Novena Natale 2022 – comunità

ELENCO DEI CANTI

  1. ACCLAMATE AL SIGNORE
  2. ACCLAMIAMO A DIO
  3. ACCOGLI I NOSTRI DONI
  4. ACCOGLI SIGNORE I NOSTRI DONI
  5. ACCOGLIMI
  6. ADORIAMO IL SACRAMENTO
  7. ADORO TE
  8. ALLELUIA, CRISTO È RISORTO
  9. ALLELLUIA, CRISTO E’ RISORTO VERAMENTE
  10. ALLELLUIA, LODATE IL SIGNORE
  11. ANDRO’ A VEDERLA
  12. ANNUNCIAMO AL MONDO
  13. ATTINGIAMO CON GIOIA
  14. AVE MARIA
  15. AVE MARIA DI LOURDES
  16. BEATI
  17. BEATI QUELLI
  18. BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO
  19. BEATO CHI MANGIA IL TUO PANE
  20. BENEDETTO NEI SECOLI
  21. BENEDETTO TU SIGNORE
  22. CAMMINIAMO INCONTRO AL SIGNORE
  23. CANTA E CAMMINA
  24. CANTA, CANTA LA GIOIA
  25. CANTO PER CRISTO
  26. CHIESA CHE ANNUNCIA
  27. CHIESA DI DIO
  28. CRISTO È LA LUCE
  29. CRISTO GESU’ SPERANZA DELLE GENTI
  30. CRISTO NOSTRA PASQUA
  31. COME MARIA
  32. DELL’AURORA
  33. DOLCE E’ LA SERA
  34. DOVE DUE O TRE
  35. DOVE È CARITA’ E AMORE
  36. DOVE VITA E’ DAVVERO
  37. E’ BELLO LODARTI
  38. E’ L’INCONTRO DELLA VITA
  39. ECCO IL NOSTRO SI’
  40. FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA
  41. GESU’ MIO BUON PASTORE
  42. GIOVANE DONNA
  43. GIOVANNI
  44. GRANDI COSE
  45. I CIELI NARRANO
  46. IL DISEGNO
  47. IL PANE DEL CAMMINO
  48. IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE
  49. IL SIGNORE È LA MIA SALVEZZA
  50. IL SIGNORE È VICINO
  51. IN QUESTO PANE CI SEI TU
  52. IN SPIRITO E VERITA’
  53. INNALZIAMO LO SGUARDO
  54. LA MIA PASQUA E’ IL SIGNORE
  55. L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE
  56. LE MANI ALZATE
  57. LO SPIRITO DEL SIGNORE È SU DI ME
  58. LODI ALL’ALTISSIMO
  59. LUCE DI VERITA’
  60. MAGNIFICAT
  61. MANDA IL TUO SPIRITO SIGNORE 
  62. MANNA DI LUCE
  63. MARANATHA, VIENI SIGNOR
  64. MARANATHA, VIENI SIGNORE GESU’
  65. MARIA PORTA DELL’AVVENTO
  66. MARIA, SEI L’UNICO FIORE
  67. MARIA, VOGLIAMO AMARTI
  68. MIA FORZA E MIO CANTO
  69. MIO SIGNORE GLORIA A TE
  70. NEL TUO SILENZIO
  71. NELLA TUA PRESENZA
  72. NOI CON TE
  73. NOI VEGLIEREMO
  74. NOI VENIAMO A TE
  75. NOZZE A CANA
  76. OGGI CI HAI CHIAMATI
  77. PANE DEL CIELO
  78. PANE DI VITA
  79. PERCHE’ TU SEI CON ME
  80. POPOLO DI SION
  81. POPOLO SANTO
  82. POPOLI TUTTI BATTETE LE MANI
  83. POPOLI TUTTI ACCLAMATE
  84. PREGHIERA
  85. PREGHIERA A MARIA
  86. PREGHIERA DEI POVERI DI JAHVE’
  87. PREPARIAMO LA VIA
  88. QUANDO BUSSERO’
  89. QUANTA SETE
  90. QUELLI CHE AMANO TE
  91. QUELLO CHE ABBIAMO UDITO
  92. RE DEI RE
  93. REGINA COELI
  94. RESTA CON NOI SIGNORE, LA SERA
  95. RESTA QUI CON NOI
  96. RISURREZIONE
  97. SALVE REGINA
  98. SALVE REGINA (in latino)
  99. SAN FRANCESCO (… fa di me…)
  100. SANTA MARIA DEL CAMMINO
  101. SEI TU SIGNORE IL PANE
  102. SE MI ACCOGLI
  103. SONO CON VOI
  104. SEGNO DI UNITA’
  105. TE AL CENTRO DEL MIO CUORE
  106. TE LODIAMO TRINITA’
  107. TESTIMONI DELL’AMORE
  108. TI ADORIAMO E TI RINGRAZIAMO
  109. TI RENDIAMO GRAZIE
  110. TOTA PULCHRA
  111. TRASFORMI IN GESU’
  112. TU MI SEGUI
  113. TU SEI
  114. VENI CREATOR SPIRITUS
  115. VERBUM PANIS
  116. VERGINE DEL SILENZIO
  117. VERSO L’ALTARE
  118. VIENI SANTO SPIRITO
  119. VIENI SPIRITO SANTO (SEQUENZA MR)
  120. VIENI VIENI SPIRITO D’AMORE
  121. VENIAMO A TE
  122. VOGLIO ADORARE TE
  123. VOGLIO CANTARE AL SIGNOR
  124. VOGLIO RINGRAZIARTI
  125. Ora lascia, o Signore …

ACCLAMATE AL SIGNORE

Acclamate al Signore,
voi tutti della terra
e servitelo con gioia,
andate a Lui con lieti canti.
Acclamate voi tutti al Signore.

Riconoscete che il Signore,
che il Signore è Dio,
Egli ci ha fatti siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Entrate nelle sue porte
con degli inni di grazia,
i suoi atri nella lode,
benedite, lodate il suo nome

Poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà si estende,
sopra ogni generazione.

ACCLAMIAMO

Acclamiamo a Dio
con canti di gioia,
acclamiamo a Dio
con esultanza.
Cuori e mani pure
leviamo al cielo,
rendiamo grazie
al Signore.

A te veniamo con gioia
per ringraziarti, Signore.
La tua Parola ci invita
a un nuovo incontro con te.

Tu ci accogli, Signore,
per ricolmarci di grazia.
Tu ci riveli il tuo amore,
vuoi dimorare con noi.

A te innalziamo la lode,
benediciamo il tuo nome.
Tu sei la nostra salvezza,
tu sei la vita per noi.

A te guardiamo con fede,
con tutto il cuore ti amiamo.
Resta con noi nel cammino,
regna, Signore, tra noi.

ACCOGLI

Accogli i nostri doni, Dio dell’universo,
in questo misterioso incontro col Tuo  Figlio.
Ti offriamo il pane che Tu ci dai:
trasformalo in Te, Signor.

Benedetto nei secoli il Signore,
infinita sorgente della vita.
Benedetto nei secoli,
benedetto nei secoli.

Accogli i nostri doni, Dio dell’universo,
in questo misterioso incontro col Tuo Figlio.
Ti offriamo il vino che Tu ci dai:
trasformalo in Te, Signor.    

ACCOGNI SIGNORE I NOSTRI DONI

Accogli Signore i nostri doni
in questo misterioso incontro
tra la nostra povertà
e la tua grandezza.

Noi ti offriamo le cose
che tu stesso ci hai dato
e tu in cambio donaci
donaci te stesso.

ACCOGLIMI

Accoglimi Signore
secondo la tua parola
Accoglimi Signore
secondo la tua parola

Ed io lo so che tu Signore,
in ogni tempo sarai con me.
Ed io lo so che tu Signore,
in ogni tempo sarai con me.

Ti seguirò Signore
secondo la tua parola
Ti seguirò Signore
secondo la tua parola

Ed io lo so che in te Signore,
la mia speranza si compirà.
Ed io lo so che in te Signore,
la mia speranza si compirà.

ADORIAMO IL SACRAMENTO

1. Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la parola di Gesù.

2. Gloria al Padre onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore
all’eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore
alla santa Trinità. Amen.

ADORO TE
Sei qui davanti a me,
o mio Signore,
sei in questa brezza
che ristora il cuore,
Roveto che
mai si consumerà,
presenza
che riempie l’anima.

Adoro Te, fonte della Vita,
adoro Te, Trinità infinità.
I miei calzari leverò

su questo santo suolo,
alla presenza Tua mi prostrerò.


Sei qui davanti a me, o mio Signore,
nella tua grazia trovo la mia gioia.
Io lodo, ringrazio e prego perché
il mondo ritorni a vivere in Te.

ALLELUIA CRISTO È RISORTO

Corre veloce l’annuncio di Pasqua:
vuoto è il sepolcro, vivo è Gesù!
Tempo di gioia e vita nuova:
credi al Signore anche tu!
E si diffonde la pace nel mondo,
ogni vivente proclamerà:
il Redentore è risorto da morte,
 lo vuoi cantare anche tu?

Alleluia, Cristo è risorto,
alleluia, vive con noi.
Alleluia, Cristo è risorto,
alleluia, resta con noi.


Corre veloce l’annuncio di gioia:
vinta è la morte, vive Gesù!
Occhi riaperti, cuori stupiti,
torni a sperare anche tu!
E si diffonde il vangelo nel mondo,
di bocca in bocca rifiorirà;
un canto nuovo d’un tratto si sente:
 lo riconosci anche tu?

ALLELLUIA CRISTO E’ RISORTO VERAMENTE

Alleluia, alleluia, alleluia, alleuia!
Cristo è risorto veramente,
alleluia, alleuia. (2 volte)

Cristo ha inaugurato il suo regno
 salvezza e vita sono con lui
Rallegriamoci, esultiamo con lui,
la morte è stata vinta, la vita ora trionfa.

L’Agnello ha redento suo gregge
riconciliando l’uomo con Dio.
Rallegriamoci, esultiamo con lui,
il Signore della vita era morto, ora trionfa.

ALLELLUIA, LODATE IL SIGNORE

Alleluia, alleluia lodate il Signore!
Alleluia, alleluia lodate il Signore
.

Lodate il Signore nel suo tempio santo,
lodatelo nell’alto firmamento.
Lodatelo nei grandi prodigi del suo amore,
lodatene l’eccelsa sua maestà.

Lodatelo col suono dei cimbali sonori,
lodatelo con cimbali squillanti.
Lodate il Signore voi tutte creature,
lodate e cantate il Signore.

Voi tutti governanti e genti della terra,
Lodate il nome Santo del Signore.
Perché solo la sua gloria risplende sulla terra,
lodate e benedite il Signore

ANDRO’ A VEDERLA

Andrò a vederla un dì
in Cielo, patria mia,
andrò a veder Maria
mia gioia e mio amor.

Al ciel, al ciel, al ciel
andrò a vederla un dì.

Andrò a vederla un dì:
è il grido di speranza,
che infondemi costanza
nel viaggio e fra i dolor.

Andrò a vederla un dì
lasciando questo esilio;
le poserò qual figlio
il capo sopra il cuor.

Andrò a vederla un dì!
Andrò a levar miei canti
cogli Angeli e coi Santi
per corteggiarla ognor.

Andrò a vederla un dì;
le andrò vicino al trono
per ottenere in dono
un serto di splendor.

Andrò a vederla un dì
e come Bernadetta
in festa eterna, eletta,
potrò lodarla ognor.

ANNUNCIAMO AL MONDO

Andiamo con gioia
ad annunciare al mondo
il nuovo cammino
dell’umanità:
i popoli uniti
in una sola  famiglia…
È il sogno di Dio
non si fermerà.
È il regno di Dio
che in noi vive già.

Gente in cammino
sulle strade del mondo
in cerca di amore e solidarietà:
negli occhi speranze
di una vita migliore
e voglia di fraternità.     

Migrano i semi
sulle ali del vento:
con loro una nuova vita fiorirà.
L’uomo che migra
sulle ali del tempo
i popoli nuovi farà.     

Cuori che sognano
una storia d’amore,
nuovi orizzonti per l’umanità,
mani che scrivono
una storia di pace,
disegnano il mondo di Dio.                      

ATTINGIAMO CON GIOIA

Ci disseti, Signore,
con acqua di sapienza.
Tu sei la sorgente!
Ci disseti, Signore,
con l’acqua della vita.
Tu sei la sorgente!

Attingiamo con gioia
alla fonte della salvezza:
un fiume d’acqua viva

canterà in noi,
un fiume d’acqua viva

canterà in noi!

Ci rinnovi, Signore,
con acqua di salvezza.
Tu sei la sorgente!
Ci rinnovi, Signore,
con l’acqua dello Spirito.
Tu sei la sorgente!

Ci rallegri, Signore,
con l’acqua della grazia.
Tu sei la sorgente!
Ci rallegri, Signore,
con l’acqua della gioia.
Tu sei la sorgente!

