano “totale” contiene qualcosa di divino.

Questa donna ha dato di più. La domanda dell’ultima sera risuonerà con lo stesso verbo: hai dato poco o hai dato molto alla vita? Dove tu passavi, dietro di te, rimaneva più vita o meno vita? I primi posti appartengono a quelli che, in ognuna delle nostre case o città, danno ciò che fa vivere, regalano cuore con gesti piccoli e grandi, gesti di cura, accudimento, attenzione, gentilezza, rivolti ai genitori o ai figli o a sconosciuti. Fossero anche solo due spiccioli di bontà, solo briciole, solo un sorriso o una carezza, chi li compie con tutto il cuore crede nel futuro. La notte comincia con la prima stella, il mondo nuovo con il primo gesto di un piccolo samaritano buono.


AVVISI

Giovedì 14 novembre
ore 09.00 – 12.00 Adorazione Eucaristica;
ore 17,45 Rosario Vocazionale;

Venerdì 15 novembre;
ore 19.30 Incontro Parrocchiale con Paolo Simonetti – Delegato Regionale dell’Ufficio Catechistico.

ORARIO DELLE SS. MESSE:
FERIALI: ore 18.30; FESTIVE: sabato e prefestivi ore 17,15; domenica e festivi alle ore 9.00, 11.00 e 19.00







 

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la 60ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

MESSAGGIO NATALIZIO del nostro ARCIVESCOVO GIUSEPPE SATRIANO

MESSAGGIO di PAPA FRANCESCO per la GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2023