Il giorno del Signore – VS

15 aprile 2022

VENERDI’ SANTO

ELENCO DEI CANTI

  1. Adoramus te, Christe
  2. Ecco l’uomo *
  3. E venne il giorno
  4. Fior di frumento
  5. Genti tutte
  6. Gesu’ muore sulla croce *
  7. Gloria al re dei re!
  8. La nostra gloria è la croce di Cristo
  9. Madre io vorrei
  10. Nulla ti turbi
  11. Olio di letizia
  12. Osanna all’altissimo!
  13. Osanna al figlio di David
  14. Pane di vita
  15. Per crucem *
  16. Preghiera
  17. Servire e’ regnare
  18. Servo per amore
  19. Signor, dove andremo noi?
  20. Ti saluto croce santa
  21. Ubi caritas
  22. Voglio adorare te

ADORAMUS TE, CHRISTE
Adoramus te, Christe, benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

ECCO L’UOMO
Noi ti preghiamo

uomo della croce,
Figlio e Fratello

noi speriamo in Te.
(2 volte)


Nella memoria di questa passione,
noi ti chiediamo perdono Signore,
per ogni volta che abbiamo lasciato,
il tuo fratello morire da solo.

Nella memoria di questa tua morte,
noi ti chiediamo coraggio Signore,
per ogni volta che il dono d’amore,
ci chiederà di soffrire da soli.

Nella memoria dell’ultima cena,
noi spezzeremo di nuovo il tuo pane,
ed ogni volta il tuo corpo donato,
sarà la nostra speranza di vita.

E VENNE IL GIORNO
E venne il giorno di aprire le braccia
d’incatenare la morte alla croce,
durante una cena il Figlio dell’Uomo
ai peccatori consegna se stesso.

Ecco il mio corpo, prendete e mangiate
Ecco il mio sangue, prendete e bevete

Perché la mia morte vi sia ricordata
farete questi finché io ritorni,

farete questi finché io ritorni.

Ormai non temiamo la sete o la fame
si fa nostra carne il corpo di Cristo,
e quando portiamo la coppa alle labbra
sentiamo il gusto di un mondo ch’è nuovo.

Banchetto pasquale dove il cibo è Dio
segno d’amore, fermento d’unione:
tutti gli uomini nati dall’alto
trovano i beni del regno futuro.

FIOR DI FRUMENTO
Con fior di frumento tu ci nutri, o Signore:
Pane di vita è il tuo Corpo per noi;
con miele dalla roccia tu ci sazi, o Signore,
bevanda di salvezza è il tuo Sangue per noi.


Come il seme, caduto, poi muore
e fiorisce in florida spiga,
il tuo Corpo ci doni, Signore,
è per noi il Pane di vita.

Come il sole che l’uva matura in bevanda
che gioia dà al cuore,
le ferite il tuo Sangue ci cura
e sigilla per sempre l’Amore.

GENTI TUTTE
Genti tutte, proclamate il mistero del Signor,
del suo corpo e del suo sangue
che la Vergine donò
e fu sparso in sacrificio per salvar l’umanità.

Adoriamo il Sacramento che Dio Padre ci donò,
nuovo patto, nuovo rito, nella fede si compì
al mistero è fondamento la parola di Gesù.

Gloria al Padre Onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore, all’Eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore, alla Santa Trinità.
Amen

GESU’ MUORE SULLA CROCE
Gesù muore sulla croce,
Gesù muore sulla croce,
come uno dei tanti, come un uomo,
perché l’uomo proverà la morte
prima o poi,
la sua morte, prima o poi.
E lui sarà vicino, e lui sarà vicino!

“Padre, nelle tue mani,
Padre, rendo il mio Spirito!
Se il peccato è morte, questa morte,
adesso l’ha pagata lui
con infinito amore;
è infinito questo amore, per esserci vicino
per esserci vicino.
Tutto è pagato! Tutto è compiuto!

GLORIA AL RE DEI RE!
Gloria, gloria, gloria al Re dei Re!
Gloria, gloria, gloria al Re dei Re!

Chi è il Re della gloria?
Il suo nome è Gesù!
La sua gloria sulla terra
e il suo nome annunzierò.

Saliranno al monte del Signore,
al suo luogo santo,
chi ha mani innocenti e cuore puro.

Sollevate o porte i frontali
porte antiche alzatevi,
avanzi il Re della gloria,
il Signore é il nostro Re.