AVE MARIA

Ave Maria, ave.
Ave Maria, ave.

Donna dell’attesa e madre di speranza,
ora pro nobis;
donna del sorriso e madre del silenzio,
ora pro nobis;
donna di frontiera e madre dell’ardore,
ora pro nobis;
donna del riposo e madre del sentiero,
ora pro nobis.

Donna del deserto e madre del respiro, ,,,;
donna della sera e madre del ricordo, ,,,;
donna del presente e madre del ritorno, ,,,;
donna del terra e madre dell’amore, ,,,;

AVE MARIA di Lourdes

È l’ora che pia
la squilla fedel
le note c’invia
dell’Ave del ciel

Ave, Ave, Ave Maria!
Ave, Ave, Ave Maria!

Con gli angeli oranti
sul nitido pian
del Gave il sussurro
ripete lontan

La pia Bernardetta
sul chiaro ruscel
radiosa s’affretta
in luce di ciel

La Vergine bella
la Madre d’amor
nell’antro risplende
di vivo baglior

Dal braccio le pende
dell’Ave il tesor
che immagine rende
d’un serto di fior

La pia fanciulletta
si sente smarrir
ma il cielo, beata,
le par di salir

La bianca Signora
l’invita a tornar
dinanzi alla grotta
pel mondo a pregar

Rivela il suo nome
che suona candor
in bianca visione
raggiante in fulgor

Qual fiume vivente
che sosta non ha
accorre la gente
da terre e città

O bianca Regina
d’amor, di bontà,
erranti le turbe
ti chiedon pietà

BEATI

Se un uomo vive oggi nella vera povertà,
il regno del Signore dentro lui presente è già.
Per voi che siete tristi e senza senso nella vita
c’è un Dio che può donarvi una speranza nel dolor.

Beati voi, beati voi, beati voi, beati!


Voi che lottate senza la violenza e per amore,
possiederete un giorno questa terra, dice Dio.
Voi che desiderate ciò che Dio vuole per noi,
un infinito all’alba pioverà dentro di voi.

E quando nel cuore nasce tanta compassione,
è Dio che si commuove come un bimbo dentro te.
Beati quelli che nel loro cuore sono puri,
già vedono il Signore totalmente anche quaggiù.

Beato chi diffonde pace vera intorno a sé,
il Padre che è nei cieli già lo chiama “figlio mio”.
Chi soffre per amore e sa morire oggi per Lui,
riceve il regno subito e la vita eterna in sé.

Se poi diranno male perché siete amici suoi
sappiate che l’han fatto già con lui prima di voi.

Siate felici, siate felici, siate felici, amen

BEATI QUELLI

Saran beati, vi dico beati,
perché di essi é il regno dei cieli
Saran beati, vi dico beati,
perché di essi é il regno dei cieli.

Beati quelli che poveri sono,
beati quanti son puri di cuore,
beati quelli che vivono in pena,
nell’ attesa di un nuovo mattino.

Beati quelli che fanno la pace,
beati quelli che insegnan l’ amore,
beati quelli che hanno la fame,
e la sete di vera giustizia.

Beati quelli che un giorno saranno,
perseguitati per causa di Cristo,
perché nel cuore non hanno violenza,
ma la forza di questo Vangelo.

BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO

Beati quelli che ascoltano la parola di Dio
e la vivono ogni giorno.

La tua parola ha creato l’universo,
tutta la terra ci parla di te Signore.

La tua parola si è fatta uno di noi,
mostraci il tuo volto Signore.

Tu sei il Cristo, la parola di Dio vivente
che oggi parla al mondo con la Chiesa.

Parlaci della tua verità Signore
ci renderemo testimoni del tuo insegnamento.

BEATO CHI MANGIA IL TUO PANE

Beato chi mangia il tuo pane,
al banchetto del cielo.
Beato chi beve il tuo vino,
alla mensa del regno.


Ci doni, Signore, il pane del tuo cielo
e il vino della festa nel tuo regno

Ci doni, Signore, il pane della vita
e il vino che è bevanda di salvezza.

Ci doni, Signore, il pane dato ai figli
e il vino della cena con gli amici.

Ci doni, Signore, il pane del tuo amore
e il vino della nuova alleanza.

Ci doni, Signore, il pane che hai spezzato
e il vino che per noi hai versato.

Ci doni, Signore, il pane del deserto
e il vino della terra che hai promesso.

BENEDETTO NEI SECOLI

Un canto nuovo sgorga dal cuore della terra
sono i tuoi doni Padre le tue benedizioni
celebriamo il prodigio e ti rendiamo grazie
con te la vita rinasce tu sei sempre con noi
       
È con gioia Padre che ti presentiamo il pane
è frutto della terra E delle nostre mani.
Come chicchi di grano siamo una cosa sola,
annunciamo il tuo regno a chi cerca verità

Benedetto nei secoli il Signore,
benedetto sei Dio dell’universo.
Benedici il pane e il vino che offriamo a Te
sono il frutto del nostro lavoro
sono un dono d’amore Signore, benedetto sei Tu                                      

È con gioia Padre che ti presentiamo il vino,
è frutto della terra e delle nostre mani.
Come acini d’uva siamo una cosa sola
porteremo a tutti la gioia di vivere con te.  

BENEDETTO TU SIGNORE

Benedetto Tu, Signore.
Benedetto Tu nei secoli.
Benedetto Tu, Signore.


Prendi da queste mani il pane che offriamo a Te,
fanne cibo che porterà la vita tua

Benedetto Tu, Signore.
Benedetto Tu nei secoli.
Benedetto Tu, Signore.


Prendi da queste mani il vino che offriamo a Te,
fanne linfa che porterà l’eternità.

Queste nostre offerte accoglile, Signore
e saranno offerte pure.
Questo nostro mondo accogli, o Signore,
e saranno cieli e terre che tu farai nuovi.

Benedetto Tu, Signore.
Benedetto Tu nei secoli.
Benedetto Tu, Signore.


Prendi da queste mani il cuore che offriamo a Te,
fanne dono che porterà la vita tua.

CAMMINIAMO INCONTRO AL SIGNORE

Camminiamo
incontro al Signore,
camminiamo con gioia,
Egli viene non tarderà,
Egli viene ci salverà.

Egli viene
il giorno è vicino
e la notte va verso l’aurora.
Eleviamo a Lui
l’anima nostra,
non saremo delusi.

Egli viene
vegliamo in attesa,
ricordando la sua parola.
Rivestiamo la forza di Dio,
per resistere al male.

Egli viene,
è il Dio fedele,
che ci chiama
alla sua comunione.
Il Signore sarà
il nostro bene,
noi la terra feconda.

CANTA E CAMMINA

Canta e cammina
con la pace nel cuore
Canta e cammina
nel bene e nell’amore
Canta e cammina,
non lasciar la strada,
Cristo cammina con te.

Cantiamo a tutto il mondo che è Lui la libertà,
in Lui c’è una speranza nuova per questa umanità.

La gioia del Signore in noi per sempre abiterà,
se in comunione noi vivremo nella sua volontà.

È Lui che guida i nostri passi, è Lui la verità,
se siamo figli della luce in noi risplenderà.

CANTA, CANTA LA GIOIA

Canta, canta la gioia di restar sempre insieme.
Canta, canta di gioia, c’è chi ama anche te,
così come tu sei, così come tu sei.

E quando tu, tu sentirai il dolor,
quando la vita verrà a mancarti.

Canta, canta più forte, fatti ancor più sentire.
Canta, canta, la gioia dentro te tornerà,
e tu nuovo sarai, e tu nuovo sarai.

E quando sol ti sentirai perché,
intorno a te non vedi amore.

CANTO PER CRISTO

Canto per  Cristo che mi libererà
quando verrà nella gloria,
quando la vita con lui rinascerà,
alleluia, alleluia.

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.

Canto per  Cristo: in lui rifiorirà
ogni speranza perduta,
ogni creatura con lui risorgerà,
alleluia, alleluia.

Canto per  Cristo, un giorno tornerà,
festa per tutti gli amici,
festa di un mondo che più non morirà,
alleluia, alleluia.

CHIESA CHE ANNUNCIA

Chiesa che annuncia Cristo Signore,
il suo messaggio di carità,
siamo in ascolto della sua voce,
dialogo aperto all’umanità.

Chiesa che annuncia senza timore,
il suo Vangelo di verità:
gioie, speranze, ogni dolore,
il nostro cuore accoglierà.

Chiesa che vive del suo Signore,
il suo mistero di unità:
un solo cuore e un’anima sola,
un solo Spirito Dio ci dà.

Chiesa che anela la comunione,
nella perfetta fraternità:
con il suo corpo Cristo sostiene,
il nostro impegno di fedeltà.

Chiesa che offre come il Signore
 il suo servizio con umiltà:
nell’esperienza del suo soffrire,
trova la forza e la libertà.

Chiesa che lotta come il fermento
a rinnovare la civiltà:
fede e Parola, Spirito e amore
aprono il mondo alla novità.

CHIESA DI DIO

Chiesa di Dio: popolo in festa,
alleluia, alleluia!
Chiesa di Dio: popolo in festa,
canta di gioia: il Signore è con te.

Dio ti ha scelto, Dio ti chiama,
nel suo amore ti vuole con sé:
spargi nel mondo il suo Vangelo,
seme di pace e di bontà.

Dio ti nutre col suo cibo,
nel deserto rimane con te.
Ora non chiudere il tuo cuore,
spezza il tuo pane a chi non ha.

COME MARIA

Vogliamo vivere, Signore, offrendo a Te la nostra vita;
con questo pane e questo vino accetta quello che noi siamo.

Vogliamo vivere, Signore, abbandonati alla tua voce,
staccati dalle cose vane, fissati nella vita vera.

Vogliamo vivere come Maria,
l’irraggiungibile, la Madre amata,
che vince il mondo con l’Amore
e offrire sempre la Tua vita che viene dal Cielo.

Accetta dalle nostre mani come un’offerta a Te gradita,
i desideri di ogni cuore le ansie della nostra vita.

Vogliamo vivere, Signore, accesi dalle tue parole,
per riportare in ogni uomo la fiamma viva del tuo Amore.

CRISTO È LA LUCE

Cristo è la luce, Cristo è la pace,
Cristo è la ricchezza dell’umanità.

Dio è per noi rifugio e forza,
noi temiamo se trema la terra,
se crollano i monti nel fondo del mare…
Dio è vicino a noi.

E’ in mezzo a noi il Dio dell’universo,
è con noi il Dio di Giacobbe.
Venite e vedrete l’amore del Signore…
Dio è vicino a noi.

CRISTO GESU’ SPERANZA DELLE GENTI

Cristo Gesù
speranza delle genti,
Cristo Gesù

salvezza di ogni debole,
Cristo Gesù,
ricchezza di ogni povero,
sei la mia eredità.

Luce del mondo sei,
sole senza tramonto,
il tuo splendore
rischiara la notte
e guida i passi miei.

Re di speranza e di pace,
gioia del mondo sei.
La tua giustizia
e la tua misericordia
splendono su di me.

Quando verrai nella gloria
del regno del Padre tuo
giudicherai
con sapienza e indulgenza
e i miti accoglierai.

CRISTO NOSTRA PASQUA

Cristo nostra Pasqua è stato immolato,
alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.


Quanti siete stati battezzati in Cristo,
vi siete rivestiti di Cristo;
ora potete camminare
in una vita nuova.

Uniti a Lui con una morte simile alla sua,
lo saremo anche con la sua resurrezione;
noi siamo come vivi
tornati dai morti.

Voi siete stati da Lui salvati
nella speranza;
e ora tutti voi
siete chiamati a libertà.

DELL’AURORA

1. Dell’aurora tu sorgi più bella,
coi tuoi raggi fai lieta la terra 
e tra gli astri che il cielo rinserra,
non v’è stella più bella di te.        

Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna;
e le stelle più belle
non son belle al par di te.

2. T’incoronano dodici stelle.
ai tuoi piè piegan l’ali del vento.
della luna s’incurva l’argento
il tuo manto ha il colore del ciel.

DOLCE E’ LA SERA

Dolce è la sera,
se mi stai vicino,
come il mattino
quando Ti incontrai:
io Ti ringrazio
per avermi amato
nel lungo giorno
che ho vissuto ormai…
     
E canterò fino a quando,
mio Signore,
nella Tua casa
tornerò con Te:
voglio cantare
tutta la mia gioia
per questo giorno
vissuto insieme a Te!

Nulla rimpiango,
molto Ti ringrazio
per tutto quello
che ho potuto dare:
nulla mi manca
quando in Te confido,
povero è solo
chi non sa più amare…

E canterò fino a quando,
mio Signore,
nella Tua casa
io sarò con te:
voglio cantare
tutta la mia gioia
per chi nel mondo
domani nascerà!