IO VI DO IL BUON ESEMPIO
Io vi do il buon esempio:
sto lavando con gioia i vostri piedi.
Se ora tutti voi farete come me, l’amore regnerà.


Ora Pietro il mio gesto non capisci,
un giorno non lontano capirai cos’è l’amore.

Ti stupisce quello che sto facendo,
io mi chino per lavare i tuoi piedi: questo è l’amore.

Guarda e impara da me.
Chi lava i piedi all’altro, capirà cos’è l’amore.

Questo è l’amore più grande:
dare con gioia la tua vita per un amico.

Vai e vivi nell’amore;
tu sarai mio discepolo fedele se amerai.

Sono Io che ho scelto te. Io ti mando ad annunciare,
il mio regno ai miei fratelli.

LA NOSTRA GLORIA È LA CROCE DI CRISTO
La nostra gloria è la croce di Cristo
Nella sua luce, la nostra vittoria
Il Signore è la nostra salvezza
La nostra risurrezione

O Albero della vita
Che sorgi forte e potente
Tu doni a noi la tua grazia
E risplendi di gloria

A te, Vessillo regale
Che avanzi dinanzi agli uomini
Tu porta sei verso il Regno
Che conduce a Cristo Gesù

O dolce legno che porti
Appeso il corpo di Cristo
Tu luce sei nelle tenebre
Della nostra umanità

O Croce santa e gloriosa
Che apri il cielo a chi crede in te
Tu sei la nostra speranza
Sei la forza del mondo

MADRE IO VORREI

Io vorrei tanto parlare con Te di quel Figlio che amavi
io vorrei tanto ascoltare da Te quello che pensavi,
quando hai udito che Tu non saresti più stata tua
e questo Figlio che non aspettavi, non era per Te.

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

Io vorrei tanto saper da Te, se quand’era bambino,
Tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui
e quante volte anche Tu di nascosto piangevi, Madre,
quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso per noi.

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

Io Ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi,
io benedico il coraggio di vivere sola con Lui,
ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,
per ogni Figlio dell’uomo che muore Ti prego così:

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

NULLA TI TURBI
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta.

Io ti voglio lodare mio Dio,
perché eterno è il tuo amore.
Rivestito di gloria e splendore,
come in un manto sei avvolto di luce.

Sono grandi su tutta la terra,
le tue opere, o Signore.
Con sapienza hai creato l’universo,
tutto ci parla di Te, o Creatore

Se Tu apri la mano, Signore, ogni bene Tu doni ai viventi.
Manda il tuo Spirito e sono creati
e rinnovi la faccia della terra.

OLIO DI LETIZIA
Olio che consacra, olio che profuma.
Olio che risana le ferite che illumina.

Il tuo olio santifica, Spirito di Dio;
con la tua fiamma consacrami.
Tu sapienza degli umili, Spirito di Dio,
sul tuo cammino conducimi.

Fa di me un’immagine, Spirito di Dio,
del tuo amore che libera.
Tu speranza degli umili Spirito di Dio,
rocca invincibile, proteggimi.

Senza te sono fragile; Spirito di Dio,
la tua forza infondimi.
Le ferite risanami, Spirito di Dio,
tu guarigione dell’anima.

OSANNA ALL’ALTISSIMO!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

Gloria, gloria, gloria al Re dei re!
Gloria, gloria, gloria al Re dei re!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

OSANNA AL FIGLIO DI DAVID
Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor!

Apritevi o porte eterne:
avanzi il re della gloria.
Adori cielo e terr l’eterno suo poter.

O monti stillate dolcezza:
il Re d’amor s’avvicina;
si dona pane e vino ed offre pace al cuor.

O Vergine, presso l’Altissimo,
trovasti grazia e onor:
soccorri i tuoi figlioli donando il Salvator.

Sia libero lo schiavo,
al povero l’onore:
perché del regno suo erede e Signor.

Verrai un giorno giudice,
o mite e buon Gesù:
rimetti i nostri falli nel tempo del perdon.

Onore, lode e gloria,
al Padre e al Figliolo
ed allo Spirito Santo nei secoli sarà.

PANE DI VITA
Pane di vita sei, spezzato per tutti noi
chi ne mangia per sempre in Te vivrà.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come pane vieni in mezzo a noi.

Il tuo corpo ci sazierà,
il tuo sangue ci salverà,
perché Signor, tu sei morto per amore
e ti offri oggi per noi.
Il tuo corpo ci sazierà, il tuo sangue ci salverà,
perché Signor, tu sei morto per amore
e ti offri oggi per noi.

Fonte di vita sei, immensa carità,
il Tuo sangue ci dona l’eternità.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come vino vieni in mezzo a noi.

PER CRUCEM
Per crucem et passionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

Per crucem et passionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

Per sanctam resurrectionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

PREGHIERA
Signore io ti prego con il cuore
La mia vita voglio offrire in mano a te
Voglio solamente te servire
Ed amare come hai amato tu

Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,

segno della tua verità

Signore io ti prego con il cuore
Rendi forte la mia fede più che mai
Dammi tu la forza per seguirti
E per camminare sempre insieme a te

Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,

segno della tua verità

Signore io ti prego con il cuore
Dammi sempre la tua fedeltà
Fa ch′io possa correre nel mondo
E cantare a tutti la tua libertà.

SERVIRE E’ REGNARE
Guardiamo a te che sei maestro e signore
chinato a terra stai ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare
ci insegni che amare è servire.

Fa che impariamo Signore da te
che più grande chi più sa servire
chi si abbassa è chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.

E ti vediamo poi maestro e Signore
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature
e cinto del grembiule che manto tuo regale
ci insegni che servire è regnare.

SERVO PER AMORE
Una notte di sudore,
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce, che ti chiama,
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.

Offri la vita tua,
come Maria
ai piedi della croce,
e sarai servo, di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.
 

Avanzavi nel silenzio,
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te,
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa,
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole, 
puoi riporlo nei granai.

SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?
C’era tanta gente, ma poi restò solo,
era Lui l’amor, ma nessuno capì,
triste domando agli amici
or volete andarvene anche voi?

Signor, dove andremo noi,
che faremo noi senza di te.
Solo Tu hai parole che
donano la vita non ti lascerem.

Le parole tue qualche volta fan male,
or son dolci, poi chi le può mai capir,
ora parli di una croce,
ora in cielo già ci fai sentir.

TI SALUTO CROCE SANTA
Ti saluto o Croce santa
che portasti il Redentor.
Gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.

Sei vessillo glorioso di Cristo
sei salvezza del popol fedel
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crude.

Tu nascesti fra braccia amorose,
d’una vergine madre o Gesù
Tu moristi fra braccia pietose,
d’una croce che data ti fu.

O Agnello divino immolato,
sull’altar della croce, pietà
Tu che togli del mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.

Del giudizio nel giorno tremendo
sulle nubi del cielo verrai
Piangeranno le genti vedendo,
qual trofeo di gloria sarai.

UBI CARITAS
Ubi caritas et amor. Ubi caritas, Deus ibi est
.

VOGLIO ADORARE TE
Voglio adorare te, Voglio adorare te
Voglio adorare te, Signor solo te.
Voglio adorare te, Voglio adorare te
Voglio adorare te, Signor solo te.

Nella gioia e nel dolore, nell’affanno della vita
Quando sono senza forze adoro te.
Nella pace e nell’angoscia, nella prova della croce
Quando ho sete del tuo amore.
Adoro te Signore

Nel coraggio e nel timore, nel tormento del peccato
Quando il cuore mio vacilla adoro te
Nella fede e nella grazia, nello zelo per il regno
Quando esulto nel tuo nome.
Adoro te Signore.

MESSA – PREGHIERE

1 – RITI INIZIALI

2 – LETTURE

3 – CREDO

4 – PREGHIERA DEI FEDELI

5 – PADRE NOSTRO

6 – ALLA COMUNIONE

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

8 – APPROFONDIMENTI

09 AVVISI

 

1 – RITI INIZIALI


PREGHIAMO
O Dio, che nella passione
di Cristo nostro Signore
ci hai liberati dalla morte,
eredità dell’antico peccato
trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
e come abbiamo portato in noi,
per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno,
così per l’azione del tuo Spirito
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Per Cristo nostro Signore…
AMEN

2 – LETTURE

Prima Lettura

Egli è stato trafitto per le nostre colpe.
(Quarto canto del Servo del Signore)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA
Is 52,13-53,12
     Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente.
     Come molti si stupirono di lui
– tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo –,
così si meraviglieranno di lui molte nazioni;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
     Chi avrebbe creduto al nostro annuncio?
     A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
     È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
     Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per poterci piacere.
     Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia;
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
     Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
     Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
     Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
     Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti.
     Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
     Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua posterità?
     Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.
     Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
     Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
     Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
     Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
     Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli.
     Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 30 (31)

R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele
R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Sono il rifiuto dei miei nemici
e persino dei miei vicini,
il terrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
Sono come un morto, lontano dal cuore;
sono come un coccio da gettare. 
R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.
R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore,
voi tutti che sperate nel Signore. 
R. Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.