DOVE DUE O TRE

Dove due o tre sono uniti nel mio nome,
io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro
perché il mondo creda a Te o Padre,
conoscere il tuo amore, avere vita con Te.

Voi che ora siete miei discepoli nel mondo,
siate testimoni, di un amore immenso,
date prova di quella speranza che c’è in voi: coraggio!
Vi guiderò per sempre, io rimango con voi.

Ogni beatitudine vi attende nel mio nome,
se sarete uniti, se sarete pace
se sarete uniti perché voi vedrete Dio che è pace,
in Lui la nostra vita, gioia piena sarà!

Spirito che animi la chiesa e la rinnovi,
donale fortezza, fa che sia fedele, come Cristo che
muore e risorge, perché il Regno del Padre
si compia in mezzo a voi: abbiate fede in Lui.

DOVE È CARITA’ E AMORE

Dove è carità e amore lì c’è Dio.

Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore,
rallegriamoci esultiamo nel Signore.
Temiamo e amiamo il Dio vivente
e amiamoci tra noi con cuore sincero.

Noi formiamo qui riuniti un solo corpo,
evitiamo di dividerci fra noi.
Via le lotte maligne via le liti
e regni in mezzo a noi Cristo Dio.

Chi non ama resta sempre nella notte
e dall’ombra della morte non risorge.
Ma se noi camminiamo nell’amore
saremo veri figli della luce.

DOVE VITA È DAVVERO

Cerchi un sorriso negli occhi degli uomini
sogni avventure che il tempo porta con se,
danzi da sempre la gioia di vivere:
hai conosciuto l’uomo,
che ti ha parlato di un tesoro.

E quel tesoro sai cos’è,
è la tua vita nell’amore!
È la gioia di chi annuncia
l’uomo che tornerà
e allora: sciogli i tuoi piedi e va,
tendi le mani e va, dove vita è davvero.


Vivi nel mondo la storia degli uomini,
apri il tuo cuore a chi nel mondo ha chiesto di te;
chiedi emozioni che corrano libere
ed hai creduto all’uomo,
che ti ha parlato di un tesoro.

Canti la pace nei gesti degli uomini,
offri speranze a chi da tempo domanda un perché.
Vivi l’attesa del dono che libera
ed hai amato l’uomo,
che ti ha parlato di un tesoro.

E’ BELLO LODARTI

È bello cantare il tuo amore
È bello lodare il tuo nome
È bello cantare il tuo amore
È bello lodarti, Signore
È bello cantare a Te
.

È bello cantare …

Tu che sei l’amore infinito
Che neppure il cielo
può contenere
Ti sei fatto uomo
Tu sei venuto qui
Ad abitare in mezzo a noi,
allora …

È bello cantare …

Tu che conti tutte le stelle
E le chiami
ad una ad una per nome
Da mille sentieri
Ci hai radunati qui
Ci hai chiamati figli tuoi,
allora …

È L’INCONTRO DELLA VITA

È l’incontro della vita
È l’incontro intorno a te
Tu che sei realtà infinita
Tu ci chiami tutti a te
E il tuo Spirito è una brezza
Che dissolve ogni tristezza
Nell’amore che tu vuoi fra di noi
Nell’amore che tu vuoi fra di noi

È l’incontro della gioia
È l’incontro fra di noi
Tu risplendi nella gloria
Sei presente in mezzo a noi
Non importa noi chi siamo
Ciò che conta è che ci amiamo
Dell’amore che tu vuoi fra di noi
Dell’amore che tu vuoi fra di noi

Nel tuo cuore noi troviamo il Paradiso
Nel tuo cuore noi troviamo l’unità
Nel tuo cuore gli orizzonti più splendenti
Nel tuo cuore è l’umanità


È l’incontro dei fratelli
Tutti uniti qui con te
E i propositi più belli
Adesso nascono con te
C’è la forza, la sorgente,
La più pura delle fonti
Nell’amore che tu vuoi fra di noi
Nell’amore che tu vuoi fra di noi

ECCO IL NOSTRO SI

Fra tutte le donne
scelta in Nazareth,
sul tuo volto risplende
il coraggio di quando
hai detto “Si
Insegna a questo cuore
l’umiltà
il silenzio d’amore,
la Speranza
nel figlio tuo Gesù.

Ecco il nostro Si,
nuova luce

che rischiara il giorno,
è bellissimo regalare
al mondo la speranza.
Ecco il nostro Si,
camminiamo

insieme a te Maria,
Madre di Gesù,
madre dell’umanità.

Nella tua casa
il Verbo si rivelò
nel segreto del cuore
il respiro del figlio Emmanuel.
Insegna a queste mani
la fedeltà,
a costruire la pace,
una casa comune
insieme a te.

Donna dei nostro giorni sostienici,
guida il nostro cammino con la forza
di quando hai detto “Si”.
Insegnaci
ad accogliere Gesù,
noi saremo dimora,
la più bella poesia dell’anima.

FRUTTO DELLA NOSTRA TERRA

Frutto della nostra terra
Del lavoro di ogni uomo
Pane della nostra vita
Cibo della quotidianità

Tu che lo prendevi un giorno
Lo spezzavi per i tuoi
Oggi vieni in questo pane
Cibo vero dell’umanità

E sarò pane, e sarò vino
Nella mia vita, nelle tue mani
Ti accoglierò dentro di me
Farò di me un’offerta viva
Un sacrificio gradito a te

Frutto della nostra terra
Del lavoro di ogni uomo
Vino delle nostre vigne
Sulla mensa dei fratelli tuoi

Tu che lo prendevi un giorno
Lo bevevi con i tuoi
Oggi vieni in questo vino
E ti doni per la vita mia

GESU’ MIO BUON PASTORE

Gesù mio buon pastore guida la mia vita,
metti sul mio cuore il sigillo tuo.
Portami con te sui sentieri dell’amor
e difendimi dal male, o Signor.

Prendimi per mano, Dio,
solo in te confido,
io non temerò alcun male
se tu sei con me.       

Anche nella valle oscura
tu sei luce al mio cammino,
e con te la via non smarrirò
Gesù mio buon pastore.

Ungi il mio capo con olio profumato,
riempi la mia vita con la grazia tua.
Voglio star con te, nel tuo tempio, o Signor,
con i santi tuoi le lodi innalzerò.

GIOVANE DONNA

Giovane donna,
attesa dell’umanità, un desiderio
d’amore e pura libertà.
Il Dio lontano è qui vicino a Te,
voce e silenzio, annuncio di novità.

Ave Maria. Ave Maria.

Dio ti ha prescelta qual Madre piena di bellezza
ed ora il suo amore ti avvolgerà con la sua ombra.
Grembo per Dio venuto sulla terra
Tu sarai madre di un uomo nuovo.

Ecco l’ancella che vive della sua parola,
libero il cuore perché l’amore trovi casa.
Ora l’attesa è densa di preghiera
e l’Uomo nuovo è qui in mezzo a noi.

GIOVANNI

Voce di uno che grida nel deserto
 “Convertitevi, il regno è qui.
Preparate le vie al Signore,
raddrizzate i suoi sentieri”.

Alleluia, alleluia,
viene il Signore, alleluia.

Preparate una strada nel deserto,
per il Signore che viene.


E venne un uomo e il suo nome era Giovanni,
lui testimone della luce di Dio;
come una lampada che rischiara il buio,
egli arde nell’oscurità.

Ecco Io mando il mio messaggero
dinanzi a Me, per prepararmi la via,
per ricondurre i padri verso i figli,
con lo spirito di Elia.

GRANDI COSE

Grandi cose ha fatto
il Signore per noi,
ha fatto germogliare

fiori tra le rocce.
Grandi cose ha fatto
il Signore per noi,
ci ha riportati

liberi alla nostra terra,
ed ora possiamo cantare,
possiamo gridare
l’amore che Dio

ha versato su noi.

Tu che sai strappare dalla morte,
hai sollevato il nostro viso dalla polvere,
Tu che hai sentito il nostro pianto,
nel nostro cuore hai messo
un seme di felicità.

I CIELI NARRANO

I cieli narrano la gloria di Dio
e il firmamento annuncia l’opera sua.
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.


Il giorno al giorno ne affida il messaggio,
la notte alla notte ne trasmette notizia,
non è un linguaggio non sono parole,
di cui non si oda il suono.

Là pose una tenda per il sole che sorge,
e come uno sposo dalla stanza nuziale,
esulta come un prode che corre
con gioia la sua strada.

Lui sorge dall’ultimo estremo del cielo
e la sua corsa l’altro estremo raggiunge.
Nessuna delle creature potrà
mai sottrarsi al suo calore.

IL DISEGNO

Nel mare del silenzio una voce si alzò,
da una notte senza confini una luce brillò.
Dove non c’era niente, quel giorno.

Avevi scritto già,
il mio nome lassù nel cielo.
Avevi scritto già,
la mia vita insieme a te:
avevi scritto già di me.

E quando la tua mente fece splendere le stelle,
e quando le tue mani modellarono la terra.
Dove non c’era niente, quel giorno.

E quando hai calcolato la profondità del cielo,
e quando hai colorato ogni fiore sulla terra.
Dove non c’era niente, quel giorno.

E quando hai disegnato le nubi e le montagne,
e quando hai disegnato il cammino di ogni uomo.
L’avevi fatto anche per me.

Se ieri non sapevo oggi ho incontrato te
e la mia libertà è il tuo disegno su di me.
Non cercherò più niente perché,
tu mi salverai.

IL PANE DEL CAMMINO

Il tuo popolo in cammino, cerca in Te la guida;
sulla strada verso il regno
sei sostegno col tuo corpo,
resta sempre con noi, o Signore.

E’ il tuo pane Gesù, che ci da forza
e rende più sicuro il nostro passo.
Se il vigore nel cammino si svilisce,
la tua mano dona lieta la speranza.

E’ il tuo vino Gesù, che ci disseta
e sveglia in noi l’ardore di seguirti.
Se la gioia cede il passo alla stanchezza,
la tua voce fa rinascere freschezza.

E’ il tuo corpo Gesù, che ci fa Chiesa,
fratelli sulle strade della vita.
Se il rancore toglie luce all’amicizia,
dal tuo cuore nasce giovane il perdono.

E’ il tuo sangue Gesù, il segno eterno,
dell’unico linguaggio dell’amore.
Se il donarsi come Te richiede fede,
nel tuo Spirito sfidiamo l’incertezza.

IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE

Il Signore è il mio pastore,
non manco di nulla. (2 volte)

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.

Mi guida e rinfranca nel giusto cammino,
per amore del suo santo nome.

Se dovessi andare in valle oscura,
non potrei temere alcun male.

Perché, o Signore, tu con me sei sempre,
col bastone e il vincastro mi dai pace.

IL SIGNORE È LA MIA SALVEZZA

Il Signore è la mia salvezza
e con lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza
la salvezza è qui con me!


Ti lodo Signore perché
un giorno eri lontano da me
Ora invece sei tornato
e mi hai preso con te.

Berrete con gioia alle fonti,
alle fonti della salvezza
E quel giorno voi direte:
lodate il Signore,
invocate il suo nome.

Fate conoscere ai popoli
tutto quello che lui ha compiuto
E ricordino per sempre,
ricordino sempre
che il suo nome è grande

Cantate a chi ha fatto grandezze
e sia fatto sapere nel mondo
Sia forte la tua gioia,
abitante di Sion,
perché grande con te è il Signore!

IL SIGNORE È VICINO

Il Signore è vicino,
rallegratevi in Lui, Alleluia!

Rallegratevi, rallegratevi,
rallegratevi, Alleluia!


Si rallegri il deserto e gioisca la terra:
spunterà come un fiore la venuta di Dio.
Si rallegrino gli umili e smarriti di cuore:
il Signore è potente, Lui che fa grandi cose.

Si rallegrino i poveri e con loro gli oppressi:
viene un giorno di grazia di vittoria e giustizia.
Si rallegri chi ha fame e chi ha sete di Dio:
una mensa abbondante gli prepara il Signore. 

Si rallegri chi è cieco si apriranno i suoi occhi
ed il muto sia pronto a cantare di gioia.
Si rallegri chi è sordo udirà la notizia
e lo zoppo sia in piedi danzerà per la festa.

Si rallegrino i giovani e gli anziani e i bambini:
si daranno tutti la mano annunciando la pace.
Si rallegri il credente, ogni uomo che attende:
la salvezza è vicina a chi cerca il Signore.

IN QUESTO PANE CI SEI TU

In questo pane ti riconosciamo,
in questo pane ci sei Tu!
I nostri occhi adesso vedono.
In questo pane ci sei Tu!

E in quel giorno Tu parlasti a noi
Non ci ardeva forse il cuore non ci ardeva il cuore.
Duri nel comprendere, che  eri Tu Signore
ma poi sei rimasto con noi.

E quella sera un gesto che sapevamo già…
spezzi il pane e a noi lo doni,
per noi spezzi il pane,
gioia nel vederti: eri Tu Signore ma poi ti allontani da noi.

E con in cuore quella novità ritornammo dai fratelli,
ritornammo poi per gridare l’amore,
che sei Tu Signore
e poi grande pace su di noi.

IN SPIRITO E VERITA’

Dio ci ha chiamati dalle tenebre alla luce,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.
Dio ci ha chiamati all’amore che perdona,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito. 

In Spirito e Verità,
celebriamo il mistero della salvezza.
Cantiamo a Te, Cristo Gesù,

Signore della Chiesa.
Cantiamo a Te, Cristo Gesù,

Redentore dell’umanità

Dio ci ha chiamati a un’identica speranza,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.
Dio ci ha chiamati alla stessa santità,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.    

Dio ci ha chiamati a cantarlo in libertà,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.
Dio ci ha chiamati all’unione con il Figlio,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.   

Dio ci ha chiamati alla pace che è suo dono,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.
Dio ci ha chiamati sotto l’albero di croce,
per formare un solo corpo, tempio dello Spirito.    

INNALZIAMO LO SGUARDO

Innalziamo lo sguardo,
rinnoviamo l’attesa:
Ecco viene il Signore,
viene, non tarderà.

Brillerà come luce, la salvezza per noi:
la Parola di Dio nascerà in mezzo a noi.

Questo è tempo di gioia, di speranza per noi:
il Creatore del mondo regnerà in mezzo a noi.

Proclamiamo con forza Il Vangelo di Dio.
Annunciamo con gioia, la salvezza di Dio.

Percorriamo i sentieri che ci portano a Dio.
Nell’amore vedremo la presenza di Dio.

LA MIA PASQUA E’ IL SIGNORE

La mia Pasqua è il Signore, a Lui voglio cantare,
la mia Pasqua è il Signore, a Lui voglio cantare,
pane vivo spezzato, vino dolce versato,
per amore, per amore, alleluia!


Mia Pasqua è il Signore, con Lui passo il mare,
la sua destra è forte, affonda la morte,
risveglia la vita nel fondo del cuore,
risveglia la vita.

La marcia nel deserto con Lui è sicura,
il Signore è la roccia, Lui da l’acqua viva,
la mensa prepara a un popolo nuovo,
la mensa prepara.

La notte della storia, con Lui è aurora,
il Signore è la luce, la strada rischiara,
la Chiesa cammina nel mondo che ama,
la Chiesa cammina.

L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE

L’anima mia magnifica il Signore.
L’anima mia magnifica il Signore.
Perché ha fatto gran cose e Santo,
Santo è il suo nome.

Perché ha rivolto lo sguardo,
all’umiltà della sua serva
ed ecco che fin d’ora tutte le genti,
mi chiameranno beata.

Depose i potenti dai troni,
ed innalzò gli umili, saziò gli affamati
e rimandò i ricchi a mani vuote.

LE MANI ALZATE

Le mani alzate verso Te , Signor
per offrirti il mondo.
Le mani alzate verso Te , Signor,
gioia è in me nel profondo.

Guardaci Tu , Signore,
siamo tuoi
piccoli siam davanti a Te.
Come ruscelli siamo d’acqua limpida
semplici e puri innanzi a Te

Guidaci Tu, Signore,
siamo tuoi
Sei Via, Vita e Verità.
Se ci terrai le mani nella mano,
il cuore più non temerà.

Formaci Tu, Signore, siamo tuoi
nulla noi siamo senza Te.
Fragili tralci uniti alla tua vite,
fecondi solo uniti a Te .

Riempici tu, Signore, siamo tuoi
donaci Tu il Consolatore.
Vivremo in Te, Signor, della tua gioia,
daremo gioia al mondo inter.

LO SPIRITO DEL SIGNORE È SU DI ME

Lo Spirito del Signore è su di me,
lo Spirito del Signore mi ha consacrato,
lo Spirito del Signore mi ha inviato
a portare il lieto annuncio ai poveri.

A fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
a promulgare l’anno di grazia del Signore;
e per consolare tutti gli afflitti,
dando loro una corona,
olio di gioia, canto di lode,
invece di lutto e di dolore.           

Essi si chiameranno querce di giustizia,
la piantagione gradita al Signore,
segno per tutti della sua gloria;
e ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,
restaureranno città desolate
e devastate da più generazioni. 

Ed essi saranno chiamati sacerdoti del Signore,
saranno detti ministri del nostro Dio
e dalle nazioni saranno serviti;
ed essi godranno le loro ricchezze,
trarranno vanto dai loro beni,
avranno gloria e non vergogna,
grida di gioia e non di oppressione.

LODI ALL’ALTISSIMO

Tu sei Santo Signore Dio,
Tu sei forte, Tu sei grande,
Tu sei l’Altissimo l’Onnipotente,
Tu Padre Santo, Re del cielo.

Tu sei trino, uno Signore,
Tu sei il bene, tutto il bene,
Tu sei l’Amore, Tu sei il vero,
Tu sei umiltà, Tu sei sapienza.

Tu sei bellezza, Tu sei la pace,
la sicurezza il gaudio la letizia,
Tu sei speranza, Tu sei giustizia,
Tu temperanza e ogni ricchezza.

Tu sei il Custode, Tu sei mitezza,
Tu sei rifugio, Tu sei fortezza,
Tu carità, fede e speranza,
Tu sei tutta la nostra dolcezza.

Tu sei la Vita eterno gaudio
Signore grande Dio ammirabile,
Onnipotente o Creatore
o Salvatore di misericordia.

LUCE DI VERITA’

Luce di verità,

fiamma di carità,
vincolo di unità,

Spirito Santo Amore.
Dona la libertà,

dona la santità,
fa’ dell’umanità

il tuo canto di lode.

Vergine del silenzio
e della fede
l’Eterno ha posto in te
la sua dimora.
Il tuo “sì” risuonerà
per sempre:
l’Eterno ha posto in te
la sua dimora.

Tu nella Santa Casa
accogli il dono,
sei tu la porta che
ci apre il Cielo
Con te la Chiesa canta
la sua lode,
sei tu la porta che
ci apre il Cielo.

Tu nella brezza
parli al nostro cuore:
ascolteremo, Dio,
la tua parola;
ci chiami a condividere
il tuo amore
ascolteremo, Dio,
la tua parola.

Ci poni come luce sopra un monte;
in noi l’umanità vedrà il tuo volto
Ti testimonieremo fra le genti:
in noi l’umanità vedrà il tuo volto.

Cammini accanto a noi lungo la strada,
si realizzi in noi la tua missione.
Attingeremo forza dal tuo cuore,
si realizzi in noi la tua missione.

Come sigillo posto sul tuo cuore,
ci custodisci, Dio, nel tuo amore.
Hai dato la tua vita per salvarci,
ci custodisci, Dio, nel tuo amore.

MAGNIFICAT

Dio ha fatto in me cose grandi,
Lui che guarda l’umile servo
e disperde i superbi
nell’orgoglio del cuore.

L’anima mia
esulta in Dio,
mio Salvatore
la sua salvezza canterò.

Lui, Onnipotente e Santo,
Lui abbatte i grandi dai troni
e solleva dal fango
il Suo umile servo.     

Lui, misericordia infinita,
Lui che rende povero il ricco
e ricolma di beni
chi si affida al Suo amore.  

Lui, amore sempre fedele,
Lui guida il Suo servo Israele
e ricorda il Suo patto
stabilito per sempre.     

MANDA IL TUO SPIRITO SIGNORE 

Manda il Tuo Spirito Signore
a rinnovare la terra.
Manda il tuo Spirito Signore 
su di noi.(x2)


Benedici il Signore, anima mia:
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Tutto hai fatto con saggezza
e amore per noi.

Manda il Tuo Spirito Creatore:
rinnovi la faccia della terra.
Grande, Signore, è il Tuo nome
e le opere Tue.

Voglio cantare finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto;
Gli sia gradito il mio canto,
la gioia che è in me.

MANNA DI LUCE

Dal cielo sei disceso come manna di luce,
in croce sei salito come agnello di pace:
il tuo corpo è per noi il pane della vita,
il tuo sangue è per noi il vino della gioia.

Quando gelida è la terra e indurito il nostro cuore,
tu ci doni il tuo corpo e rinnovi col tuo amore.

Quando tutto è deserto e il fratello uno straniero,
tu ci doni il tuo corpo per donare amor sincero.

Quando l’odio e il rancore rende cieco ogni uomo,
tu ci doni il tuo corpo e risplende il tuo perdono.

Quando l’uomo è muto e triste, tormentato dal suo pianto,
tu ci doni il tuo corpo per ridare al cuore il canto.

MARANATHÀ, VIENI SIGNOR!

Maranathà, vieni Signor!
Verso te Gesù, le mani noi leviam.
Maranathà, vieni Signor!
Prendici con te e salvaci Signor.

Guardo verso le montagne,
donde mi verrà il soccorso,
il soccorso vien da Dio,
che ha creato il mondo intero.

Sorgi con il tuo Amore,
la Tua luce splenderà,
ogni ombra svanirà,
la tua Gloria apparirà. 

Santo è nostro Signor,
il peccato Egli portò,
dalla morte ci salvò,
e la vita a noi donò. 

MARANATHA

Maranatha! Vieni, Signore Gesù!
Maranatha! Vieni, Signore Gesù.

Per chi è nel dolore ti invochiamo, Signore Gesù.
Sei la sola speranza di colui che confida in te.

Nella nostra oscurità ti invochiamo, Signore Gesù.
Sei la luce nel buio di chi cerca la strada da sé.

Lungo i nostri sentieri ti invochiamo Signore Gesù.
Sei la guida sicura di colui che cammina con te.

Nei deserti dell’anima ti invochiamo Signore Gesù.
Sei la linfa di vita, la sorgente che disseterà.

MARIA PORTA DELL’AVVENTO

Maria, tu porta dell’Avvento, signora del silenzio,
sei chiara come aurora, in cuore hai la parola.

Beata, tu hai creduto.
Beata, tu hai creduto.

Maria, tu strada del Signore, maestra nel pregare,
fanciulla dell’attesa, il Verbo in te riposa.

Maria, tu madre del Messia, per noi dimora sua,
sei arca di alleanza, in te Dio è presenza

MARIA, SEI L’UNICO FIORE

Maria, sei l’unico fiore, nato dall’umanità.
Tu ci sai capire, da te ogni grazia verrà.
Maria, sei piena di Dio, mai abbastanza di te si dirà.

Ave, Maria! Ave! Porta tu sei del paradiso, Ave!

Maria, tu sei la Madre, sul tuo silenzio Iddio parlò.
Il tuo cuore come fortezza, porto sicuro per noi sarà.
Maria, in te c’è la vita, tutto il creato di te canterà.   

MARIA, VOGLIAMO AMARTI

Maria, Maria, Maria, Maria.
Siamo tutti tuoi e vogliamo amarti
come nessuno ti ha amato mai!

Con te sulla nostra via, il nostro cammino e sicuro.
Con te, ogni passo conduce alla mèta,
e anche nella notte tu ci sei vicina,
trasformi ogni timore in certezza.           

MIA FORZA E MIO CANTO

Mia forza e mio canto è il Signore,
Egli mi ha salvato e lo voglio lodare!
Mia forza e mio canto è il Signore,
è il mio Dio, gloria!

Il Signore abbatte cavalli e cavalieri,
la sua destra annienta il nemico.
Voglio cantare in onore del Signore,
perché ha trionfato.

Chi è come te fra gli dei, Signore?
Chi è come te maestoso in santità?
Tremendo nelle imprese, operatore di prodigi,
chi è come te, Signore?

Guidasti il popolo che hai riscattato,
lo conducesti alla tua sua santa dimora,
lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità.

MIO SIGNORE GLORIA A TE

Mio Signore; gloria a te! Tu risorto sei per noi,
vivo seme della Pasqua, Dio della vita.

Mio Signore, lode a te! Tu, parola, doni a noi,
la speranza del perdono, Dio di salvezza

Mio Signore, grazie a te! Tu, fratello, sei con noi
nella festa del tuo dono, Dio dell’amore!

NEL TUO SILENZIO

Nel tuo silenzio accolgo il mistero
Venuto a vivere dentro di me.
Sei tu che vieni, o forse è più vero
Che tu mi accogli in te, Gesù.

Sorgente viva che nasce nel cuore
è questo dono che abita in me.
La tua presenza è un fuoco d’amore
Che avvolge l’anima mia, Gesù.

Ora il tuo Spirito in me dice: “Padre”,
Non sono io a parlare, sei Tu.
Nell’infinito oceano di pace
Tu vivi in me, io in te, Gesù.

NELLA TUA PRESENZA

Nella tua presenza avvolti da te,
nella tua dimora insieme con te,
con la vita tua che sboccia nell’anima, in noi,
con la linfa tua, la stessa, in ciascuno di noi.