Seconda Lettura

Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono.
DALLA LETTERA AGLI EBREI
Eb 4,14-16; 5,7-9

          Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
     Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
     Cristo, infatti, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
     Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome. (Cf. Fil 2,8-9)
Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Vangelo

La passione del Signore
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO SECONDO GIOVANNI
Gv 18,1–19,42

     – Catturarono Gesù e lo legarono
     In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano», perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».      Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?».

Adoramus te Christe
benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

     –  Lo condussero prima da Anna.
    Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno. Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo».
 
     Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?».      Egli rispose: «Non lo sono». Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.

     Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».      Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.

     –  Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!
     Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Adoramus te Christe
benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

     – Il mio regno non è di questo mondo
     Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest’uomo?». Gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato». Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno». Così si compivano le parole che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.
 
     Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?».
 
     E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.

     – Salve, re dei Giudei!
     Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.
 
     Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro:      «Ecco l’uomo!».
 
     Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
 
All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: «Di dove sei tu?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Gli rispose Gesù: «Tu non avresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande».

     – Via! Via! Crocifiggilo!
     Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertà. Ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa re si mette contro Cesare». Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parascève della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!». Ma quelli gridarono: «Via! Via! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro re che Cesare».

Adoramus te Christe
benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

     – Lo crocifissero e con lui altri due
     Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».      Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: “Il re dei Giudei”, ma: “Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei”». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».

     –  Si sono divisi tra loro le mie vesti
     I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato –, e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: «Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così.

     – Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
     Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
     Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
 
Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa

     – E subito ne uscì sangue e acqua
     Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

     – Presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli insieme ad aromi
     Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto.      Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
     Parola del Signore.

Adoramus te Christe
benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

====================================

IL CAMMINO SINODALE E LA CONSULTAZIONE DEL POPOLO DI DIO

_______________________________

L’INTERROGATIVO FONDAMENTALE

Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”:

1. Come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare?

Per rispondere siete invitati a:
a) chiedervi quali esperienze abbiamo del camminare insieme;
b) rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?

2. Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

Per rispondere siete invitati a:
c) cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?

________________________________

……..

Il Signore viene nella Chiesa e nel mondo di oggi per aiutarci a CAMMINARE INSIEME.

Il Sinodo della Chiesa universale ha il compito di cogliere questa venuta del Signore e di chiamare i fedeli ad acconsentire all’insegnamento del Maestro.

Prepariamo dunque la via al Signore che viene, con il nostro ascolto reciproco nelle consultazioni sinodali, anche al livello parrocchiale.

Una consultazione gioiosa, la più ampia possibile, dal momento che Dio ha deciso: “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”.

………

3 – PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
(inchino fino a “da Maria Vergine”)
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

CREDO – Niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
(inchino fino a “si è fatto uomo”)
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

4 – Preghiera universale

I. Per la santa Chiesa
Preghiamo, fratelli e sorelle,
per la santa Chiesa di Dio. *
Il Signore le conceda unità e pace,
la protegga su tutta la terra, *
e doni a noi, in una vita serena e sicura, +
di rendere gloria a Dio Padre onnipotente. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
che hai rivelato in Cristo
la tua gloria a tutte le genti,
custodisci l’opera della tua misericordia,
perché la tua Chiesa,
diffusa su tutta la terra,
perseveri con fede salda
nella confessione del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
 
II. Per il papa
Preghiamo per il nostro santo padre il papa N. *
Il Signore Dio nostro,
che lo ha scelto nell’ordine episcopale, *
gli conceda vita e salute
e lo conservi alla sua santa Chiesa +
come guida e pastore del popolo santo di Dio. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
sapienza che regge l’universo,
ascolta la tua famiglia in preghiera,
e custodisci con la tua bontà
il papa che tu hai scelto per noi,
perché il popolo cristiano,
da te affidato alla sua guida pastorale,
progredisca sempre nella fede.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