Eccoci fratelli, parte di te,
eccoci famiglia, una sola con te
che risorto dai la vita che non muore mai,
che risorto dentro al cuore accendi il tuo cielo.

Come il Padre che ha mandato me
possiede la vita in sé
e come grazie al Padre, grazie a lui, io vivo
così colui, così colui che mangia di me
vivrà grazie a me, lui vivrà per me.

Tu che ci hai mostrato il Padre, Gesù,
tu che hai dato un nome perfino al dolore,
ora tu ci dai te stesso, ci dai l’unità,
ci spalanchi la tua casa dove abita il cielo.

Nella tua dimora insieme con te
nella tua presenza avvolti da te,
con la vita tua che sboccia nell’anima, in noi,
con la linfa tua, la stessa, in ciascuno di noi.

NOI CON TE

Prendi questo pane,
trasformalo in te, Signore:
e sarà il tuo corpo che ci nutrirà.
Prendi questo vino,
trasformalo in te, Signore:
e sarà il tuo sangue che ci salverà.

Noi con te, in questo sacrificio,
Noi con te offriamo questa vita.
Noi con te rinnoveremo il mondo.
Tu Signore, ci dono la tua vita.


Prendi il nostro niente, riempilo di te, Signore:
e saremo testimoni del tuo amore.
Prendi il nostro cuore, trasformalo nel tuo, Signore:
come te vivremo nella santità.

NOI VEGLIEREMO

Nella notte, o Dio, noi veglieremo,
con le lampade, vestite a festa:
presto arriverai e sarà giorno.

Rallegratevi in attesa del Signore,
improvvisa giungerà la Sua voce.
Quando Lui verrà, sarete pronti
e vi chiamerà amici per sempre.

Raccogliete per il giorno della vita,
dove tutto sarà giovane in eterno.
Quando Lui verrà, sarete pronti
e vi chiamerà amici per sempre.

NOI VENIAMO A TE

Noi veniamo a Te,
ti seguiamo, Signor
Solo Tu hai parole di vita
E rinascerà

dall’incontro con Te
Una nuova umanità

Tu, maestro degli uomini
Tu ci chiami all’ascolto
E rinnovi con noi
L’alleanza d’amore infinito

Tu, speranza degli uomini
Tu ci apri alla vita
E rinnovi per noi
La promessa del mondo futuro

Tu, amico degli uomini
Tu ci chiami fratelli
E rivivi con noi
L’avventura di un nuovo cammino

Tu, salvezza degli uomini
Tu rinnovi la festa
E ci chiami da sempre
Ad aprire le porte del cuore

NOZZE A CANA

Danzano con gioia le figlie d’Israele,
le nozze sono pronte per il Figlio del Re.
Alleluia, alleluia per il Figlio del Re,
alleluia, alleluia per il Figlio del Re!

A Cana in Galilea nel nome del Signore
gli sposi han giurato amore e fedeltà.
Coi cembali e coi flauti le danze fan corona,
il vino sulla mensa il cuor rallegrerà.

Nel mezzo della festa il vino viene meno,
non hanno più la gioia, la danza finirà.
La Madre dice ai servi: «Udite la Parola
che il Figlio mio vi dona, lui vi disseterà».

Si arrossano le coppe di vino nuovo colme,
è il dono dello Sposo per nuova fedeltà.
Danziamo allor fratelli: del Re noi siamo figli,
a lui cantiamo lodi per sempre, alleluia!

Danzano con gioia le figlie d’Israele,
le nozze sono pronte per il Figlio del Re.
Danzano con gioia per il Figlio del Re. (3 volte)

OGGI CI HAI CHIAMATI

Oggi, Signore, nella tua casa
tu ci hai chiamati,
con gioia veniamo,

con gioia cantiamo,
con gioia noi preghiamo.
Accanto all’altare uniti saremo,
noi siamo la chiesa di Dio.


Oggi è festa, Signore, è il giorno più bello
per poterci incontrare insieme a te.
com’è bello, signore, sentirsi fratelli
e dirti che siamo felici con te.

Tu ci chiami, Signore, a crescere in te,
ad essere tuoi figli nell’amore.
com’è bello, signore, fare festa con te
e scoprire che un padre sei per noi.

Questa chiesa, Signore, è la nostra dimora,
perché sia rinnovata noi preghiamo.
com’è bello, signore, cantare per te,
lodare il tuo nome nella gioia

PANE DEL CIELO

Pane del cielo, sei tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te.

No, non è rimasta fredda la terra:
Tu sei rimasto con noi,
per nutrirci di Te, Pane di vita,
ed infiammare col tuo amore,
tutta l’umanità.     

Si, il cielo è qui su questa terra:
Tu sei rimasto con noi,
ma ci porti con Te, nella tua casa,
dove vivremo insieme a Te,
tutta l’eternità.     

No, la morte non può farci paura:
Tu sei rimasto con noi,
e chi vive di Te, vive per sempre,
sei Dio con noi, sei Dio per noi,
Dio in mezzo a noi.

PANE DI VITA

Pane di vita sei spezzato per tutti noi
chi ne mangia per sempre in Te vivrà.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come pane vieni in mezzo a noi.

Il Tuo corpo ci sazierà,
il Tuo sangue ci salverà,
perché Signor,

Tu sei morto per amore
e ti offri oggi per noi.
Il Tuo corpo …


Fonte di vita sei, immensa carità,
il Tuo sangue ci dona l’eternità.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come vino vieni in mezzo a noi.

PERCHE’ TU SEI CON ME

Solo tu sei il mio pastore,
niente mai mi mancherà
solo tu sei il mio pastore, o Signore.

Mi conduci dietro te,
sulle verdi alture,
ai ruscelli tranquilli, lassù,
dov’è più limpida l’acqua per me,
dove mi fai riposare.

Anche fra le tenebre
d’un abisso oscuro,
io non temo alcun male perché
tu mi sostieni, sei sempre con me,
rendi il sentiero sicuro.

Siedo alla tua tavola
che mi hai preparato,
ed il calice è colmo
per me di quella linfa di felicità
che per amore hai versato.

POPOLO DI SION

Popolo di Sion,
ecco il Signore verrà

a salvare le genti;
e farà udire, il Signore,

la sua voce gloriosa
con gioia del vostro cuore.

Tu, o pastore d’Israele, ascolta,
guidi Giuseppe come un gregge.
Nella tua bontà tu mi nutri,
sei tu la mia salvezza.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
ti chiedo insegnami i tuoi sentieri.
Nella verità istruiscimi,
sei tu la mia salvezza.

O Dio ricordati del tuo amore.
La fedeltà che è da sempre.
Nella santità tu mi guidi,
sei tu la mia salvezza.

Signore vieni a visitare questa vigna,
proteggi il ceppo che hai piantato.
Nella carità mi rialzi,
sei tu la mia salvezza.

POPOLO SANTO

Popolo santo di Dio,
figli rinati dall’acqua:
Cristo per noi si fa cibo,
la sua Parola è vita.

Per l’assetato:
Tu sei la fonte.
Per chi è debole:
Tu sei la forza.

Per l’affamato:
Tu sei il pane.
Per chi è cieco:
Tu sei la luce.

Per chi è schiavo:
Tu sei libertà.
Per chi è morto:
Tu sei la vita.

Per chi è triste:
Tu sei la gioia.
Per chi è solo:
Tu sei l’amico.

Per chi non crede:
Tu sei certezza.
Per chi è muto:
Tu sei Parola.

Per l’indigente:
Tu sei ricchezza.
Per chi è in guerra:
Tu sei la pace.

POPOLI TUTTI

Popoli tutti, battete le mani,
cantate al Signore con voci di gioia.
Grande è il suo nome su tutta la terra,
la sua tenerezza per tutte le nazioni.

Chi è come il Signore nostro Dio,
che siede nell’alto dei cieli
e volge lo sguardo su tutta la terra?
Alleluia, alleluia.

Chi è come il Signore nostro Dio,
che rialza con amore il povero
per dargli onore in mezzo al suo popolo?
Alleluia, alleluia.

POPOLI TUTTI ACCLAMATE

Mio Dio, Signore,
nulla è pari a Te.
Ora e per sempre,
voglio lodare
Il tuo grande amor per noi.
Mia roccia Tu sei,
pace e conforto mi dai,
Con tutto il cuore
e le mie forze,
Sempre io ti adorerò.

Popoli tutti
acclamate al Signore,
gloria e potenza
cantiamo al Re,
mari e monti
si prostrino a Te,
al tuo nome, o Signore.
Canto di gioia
per quello che fai,
per sempre Signore
con Te resterò,
non c’è promessa
non c’è fedeltà che in Te.

PREGHIERA

Signore
io ti prego con il cuore
la mia vita
voglio offrire in mano a Te;
voglio solamente Te servire
ed amare
come hai amato Tu.

Fammi diventare amore,
segno della tua libertà,
fammi diventare amore,
segno della tua verità.

Signore
io ti prego con il cuore:
rendi forte la mia fede
più che mai
dammi tu la forza
per seguirti
e per camminare
sempre insieme a Te.

Signore
io ti prego con il cuore
dammi sempre
la tua fedeltà;
fa’ ch’io possa
correre nel mondo
e cantare a tutti
la tua libertà.

PREGHIERA A MARIA

Maria, tu che hai atteso nel silenzio,
la sua Parola per noi.

Aiutaci ad accogliere
il Figlio Tuo che ora vive in noi.


Maria tu che sei stata così docile,
davanti al Tuo  Signor.

Maria, tu che hai portato dolcemente,
l’immenso dono d’amor.

Maria, tu che umilmente hai sofferto,
del suo ingiusto dolore.

Maria, tu che ora vivi nella gloria,
insieme al Tuo Signore.

PREGHIERA DEI POVERI DI JAHVE’

O cieli piovete dall’alto,
o nubi, mandateci il Santo.
O terra, apriti o terra
e germina il Salvatore.

Siamo il deserto, siamo l’arsura:
maranatha, maranatha.
Siamo il vento, nessuno ci ode:
maranatha, maranatha.

Siamo le tenebre, nessuno ci guida:
maranatha, maranatha.
Siam le catene, nessuno ci scioglie:
maranatha, maranatha.

Siamo il freddo, nessuno ci copre:
maranatha, maranatha.
Siamo la fame, nessuno ci nutre:
maranatha, maranatha.  

PREPARIAMO LA VIA

Prepariamo la via
al Signore che viene a salvarci.
Raddrizziamo i nostri sentieri
e contempleremo il suo volto.
Prepariamo la via

al Signore che viene a salvarci.
Appianiamo le strade di Dio
che viene a donare la vita.

C’è una voce che grida: Preparate la strada,
appianiamo i sentieri che portano al regno di Dio.

Il Signore è vicino, si ode già la sua voce
sollevate lo sguardo e correte da lui, perché adesso è qui.

Come lampada accesa la tua voce ci guida:
Appianate i sentieri che portano al regno di Dio.

Ora è tempo di gioia, di far sciogliere il canto:
Il Signore del cielo cammina con noi egli adesso è qui.

Appianiamo le strade di Dio che viene a donare la vita.

QUANDO BUSSERÒ

Quando busserò
alla Tua Porta,
avrò fatto tanta strada,
avrò piedi stanchi e nudi,
avrò mani bianche e pure…
Avrò fatto tanta strada,
avrò piedi stanchi e nudi
avrò mani bianche e pure,
o mio Signore!

Quando busserò
alla Tua Porta,
avrò frutti da portare,
avrò ceste di dolore,
avrò grappoli d’amore…
Avrò frutti da portare,
avrò ceste di dolore,
avrò grappoli d’amore,
o mio Signore!

Quando busserò
alla Tua Porta,
avrò amato tanta gente
avrò amici da ritrovare
e nemici per cui pregare…
Avrò amato tanta gente,
avrò amici da ritrovare
e nemici per cui pregare,
o mio Signore!

QUANTA SETE

1. Quanta sete
nel mio cuore:
solo in Dio si spegnerà.
Quanta attesa di salvezza:
solo in Dio si sazierà.
L’acqua viva che egli dà
sempre fresca sgorgherà.

Il Signore è la mia vita,
il Signore è la mia gioia.

2. Se la strada si fa oscura,
spero in lui: mi guiderà.
Se l’angoscia mi tormenta,
spero in lui: mi salverà.
Non si scorda mai di me,
presto a me riapparirà.

3. Nel mattino io ti invoco:
tu, mio Dio, risponderai.
Nella sera rendo grazie:
tu, mio Dio, ascolterai.
Al tuo monte salirò
e vicino ti vedrò.

QUELLI CHE AMANO TE

Ecco il frumento che noi ti portiamo
pane della madre terra
e del lavoro e il sudore di tanti
quelli che amano te

Portiamo il vino, frutto della vite
sangue della madre terra
e del lavoro e la gioia di tanti
quelli che amano te

Insieme ai doni veniamo noi stessi
figli di tutta la terra
per riscaldarci attorno alla mensa
che hai preparato per noi

Ecco il frumento che noi ti portiamo
pane della Madre Terra
e del lavoro e il sudore di tanti
quelli che amano te

Portiamo il vino, frutto della vite
sangue della Madre Terra
e del lavoro e la gioia di tanti
quelli che amano te.

QUELLO CHE ABBIAMO UDITO

Quello che abbiamo udito,
quello che abbiam veduto,
quello che abbiam toccato,
dell’amore infinito, lo annunciamo a voi.

Grandi cose ha fatto il Signore!
Del suo amore vogliamo parlare
Dio Padre il suo Figlio ha donato,
sulla croce l’abbiamo veduto.

In Gesù tutto il cielo si apre,
ogni figlio conosce suo Padre,
alla vita rinasce ogni cosa
e l’amore raduna la Chiesa.

Nello Spirito il mondo è creato
e si apre al suo dono infinito;
il fratello al fratello da mano
per aprire un nuovo cammino.

RE DEI RE

Hai sollevato il nostri volti dalla polvere
Le nostre colpe hai portato su di te
Signore ti sei fatto uomo in tutto come noi
Per amore

Figlio dell’Altissimo, povero tra i poveri
Vieni a dimorare tra noi
Dio dell’impossibile, Re di tutti secoli
Vieni nella tua maestà

Re dei re,
i popoli ti acclamano
I cieli ti proclamano
re dei re
Luce degli uomini,
regna col tuo amore tra noi


Ci hai riscattati dalla stretta delle tenebre
Perché potessimo glorificare te
Hai riversato in noi la vita del tuo Spirito
Per amore

Figlio dell’Altissimo, povero tra i poveri
Vieni a dimorare tra noi
Dio dell’impossibile, re di tutti i secoli
Vieni nella tua maestà

REGINA COELI

Regína coeli laetáre,
allelúia.
Quia quem merúisti portáre,
allelúia.

Resurréxit, sicut dixit,
allelúia.
Ora pro nobis Deum,
allelúia.

RESTA CON NOI SIGNORE LA SERA

Resta con noi Signore la sera,
resta con noi e avremo la pace

Resta con noi, non ci lasciar
la notte mai più scenderà
Resta con noi non ci lasciar
per le vie del mondo, Signor


Ti porteremo ai nostri fratelli,
ti porteremo lungo le strade.

Ti porteremo dove c’è pianto,
ti porteremo dove c’è gioia.

Tu nella scuola, tu nel lavoro,
tu in famiglia sempre con noi.

Fammi capire l’ansia dei cuori,
fammi amare chi non mi ama.

Cerco la gioia, cerco la pace
che Tu soltanto sai donare.

Voglio donarti queste mie mani,
voglio donarti questo mio cuore.

RESTA QUI CON NOI

Le ombre si distendono,
scende ormai la sera
e s’allontanano
dietro i monti
i riflessi di un giorno,
che non finirà,
di un giorno
che ora correrà sempre,
perché sappiamo
che una nuova vita
da qui é partita
e mai più si fermerà.

Resta qui con noi,
il sole scende già;
resta qui con noi,
Signore, é sera ormai.
Resta qui con noi,
il sole scende già;
se tu sei tra noi,
la notte non verrà.

Si allarga verso il mare,
il tuo cerchio d’ onda
che il vento spingerà,
fino a quando giungerà
ai confini di ogni cuore,
alle porte dell’amore vero.
Come una fiamma
che dove passa brucia
così il tuo amore,
tutto il mondo invaderà.

Davanti a noi l’ umanità
lotta, soffre e spera
come una terra che
nell’arsura chiede l’acqua
ad un cielo senza nuvole,
ma che sempre
le può dare vita.
Con Te saremo
sorgenti d’acqua pura,
con Te fra noi
il deserto fiorirà.

RISURREZIONE

Che gioia ci hai dato,
Signore del cielo,
Signore del grande universo:
Che gioia ci hai dato,
vestito di luce,
vestito di gloria infinita,
vestito di gloria infinita,

Vederti risorto,
vederti Signore,
il cuore
sta per impazzire.
Tu sei ritornato
tu sei qui tra noi
e adesso, ti avremo per sempre,
e adesso, ti avremo per sempre.

Chi cercate donne quaggiù?
Chi cercate donne quaggiù?
Quello che era morto
non è qui.
È risorto, si,
come aveva detto anche a voi,
voi gridate a tutti che è risorto Lui,
a tutti che è risorto Lui.

Tu hai vinto il mondo Gesù!
Tu hai vinto il mondo Gesù!
Liberiamo la felicità e la morte, no,
non esiste più, l’hai vinta Tu,
hai salvato tutti noi, uomini con Te, tutti noi,
uomini con Te, uomini con Te, uomini con Te!

SANTA MARIA DEL CAMMINO

Mentre trascorre la vita,
solo tu non sei mai;
Santa Maria del cammino,
sempre sarà con te.

Vieni, o Madre, in mezzo a noi,
vieni, Maria, quaggiù.
Cammineremo insieme a Te,
verso la libertà.

Quando qualcuno ti dice:
nulla mai cambierà!
Lotta per un mondo nuovo,
lotta per la verità.     

SEGNO DI UNITA’

Il tuo Corpo, o Signore,
sacramento è dell’Amore;
Per noi è segno di unità,
e legame di carità.


In un mondo affamato
il tuo Corpo ci hai donato:
della tua bontà è segno,
della Vita per noi pegno.

Il peccato ci divide,
alimenta in noi la lite;
il tuo Spirito ci dona
quell’Amor che il cuor rinnova.

Nelle nostre divisioni
la tua pace a: noi doni;
il fratello accogliamo,
nella Luce noi viviamo.

I tuoi doni a Te offriamo,
Te in dono riceviamo;
innalziamo i nostri canti
all’Amor che ci fa santi.

TI ADORIAMO E TI RINGRAZIAMO

Ti adoriamo
e ti ringraziamo perché,
Signore,
sempre sei con noi.
Ti adoriamo

e ti ringraziamo perché
il tuo amore
dura in eterno.


Perché ci chiami all’unità,
e doni a noi il tuo perdono:
noi ti lodiamo, noi t’adoriamo.

Perché ci doni la tua Parola,
la nostra preghiera Tu accogli :
noi ti lodiamo, noi t’adoriamo.

Perché accetti le nostre offerte,
e ti offri come Cibo:
noi ti lodiamo, noi t’adoriamo.

Perché ci mandi dai nostri fratelli
e sei sempre con noi:
noi ti lodiamo, noi t’adoriamo.

TOTA PULCHRA

Tota pulchra es, Maria,
Tota pulchra es, Maria,
et macula originalis
non est in te.
et macula originalis
non est in te.

Tu gloria Jerusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia
populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria,
O Maria,

Virgo prudentissima,
Mater clementissima,
ora pro nobis,
intercede pro nobis,
ad Dominum
Jesum  Christum.

TRASFORMI IN GESU’

Nella terra baciata dal sole
lavorata dall’umanità
nasce il grano ed un pezzo di pane
che Gesù sull’altare si fa.

Nelle vigne bagnate di pioggia
dal sudore dell’umanità
nasce l’uva ed un sorso di vino
che Gesù sull’altare si fa.

Con la vita di tutta la gente
noi l’offriamo a te, Padre e Signore,
il dolore e la gioia del mondo
tu raccogli e trasformi in Gesù.

TU MI SEGUI

Dalle mani mi sfuggono i giorni veloci:
raccoglili tu, mio Signore, la vita ti dono.
Dentro al cuore ti tengo sei il grande tesoro,
sei tu che dai forza ai miei gesti e disegni il cammino.

Tu mi segui, mi guardi ed è tua la mia gioia,
il mio dolore, il lavoro;
Tu che fai del mio povero essere
un tuo tabernacolo vivo.


Fa che il tocco di queste mie dita sia il tuo,
sia carezza di luce sui volti oscurati dal piano.
Fa che il timbro di questa mia voce sia il tuo
sia speranza di vita che illumina i cuori più soli.

Che con questa mia vita il tuo amore ritorni
nel mondo assetato dell’acqua che solo tu doni.
Fa che io possa portare sapienza e bellezza,
che splenda sul nulla di me la realtà di Maria.

TU SEI

Tu sei la via, la verità, sei la vita tu,
Signore di ogni uomo,
Dio nostro salvatore.
Tu puoi guidarci, tu puoi svelarci
la vita vera insieme a te.


Se avessi tutte le ricchezze della terra
e mancassi proprio tu, che ricchezze avrei?
Ma tu sei venuto per donarci la bellezza
di una vita nuova che in te risplenderà.

E se anche io cercassi la felicità,
ma chiudessi il cuore a te, quale gioia avrei?
E tu sai colmare ogni desiderio mio
con la tua presenza che mi rinnova già.

E se io sentissi la dolcezza del tuo amore,
ma restasse chiusa in me, cosa ne farei?
Tu ci inviti a mostrare al mondo la potenza
del tuo amore grande che offri a tutti noi.

SALVE REGINA

Salve regina, Madre di misericordia
vita, dolcezza, speranza nostra,
Salve! Salve Regina

A Te ricorriamo, esuli figli di Eva,
a Te sospiriamo piangenti
in questa valle di lacrime!

Avvocata nostra volgi a noi gli occhi Tuoi,
mostraci dopo questo esilio
il frutto del Tuo seno Gesù!

Salve regina, Madre di misericordia,
O clemente o pia o dolce vergine Maria.
Salve regina, salve regina, salve, salve.

SALVE REGINA (in latino)

Salve, Regina,
Mater misericordiae,
vita, dulcedo,
et spes nostra, salve

Ad te clamamus,
exsules filii Evae,
ad te suspiramus,
gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.

Eia ergo,
advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos
ad nos converte.

Et Jesum, benedictum
fructum ventris tui,
nobis,
post hoc exilium,
ostende.

O clemens,
o pia,
o dulcis Virgo Maria.

SAN FRANCESCO

O Signore,
fa di me un tuo strumento,
fa di me uno strumento della tua pace,
dov’è odio
che io porti l’amore,
dov’è offesa
che io porti il perdono,
dov’è dubbio
che io porti la fede,
dov’è discordia
che io porti l’unione,
dov’è errore
che io porti verità,
a chi dispera
che io porti la speranza,
dov’è errore
che io porti verità,
a chi dispera
che io porti la speranza.

O Maestro,
dammi Tu un cuore grande,
che sia goccia di rugiada
per il mondo,
che sia voce di speranza,
che sia un buon mattino,
per il giorno di ogni uomo
e con gli ultimi del mondo,
sia il mio  passo lieto,
nella povertà, nella povertà.

O Signore,
fa di me il tuo canto,
fa di me il tuo canto di pace,
a chi è triste
che io porti la gioia,
a chi è nel buio
che io porti la luce.
È donando
che si ama la vita,
è servendo
che si vive con gioia,
perdonando
si trova il perdono
è morendo
che si vive in eterno.

SEI TU SIGNORE IL PANE

Sei Tu, Signore, il pane,
Tu cibo sei per noi.
Risorto a vita nuova,
sei vivo in mezzo a noi.

Nell’ultima sua cena
Gesù si dona ai suoi:
“prendete pane e vino,
la vita mia per voi”.

Mangiate questo pane,
chi crede in me vivrà.
Chi beve il vino nuovo,
con me risorgerà.

È Cristo il pane vero,
diviso qui tra noi.
Formiamo un solo corpo
e Dio sarà con noi.

Se porti la tua croce,
in Lui tu regnerai.
Se muori unito a Cristo,
con Lui rinascerai.

Verranno cieli nuovi,
la terra fiorirà.
Vivremo da fratelli,
la Chiesa è carità.

SE MI ACCOGLI

Tra le mani non ho niente,
spero che mi accoglierai,
chiedo solo
di restare accanto a te.
Sono ricco solamente
dell’amore che mi dai:
è per quelli che
non l’hanno avuto mai.

Se mi accogli, mio Signore,
altro non ti chiederò
e per sempre la tua strada,
la mia strada resterà.
Nella gioia, nel dolore,
fino a quando tu vorrai,
con la mano nella tua camminerò.


Io ti prego con il cuore,
so che tu mi ascolterai:
rendi forte la mia fede più che mai.
Tieni accesa la mia luce,
fino al giorno che tu sai:
con i miei fratelli
incontro a te verrò.  

SONO CON VOI

Sono con voi, dice il Signore,
per tutti i giorni Io resterò
e non temete sono con voi,
mai da soli vi lascerò.


Come il seme che muore,
mi sono offerto al mondo
perché sul trono della croce,
ho vinto la morte.

Chi vive in Me ed io in lui,
fa molto frutto,
perché senza di me,
non potete far nulla.

Cielo e terra passeranno,
ma non le mie parole,
questo ho detto perché in voi,
la gioia sia piena.