III. Per tutti i fedeli di ogni ordine e grado
Pr
eghiamo per il nostro vescovo N.*,
per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi, *
e per tutto il popolo dei fedeli. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
che con il tuo Spirito guidi e santifichi
tutto il corpo della Chiesa,
accogli le preghiere che ti rivolgiamo,
perché secondo il dono della tua grazia
tutti i membri della comunità
nel loro ordine e grado
ti possano fedelmente servire.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

IV. Per i catecumeni
Preghiamo per i catecumeni. *
Il Signore Dio nostro apra i loro cuori all’ascolto
e dischiuda la porta della misericordia, *
perché mediante il lavacro di rigenerazione
ricevano il perdono di tutti i peccati *
e siano incorporati
in Cristo Gesù, Signore nostro. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
che rendi la tua Chiesa sempre feconda di nuovi figli,
aumenta nei [nostri] catecumeni
l’intelligenza della fede,
perché, nati a vita nuova nel fonte battesimale,
siano accolti tra i tuoi figli di adozione.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
 
V. Per l’unità dei cristiani
Preghiamo per tutti i fratelli e le sorelle che credono in Cristo. *
Il Signore Dio nostro raduni e custodisca nell’unica sua Chiesa *
quanti testimoniano la verità con le loro opere. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
che raduni i tuoi figli ovunque dispersi e li custodisci nell’unità,
volgi lo sguardo al gregge del tuo Figlio,
perché coloro che sono stati consacrati da un solo Battesimo
siano una cosa sola nell’integrità della fede
e nel vincolo dell’amore.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
 
VI. Per gli Ebrei
Preghiamo per gli Ebrei. *
Il Signore Dio nostro, che a loro per primi ha rivolto la sua parola, *
li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome +
e nella fedeltà alla sua alleanza. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
che hai affidato le tue promesse
ad Abramo e alla sua discendenza,
esaudisci con bontà le preghiere della tua Chiesa,
perché il popolo primogenito della tua alleanza
possa giungere alla pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

VII. Per coloro che non credono in Cristo
Preghiamo per coloro che non credono in Cristo. *
Illuminati dallo Spirito Santo, *
possano anch’essi entrare
nella via della salvezza. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
dona a coloro che non credono in Cristo
di trovare la verità camminando alla tua presenza con cuore sincero,
e concedi a noi di essere nel mondo testimoni più autentici
della tua carità, progredendo nell’amore vicendevole
e nella piena conoscenza del mistero della tua vita.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

VIII. Per coloro che non credono in Dio
Preghiamo per coloro che non credono in Dio. *
Praticando la giustizia con cuore sincero, *
giungano alla conoscenza del Dio vero. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
tu hai messo nel cuore degli uomini
una così profonda nostalgia di te
che solo quando ti trovano hanno pace:
fa’ che, tra le difficoltà della vita,
tutti riconoscano i segni della tua bontà
e, stimolati dalla nostra testimonianza,
abbiano la gioia di credere in te,
unico vero Dio e Padre di tutti gli uomini.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

IX. Per i governanti
Preghiamo per coloro
che sono chiamati a governare la comunità civile. *
Il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore *
a cercare il bene comune +
nella vera libertà e nella vera pace. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
nelle tue mani sono le speranze degli uomini
e i diritti di ogni popolo:
assisti con la tua sapienza coloro che ci governano,
perché, con il tuo aiuto,
promuovano su tutta la terra
una pace duratura,
la prosperità dei popoli
e la libertà religiosa.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

X. Per quanti sono nella prova
Preghiamo, fratelli e sorelle, Dio Padre onnipotente, *
perché purifichi il mondo dagli errori,
allontani le malattie, vinca la fame, *
renda la libertà ai prigionieri, spezzi le catene,
conceda sicurezza a chi viaggia,
il ritorno ai lontani da casa, *
la salute agli ammalati +
e ai morenti la salvezza eterna. **

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
consolazione degli afflitti,
sostegno dei sofferenti,
ascolta il grido di coloro che sono nella prova,
perché tutti nelle loro necessità
sperimentino la gioia di aver trovato
il soccorso della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

XI. Per quanti soffrono a causa della guerra
Preghiamo per i popoli dilaniati dalle atrocità delle guerre.
Le loro lacrime e il sangue delle vittime non siano sparsi invano,
ma affrettino un’era di pace
che scaturisce dalle piaghe gloriose di Cristo Gesù.