TE AL CENTRO DEL MIO CUORE

Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore,
di trovare Te, di stare insieme a Te:
unico riferimento del mio andare,
unica ragione Tu, unico sostegno Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Anche il cielo gira intorno e non ha pace,
ma c’è un punto fermo, è quella stella là.
La stella polare è fissa ed è la sola,
la stella polare Tu, la stella sicura Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Tutto ruota attorno a Te, in funzione di Te
e poi non importa il “come”, il “dove” e il “se”.


Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore,
il significato allora sarai Tu,
quello che farò sarà soltanto amore.
Unico sostegno Tu, la stella polare Tu.
Al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

TE LODIAMO TRINITA’

Te lodiamo, Trinità, nostro Dio, t’adoriamo.
Padre dell’umanità, la tua gloria proclamiamo.

Te lodiamo, Trinità,
per l’immensa tua bontà.

Tutto il mondo annuncia te: tu lo hai fatto come un segno.
Ogni uomo porta in sé, il sigillo del tuo regno.     

Noi crediamo solo in te, nostro Padre e Creatore.
Noi speriamo solo in te, Gesù Cristo, Salvatore. 

Infinita carità, Santo Spirito d’amore,
luce, pace e verità, regna sempre nel mio cuore.

TESTIMONI DELL’AMORE

Testimoni dell’amore, testimoni del Signore
Siamo il popolo di Dio e annunciamo il regno suo
Annunciamo la sua pace, la speranza della croce
Che lo Spirito di Dio dona a questa umanità

Il tuo Spirito Signore, in ogni tempo
Ci fa segno del tuo amore per il mondo
Tra la gente noi viviamo la tua missione
Nella fede che si fa condivisione

La parola della vita noi proclamiamo
E la storia del tuo amore raccontiamo
Tra la gente noi viviamo una certezza
Che tu offri ad ogni uomo giorni di grazia

Tu Pastore sei con noi, guidi il cammino
Ci raduni come chiesa per il regno
Tra la gente noi viviamo nuova speranza
E la gioia che ci dà la tua presenza

TI RENDIAMO GRAZIE

Ti rendiamo grazie per tanta tenerezza
dal Tuo cuor trafitto doni l’acqua viva
Ti benediciamo per tante meraviglie,
Tu doni lo Spirito, Tu doni la vita.

Dio tu sei il mio Dio
sei Tu che io cerco
la mia carne anela a te
mio Signor
voglio che il tuo amore
guidi la mia vita,
l’anima mia ha sete di te.

Ti loderanno sempre le mie labbra,
finché io vivo ti benedirò.
Al tuo nome voglio
alzare le mie mani,
l’anima mia ha sete di Te!

Quando sogno Te,
quando spero in Te,
quando ti chiamo
sempre mi rispondi.
Io gioisco in pace
sotto le tue ali,
l’anima mia ha sete di Te!

Quando io ti chiamo
ti lasci trovare
ed io mi sazio
della tua presenza.
Io sono una terra
arida, senz’acqua,
l’anima mia ha sete di Te!

VENI CREATOR SPIRITUS
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quae tu creásti péctora.

Qui díceris Paráclitus,
altíssimi Donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.

Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnae déxterae,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.

Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te praevio
vitémus omne nóxium.

Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
te utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.

Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in saeculórum saecula.
AMEN!

VERBUM PANIS

Prima del tempo prima ancora che la terra
cominciasse a vivere il Verbo era presso Dio.
Venne nel mondo e per non abbandonarci
in questo viaggio ci lasciò tutto se stesso come pane.

Verbum caro factum est. Verbum panis factum est.
Verbum caro factum est. Verbum panis factum est.

Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi
e chiunque mangerà non avrà più fame.

Qui vive la tua chiesa intorno a te
dove ognuno troverà la sua vera casa.

Verbum caro factum est. Verbum panis factum est.
Verbum caro factum est. Verbum panis.

Prima del tempo quando l’universo fu creato
dall’oscurità il Verbo era presso Dio.
Venne nel mondo nella sua misericordia
Dio ha mandato il Figlio suo tutto se stesso come pane.

VERGINE DEL SILENZIO

Vergine del silenzio,
che ascolti la parola e la conservi,
donna del futuro, aprici il cammino
.

Silenzio di chi vigila, silenzio di chi attende,
silenzio di chi scopre una presenza.

Silenzio di chi dialoga, silenzio di chi accoglie,
silenzio di chi vive in comunione.

Silenzio di chi prega, silenzio di chi è in pace,
silenzio di chi è uno nel suo spirito.

Silenzio di chi è povero, silenzio di chi è semplice,
silenzio di chi ama ringraziare.

VERSO L’ALTARE

Verso l’altare, pane che è dono, una briciola del mondo,
l’universo attraverso noi, viene verso Te, viene verso Te.

Tutto il creato ritorna all’Unico, in Te vuole vivere,
prendici Tu nel tuo fuoco limpido,
nel tuo amore, nel tuo amore.

Verso l’altare, vino che è dono, una goccia sulla terra,
l’universo attraverso noi, viene verso Te, viene verso Te.      

VIENI SANTO SPIRITO

Vieni Santo Spirito,
manda a noi dal cielo,
un raggio di luce,
un raggio di luce.
luce dei cuori, luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo, dolcissimo sollievo.
Nella fatica riposo, nel calore riparo
e nel pianto conforto e nel pianto conforto.

Luce beatissima, invadi i nostri cuori,
senza la tua forza nulla, nulla è nell’uomo.
Lava ciò che è sordido, scalda ciò che è gelido,
rialza chi è caduto, rialza chi è caduto.         

Dona ai tuoi fedeli, che in Te confidano,
i sette santi doni, i sette santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa,
dona eterna gioia, dona eterna gioia.

VIENI SPIRITO D’AMORE

Vieni, vieni, Spirito d’amore,
ad insegnar le cose di Dio.
Vieni, vieni, Spirito di pace,
a suggerir le cose che lui

ha detto a noi.

Noi ti invochiamo,
Spirito di Cristo,
vieni tu dentro di noi.
Cambia i nostri occhi,
fa’ che noi vediamo
la bontà di Dio per noi.

Vieni, vieni, ….

Vieni o Spirito
dai quattro venti
e soffia
su chi non ha vita.
Vieni o Spirito e
soffia su di noi,
perché anche noi
riviviamo.

Vieni, vieni, …

Insegnaci a sperare,
insegnaci ad amare,
insegnaci a lodare Iddio.
Insegnaci a pregare,
insegnaci la via,
insegnaci tu l’unità.

Vieni, vieni, …

VENIAMO A TE

Noi veniamo al tuo altare,
tu ci chiami alla tua presenza,
pane vivo ci doni Signore,
sei respiro per l’anima stanca.
Come sposa che attende lo sposo
alle nozze noi siamo invitati,
sei per noi quella lampada accesa
che rischiara il buio del mondo.
Senza te non troviamo dimora,
tu sei forza, rifugio sicuro.

Veniamo a te, insieme veniamo a te,
questo è il corpo spezzato per noi,
questo è il tuo sangue versato per noi.
Veniamo a te, veniamo a te.

Tu da sempre ci attendi Signore,
anche quando vaghiamo nel mondo,
come un passero cerca la strada
per volare in un nido sicuro.
Siamo terra deserta senz’acqua,
noi veniamo a cercare ristoro,
solo tu sei sorgente che sgorga,
acqua viva che placa ogni sete.
Del tuo cuore trafitto, ci doni
come un fiume la tua salvezza.

Siamo indegni tuoi figli, Signore,
di venire a questa tua mensa,
per un grande mistero d’amore
nelle mani ci  metti il tuo corpo.
Ti doniamo, o Padre del cielo,
per il dono prezioso del Figlio,
custodiscici nel tuo nome,
siamo un corpo uniti nel Cristo
fa di noi un cuor solo in lui
e saremo unico pane.   

VOGLIO ADORARE TE

Voglio adorare te
Voglio adorare te
Voglio adorare te
Signor solo te

Nella gioia e nel dolore
Nell’affanno della vita
Quando sono senza forze adoro te
Nella pace e nell’angoscia
Nella prova della croce
Quando ho sete del tuo amore
Adoro te Signore

Nel coraggio e nel timore
Nel tormento del peccato
Quando il cuore mio vacilla adoro te
Nella fede e nella grazia
Nello zelo per il regno
Quando esulto nel tuo nome
Adoro te Signore

VOGLIO CANTARE AL SIGNOR

Voglio cantare al Signor
e dare Gloria a Lui ,
voglio cantare per sempre al Signor.


Cavallo e cavaliere ha gettato nel mare
Egli è il mio Dio e lo voglio esaltare.
Chi è come te, lassù nei cieli, o Signor?
Chi è come te, lassù, maestoso in santità?

La destra del Signore ha annientato il nemico
le sue schiere ha riversato in fondo al mare
Sull’asciutto tutto il suo popolo passò
con timpani e con danze il Signore si esaltò.

Con la tua potenza Israele hai salvato
per la tua promessa una terra gli hai dato
Per i suoi prodigi al Signore canterò
con un canto nuovo il Suo nome esalterò.

VOGLIO RINGRAZIARTI

Voglio ringraziarti
per quello che mi hai dato
Prima di tutto
per Cristo figlio tuo
Ogni mia canzone
sarebbe stata triste senza di Lui,
sarebbe stata triste senza di Lui.
Poi per avere
guardato proprio me,
un peccatore
indegno di cantarti
Con la mia chitarra,
la gloria tua Signore io canterò
la gloria tua Signore io canterò.

Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia

VIENI, SPIRITO SANTO (SEQUENZA liturgica)

Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.

Coro Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto. Rit.

O luce beatissima,
invadi nel profondo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza il tuo soccorso,
nulla è nell’uomo,
nulla è senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò ch’è rigido,
scalda ciò ch’è gelido,
Raddrizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.

CANTICO DI SIMEONE
Lc 2, 29-32
Cristo, luce delle genti e gloria di Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.

NOVENA

1 – INTRODUZIONE

2 – CANTO E DIALOGO INIZIALE

GIORNI

16 DICEMBRE

17 DICEMBRE

18 DICEMBRE

19 DICEMBRE

20 DICEMBRE

21 DICEMBRE

22 DICEMBRE

23 DICEMBRE

24 DICEMBRE

INTRODUZIONE

«Lo avvolse in fasce e

lo depose in una mangiatoia» (Lc 2,6)

Nella proposta della Novena del Natale si è tenuto presente il percorso sinodale finora compiuto. Nell’introduzione del testo “I cantieri di Betania” si legge che «Parole come: cammino, ascolto, accoglienza, ospitalità, servizio, casa, relazioni, accompagnamento, prossimità, condivisione… sono risuonate continuamente nei gruppi sinodali e hanno disegnato il sogno di una Chiesa come “casa di Betania” aperta a tutti». Si è pensato che proprio queste parole, frutto di un attento ascolto del Popolo di Dio, potessero divenire parole-guida nell’immediata preparazione al Natale. Anche il nostro presepe ricorda la casa di Betania, di Marta, Maria e Lazzaro, frequentata da Gesù.

È stato chiesto, a diversi rappresentanti della nostra Chiesa locale, che, a partire da una parola-guida, proponessero una riflessione, una preghiera e suggerissero un impegno concreto da affidare alle comunità. Le parole sopraelencate hanno qualcosa che le accomuna: sono parole calde, come fossero un “vocabolario” della relazione. Sembrerebbero tutte condensate e riflesse nel gesto che la Vergine Maria compie nella grotta di Betlemme: «lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo» (cfr. Lc 2,6). Nonostante l’umiltà della scena della mangiatoia, c’è qualcosa che dona all’ambiente intero una luminosità e un calore speciale: Maria aveva preparato le fasce, aspettava con trepidazione, con una gioia immensa, come tutte le mamme del mondo, di stringere tra le braccia il suo bambino che sta per nascere. I Padri della Chiesa si sono soffermati ampiamente sulle cure materne di Maria.

Papa Benedetto XVI, nella Basilica di San Pietro, nella notte di Natale del 2007, attualizzava il messaggio evangelico con queste parole: «Abbiamo tempo per il prossimo che ha bisogno della nostra, della mia parola, del mio affetto? Per il sofferente che ha bisogno di aiuto? Per il profugo o il rifugiato che cerca asilo? Abbiamo tempo e spazio per Dio? Può Egli entrare nella nostra vita? Trova uno spazio in noi, o abbiamo occupato tutti gli spazi del nostro pensiero, del nostro agire, della nostra vita per noi stessi?». Papa Francesco più volte ha parlato di tenerezza come bisogno fondamentale dell’umano, e del presepe come luogo di tenerezza: «Oggi abbiamo tanto bisogno di tenerezza, tanto bisogno di carezze umane, davanti a tante miserie! Se la pandemia ci ha costretto a stare più distanti, Gesù, nel presepe, ci mostra la via della tenerezza per essere vicini, per essere umani. Seguiamo questa strada».