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio misericordioso e forte,
che annienti le guerre e abbassi i superbi,
allontana al più presto dall’umanità orrori e lacrime,
perché tutti possiamo essere chiamati veramente tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

Abbiamo raccolto per l’Ucraina € 925,00. Grazie!


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COLLABORA ALLA VITA DELLA TUA CHIESA, A SERVIZIO DEGLI ALTRI, FIRMANDO PER L’8perMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA.

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La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.Torna su

5 – PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.Torna su

6 – ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

Dopo la comunione

 Dio onnipotente ed eterno,
che ci hai rinnovati con la gloriosa morte
e risurrezione del tuo Cristo,
custodisci in noi l’opera della tua misericordia,
perché la partecipazione a questo grande mistero
ci consacri sempre al tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la dò a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa’ di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.

8 – APPROFONDIMENTI

Camminava davanti a tutti.

di Roberto Laurita

  • È un Gesù deciso, fortemente determinato, quello che sale a Gerusalemme, sapendo bene di andare incontro alla morte, e a una morte dolorosa e terribile. Il suo percorso, cominciato nella sinagoga di Nazaret con la rivelazione della sua identità di Messia, con il suo annuncio di misericordia e di grazia, si conclude a Gerusalemme. Lì egli offrirà la sua testimonianza suprema, mostrerà un amore smisurato, che non si sottrae alle sofferenze e alla morte. Gesù affronta questa “salita” con fiducia.
  • La sua vita non è nelle mani degli uomini, ma in quelle di Dio, il Padre suo. È un Profeta disarmato quello che entra nella Città santa. La sua cavalcatura, un puledro di asina, non ha nulla di guerresco. Egli non vuole imporsi con la forza, non intende fare sfoggio di potenza.
  • È un Messia indifeso quello che affronta il grumo di odio e di cattiveria che gli si sta per scatenare contro. Del resto non può essere altrimenti. Egli viene ad offrire il suo amore, un amore tenace, illimitato, perché chi ama è sempre disarmato. Perché non pensa a proteggersi, perché si espone, disposto anche ad andare incontro al rifiuto e all’ingiuria.
  • È a questo Gesù che la folla dei discepoli manifesta la sua simpatia e la sua gioia. In effetti questo ingresso è il luogo di un incontro, lo spazio per esprimere a colui che va verso la morte la propria gratitudine per tutto quello che ha detto e fatto, per benedire lui, l’Inviato del Signore, venuto a portare la pace.
  • I gesti e le acclamazioni di questa folla irritano alcuni farisei. Non gradiscono una proclamazione che ha tutto il sapore di un riconoscimento spontaneo e popolare. E tuttavia Gesù lascia fare. Lascia fare perché ormai non esiste alcuna possibilità di equivoco. Il Messia non può essere scambiato per il potente di turno.
  • Il modo in cui si presenta, la sua mitezza, la sua povertà escludono qualsiasi sogno di potenza e di gloria. Le loro parole lasceranno il posto di lì a poco alle grida e alle urla della folla che chiede la sua morte sulla croce. Quest’entusiasmo, dunque, è una sorta di viatico, un accompagnamento sincero per lui che spezzerà se stesso fino alla fine, per la vita del mondo.

Preghiera

Fino all’ultimo i tuoi apostoli, Gesù,
dimostrano di non aver capito:
fanno questioni di precedenze,
legate alla grandezza personale,
ai meriti acquisiti,
agli onori dovuti,
mentre tu stai andando
incontro alla morte, sulla croce.

Fino all’ultimo i tuoi apostoli, Gesù,
immaginano il tuo Regno
con le categorie
di questo mondo
e quindi sognano il potere,
l’esercizio
di una forza inarrestabile,
il successo e il consenso.
Ma tu sei venuto come un servo
e il progetto di Dio si realizzerà
per vie del tutto inaspettate,
che passano
attraverso l’umiliazione,
l’annientamento, la croce.

Sì, quella croce che presenti
ad ogni tuo discepolo
come compagna di viaggio,
tu per primo l’hai portata
sulla strada del Calvario
ed è a quel legno
che sei stato inchiodato,
con le braccia aperte,
pronte ad accogliere ogni uomo:
anche Pietro, che ti ha rinnegato
anche coloro che ti schernivano,
anche il malfattore che, alla fine
di un’esistenza spesa male,
si affida fiducioso alla tua bontà.

PAPA FRANCESCO – EVANGELII GAUDIUM

275. Nel secondo capitolo abbiamo riflettuto su quella carenza di spiritualità profonda che si traduce nel pessimismo, nel fatalismo, nella sfiducia.
Alcune persone non si dedicano alla missione perché credono che nulla può cambiare e dunque per loro è inutile sforzarsi. Pensano così: “Perché mi dovrei privare delle mie comodità e piaceri se non vedo nessun risultato importante?”.
Con questa mentalità diventa impossibile essere missionari. Questo atteggiamento è precisamente una scusa maligna per rimanere chiusi nella comodità, nella pigrizia, nella tristezza insoddisfatta, nel vuoto egoista.
Si tratta di un atteggiamento autodistruttivo perché « l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita, condannata all’insignificanza, diventerebbe insopportabile ».
Se pensiamo che le cose non cambieranno, ricordiamo che Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza. Gesù Cristo vive veramente. Altrimenti, « se Cristo non è risorto, vuota è la nostra predicazione » (1 Cor 15,14).
Il Vangelo ci racconta che quando i primi discepoli partirono per predicare, « il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola » (Mc 16,20). Questo accade anche oggi. Siamo invitati a scoprirlo, a viverlo.
Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida.

276. La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali.

09 – AVVISI

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
S. MESSE alle ore 16,30 e 19,00 di sabato 9 aprile,

alle ore 9,00-10,45-19,00 di domenica 10 aprile.
PORTARE CON SE’ I RAMOSCELLI DI ULIVO DA BENEDIRE.

GIOVEDI’ SANTO:
S. MESSA CRISMALE: ore 10.00 in Cattedrale
S. MESSA della CENA DEL SIGNORE: ore 19,30
Adorazione eucaristica: ore 21,30

VENERDI’ SANTO:
Preghiera di Lodi mattutine e Ufficio delle letture: ore 9.00
Confessioni: dalle ore 9.30 alle 12.30, dalle ore 16 alle ore 18.00
Adorazione di Gesù nell’Eucaristia per famiglie con i ragazzi: ore 10.30
DIGIUNO-PREGHIERA-CARITA’: ore 15.00
LITURGIA DELLA PASSIONE: ore 19.00

SABATO SANTO:
Preghiera di Lodi mattutine e Ufficio delle letture: ore 9.00
Confessioni: dalle ore 9.30 alle 12.30, dalle ore 17 alle ore 19.00
SOLENNE VEGLIA PASQUALE: ore 22.30

DOMENICA DI PASQUA
SS. MESSE ore 9.00 – 11.00 – 19.00


Osiamo la pace

Messaggio dell’Arcivescovo per la Pasqua 2022 alle sorelle e ai fratelli della Chiesa di Bari-Bitonto

Bari, 31 marzo 2022


QUI AGGIORNAMENTO IMPORTANTE CARITAS DIOCESANA SU AIUTI PER UCRAINA

su disponibilità volontari e altro


ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(cliccare qui)


Il mercoledì alle ore 18, Rosario per gli ammalati.

Percorso per i fidanzati che intendono sposarsi quest’anno o gli anni prossimi: il mercoledì alle ore 20,30.


SABATO alle ore 16,30: Santa Messa per le famiglie, poi alle ore 19.
LA DOMENICA la Messa alle ore 9 – 11 – 19.

Gli incontri di catechismo, per i bambini e ragazzi – talvolta con i genitori – della scuola elementare e media, sono ripresi TUTTI IN PRESENZA, con il seguente calendario.

III elementare il giovedì alle ore 19.30 con i genitori.
IV elementare il martedì alle ore 19.30 con i genitori.
V elementare il mercoledì alle ore 19.30 senza genitori.
I media il giovedì alle ore 19 senza genitori.
II e III media il sabato alle ore 17.30.
Adolescenti_1 (14-17 anni) il mercoledì ore 19,30.
Adolescenti_2 (17-19 anni) il giovedì ore 20.00.

Da parte di tutti ci sarà una cura particolare sui seguenti aspetti:
a. Non assembramento.
b. Uso della mascherina FFP2.
c. Igienizzazione mani e ambienti.
c. Tracciabilità delle presenze.


HHHHHHH

La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.

HHHHHHH

COLLABORA ALLA VITA DELLA TUA CHIESA, A SERVIZIO DEGLI ALTRI, FIRMANDO PER L’8perMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA.

La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.