Il segno suggerito è di porre nelle nostre Chiese una culla da preparare a Gesù: ogni giorno si potrà deporre nella culla una fascia di lino o di cotone con sopra scritta la parola-guida, che i giovani delle nostre parrocchie potranno decorare come riterranno più opportuno.

Novena

CANTO/RECITAZIONE E DIALOGO INIZIALE

IL RE VIENE, IL SIGNORE,
VENITE ADORIAMO!

1. Rallegrati, popolo di Dio
ed esulta di gioia città di Sion:*
ecco, verrà il Signore
e ci sarà grande luce
in quel giorno**
e i monti stilleranno dolcezza:
scorrerà latte e miele tra i colli*
perché verrà il grande profeta
.ed egli rinnoverà Gerusalemme.*

2. Ecco, verrà il Signore Dio: *
un uomo della casa di Davide
salirà sul trono;**
voi lo vedrete*
.ed esulterà il vostro cuore. **

3. Ecco, verrà il Signore
nostra difesa,*
il Santo d’Israele
con la corona regale sul capo;**
il suo dominio sarà
da mare a mare*
e dal fiume
.fino agli ultimi confini della terra.**

4. Ecco, apparire il Signore:*
non mancherà alla parola data,**
se ancor non giunge,
ravviva l’attesa,*
poiché certo verrà
.e non potrà tardare.**

5. Scenderà il Signore dal cielo
come rugiada sul vello:*
nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,**
lo adoreranno
i potenti del mondo*
e lo serviranno
.tutte le nazioni della terra.**

6. Nascerà per noi un bambino
e sarà chiamato «Dio forte»,*
siederà sul trono
di Davide suo padre**
e sarà nostro sovrano:*
gli sarà dato il segno
.del potere e della gloria.**

7. Betlemme, città dell’Altissimo,
da te uscirà il pastore d’Israele,*
nascerà nel tempo, egli, l’Eterno**
e nell’universo sarà glorificato:*
quando egli verrà fra noi,
.ci farà il dono della pace.**

… in dialogo …

C Dio ricco di grazia, di bontà e di tenerezza sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.

C Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo.
A Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo.

C Nascendo da Maria vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché il peccato.
A Agnello innocente, col suo sangue ci ha meritato la vita; in lui il Padre ci ha riconciliati con se stesso e tra noi (Gal2,20).

C Soffrendo per noi, non ci ha dato semplicemente l’esempio perché seguiamo le sue orme, ma ci ha anche aperta la strada.
A Se la seguiamo, la vita e la morte vengono santificate e acquistano nuovo significato.

16 dicembre

CONDIVISIONE

LETTURA BIBLICA [solo per la novena senza la Messa]
Dal vangelo secondo Giovanni (5,33-36)
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato». Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta. Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio. Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero: “UBUNTU”! “Come si può esser felici se gli altri sono tristi?”. Ubuntu è un’espressione in lingua bantu tipica dell’Africa sub sahariana. È una regola di vita che indica “benevolenza verso il prossimo”. Appellandosi ad essa si è soliti dire: “Umuntu ngumuntu ngabantu”: Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo.
(Don Salvatore De Pascale, Delegato Ufficio missionario diocesano)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • C Tu sei Parola gridata per l’uomo
    T Vieni e trasforma la terra
  • Via preparata per noi nel deserto
  • Tu nuova terra promessa di Dio
  • Tu lieto annuncio portato alle genti
  • Tu dai profeti Parola annunciata
  • Tu sei il promesso a tutte le genti
  • Tu che sostieni ogni nostro cammino
  • Tu che ridoni ogni forza e speranza
  • Verbo che compie ogni attesa dell’uomo

ANTIFONE O’ DI AVVENTO
1. Vieni,
o Sapienza soave,
nell’universo ogni cosa
con armonia disponi,
vieni,
la tua saggezza insegnaci.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

2. Vieni,
o Signore del mondo,
tu l’Alleanza e la Legge
doni al tuo popolo santo,
vieni,
salvaci tu con potenza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, ci si sposta davanti al presepe in chiesa, ed un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA
Tutti  
“Signore non è la moltiplicazione che sazierà la nostra vita, 
è la divisione!
Il pane basta, cinque pani e due pesci bastano, 
il pane che produce la terra è sufficiente, 
l’accaparramento, invece, provoca la penuria dei poveri. 
Se il pane, dalle mani di uno, passasse nelle mani dell’altro 
e venisse diviso, basterebbe per tutti.
Insegnaci allora o Signore a dividere le nostre ricchezze 
e a farne parte a coloro che non ne hanno. 
E’ la divisione che moltiplicherà la nostra felicità”.
(don Tonino Bello) 

IMPEGNO
Condividiamo il bene. Pensieri, parole, azioni … 
In questa giornata moltiplichiamo e condividiamo solo il Bene. 
Divieto di cronaca nera.

BENEDIZIONE

17 dicembre

CASA

LETTURA BIBLICA [solo per la novena senza la Messa]
Dal Vangelo secondo Matteo (1,1-17)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici. Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
La genealogia di Gesù, inizio del Vangelo secondo Matteo, ci introduce alle origini della Casa di Israele, nella sua storia, nel fluire degli avvenimenti ora tragici, ora banali, ora sorprendenti, per leggerla ed educarci alla luce della fede. Questo tempo di Avvento, come cantiamo nel salmo responsoriale “Venga il tuo regno di giustizia e di pace”, dispone i nostri cuori ad uno stato di attesa per qualcosa che sta per accadere: le nostre case si adornano di addobbi, di presepi, segni di qualcosa, di Qualcuno che irrompe nella nostra vita.  Le nostre case vivono l’attesa di una luce, una nuova luce che è un Bimbo che si fa uomo, un Dio-con-noi, per portarci nella Casa del Padre. È nella casa che tessiamo le nostre relazioni filiali, genitoriali, di amicizia. Così come Gesù si fa compagno nel cammino di tutti, noi famiglia oggi sentiamo l’impegno di essere grembo materno che accoglie, perdona, e paternità responsabile, che orienta e accompagna. La famiglia-casa diventa “chiesa domestica”, luogo di incontro, di gioia, di preghiera, dove la capacità d’ascolto vive del respiro dell’altro, si fa umile e ricca di tenerezza per essere germoglio di vita sempre nuova. In ogni Natale, quel Bambino viene ad abitare le nostre case per condurci al cuore del Padre.
(diacono Antonio Memmi e Giustina Giannuoli, Sposi)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • C Tu che sei Verbo eterno del Padre
  • T Vieni, o Sapienza di Dio
  • Tu che sei Parola di vita
  • Datore dello Spirito senza misura
  • Prima Parola pronunciata dal Padre
  • Principio di tutta la creazione
  • Tu che sei il nuovo Adamo
  • Tu che sei l’Unigenito del Padre
  • Tu che sei l’unico Maestro
  • Tu che sei Alfa e Omega
  • Tu che sei il Primo e l’Ultimo
  • Tu che sei Via, Verità e Vita
  • Tu che sei colui che è, che era e che viene

ANTIFONE O’ DI AVVENTO
1. Vieni,
o Sapienza soave,
nell’universo ogni cosa
con armonia disponi,
vieni,
la tua saggezza insegnaci.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

2. Vieni,
o Signore del mondo,
tu l’Alleanza e la Legge
doni al tuo popolo santo,
vieni,
salvaci tu con potenza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, ci si sposta davanti al presepe in chiesa, ed un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA
Tutti  
La nostra Casa Signore, 
fa’ che noi siamo la nostra Casa:
che non siano solo i muri a costruirla
e le cui porte siano sempre aperte.
Che ad abitarla e a darle vita siano i nostri sguardi e le nostre coscienze,
che in essa i nostri occhi mai temano di incontrarsi.
Le nostre pupille siano il luogo più nostro della nostra Casa,
dove non ci stanchiamo mai di innamorarci e di riconoscerci
ed in cui crescere l’uno nella vita dell’altro.
Fa’ che nella nostra Casa faccia la sua tenda la Parola.
Non permettere, Signore, che in essa vi abiti il silenzio,
quello sordo della sfiducia e del conflitto, 
quello gelido dell’indifferenza:
la nostra Casa sia, Signore, luogo delle mani e dei gesti.
Le nostre dita mostrino la tenerezza
e il nostro abbraccio conosca sempre l’esatto equilibrio fra aprirsi e accogliere.

Donaci, o Signore, la gioia di vivere le nostre vecchiaie 
come crescita e innamoramento, 
come cammino che sempre conduce a Te.
Amen.

IMPEGNO
Rendici capaci, Signore, con la Parola, l’ascolto e l’accoglienza, di condurre presto una nuova famiglia alla tua Mensa.

BENEDIZIONE

18 Dicembre

ACCOGLIENZA

LETTURA BIBLICA [solo per la novena senza la Messa]
Dal Vangelo secondo Matteo (1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
Il testo evangelico di oggi ci offre un’interessante definizione di “accoglienza”: è prendere con sé, è fare spazio all’altro, è farsi carico del bene dell’altro. Giuseppe non si scrolla di dosso il problema, ma lo assume come proprio. Non “getta via” la donna come qualcosa da eliminare, ma se ne fa carico, la «prende con sé». Con l’assistenza di Dio, impara a vedere la persona prima della problematica, a mettersi in ascolto della situazione prima di calcolarne i rischi e le complicazioni derivanti. Egli corre il meraviglioso rischio di fidarsi, e, così facendo, riceve da Dio il dono di essere coinvolto in un’avventura che supera di gran lunga le sue previsioni e aspettative, aprendo la sua umanità e la sua paternità ad un orizzonte di accoglienza verso tutti e di dedizione a chi è più fragile. Il giovane sposo di Maria, senza proferir parola, ci insegna ad osare: a non temere di accogliere l’altro anche nelle vicende complicate ma a farsene sempre carico.
(Don Lino Modesto, Delegato Ufficio Caritas diocesano)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • C Pastore e guida del tuo popolo
  • T Vieni, o Signore del mondo
  • Tu che sei il nuovo Mosè
  • Tu che sei il perfetto rivelatore del Padre 
  • Tu che sei il compimento della legge
  • Tu che sei il Redentore dell’uomo
  • Tu che sei il Salvatore del mondo
  • Tu che sei il Liberatore atteso dai popoli
  • Tu che sei il Dio forte, santo e immortale

ANTIFONE O’ DI AVVENTO
1. Vieni,
o Sapienza soave,
nell’universo ogni cosa
con armonia disponi,
vieni,
la tua saggezza insegnaci.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

2. Vieni,
o Signore del mondo,
tu l’Alleanza e la Legge
doni al tuo popolo santo,
vieni,
salvaci tu con potenza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, ci si sposta davanti al presepe in chiesa, ed un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA
Tutti  
Aiutami, Signore,
ad attendere senza stancarmi,
ad ascoltare senza tediarmi,
ad accogliere senza riserve,
a donare senza imposizioni,
ad amare senza condizioni.
Aiutami ad esserci quando mi cercano,
a dare quando mi chiedono,
a rispondere quando mi domandano,
a far posto a chi entra,
a uscire quando sono di troppo.
Aiutami a vedere te nel mio fratello,
a camminare insieme con lui e con te:
perché insieme possiamo sedere alla mensa del Padre.
(Leone Dehon)

Padre nostro

IMPEGNO
Farsi carico di una persona o di una famiglia del quartiere o del condominio e invitarla in casa per un caffè o un pasto.

BENEDIZIONE

19 Dicembre

ASCOLTO

LETTURA BIBLICA
Dal Vangelo secondo Luca (1,5-25)
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini». Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
San Paolo, nella lettera ai Romani, ci ricorda una verità fondamentale, con un’espressione che sarà ripetuta e meditata per secoli nella tradizione cristiana: “La fede viene dall’ascolto (fides ex auditu)” (Rm 10,9). Ascolto di cosa e di chi? Se rileggiamo la frase nel suo contesto, si capisce che si tratta dell’ascolto della Parola di Dio, più precisamente dell’annuncio della morte e resurrezione di Gesù Cristo, per la salvezza degli uomini di ogni tempo e di ogni luogo.

Questo annuncio di Gesù Cristo Figlio di Dio, morto e risuscitato per noi, rappresenta il cuore del Nuovo Testamento e porta in piena luce il senso e la verità dell’Antico. Quando oggi ripetiamo che la fede viene dall’ascolto, ci riferiamo, in primo luogo, proprio all’ascolto della Sacra Scrittura, composta da Antico e Nuovo Testamento, così come essa viene trasmessa e interpretata all’interno della Chiesa e della sua vivente Tradizione.

La fede di cui vive ogni cristiano, la fede della comunità dei credenti, nasce e si alimenta da questo ascolto sempre rinnovato della Parola di Dio contenuta nelle pagine della Bibbia. Nella S. Messa ce lo sentiamo ripetere costantemente: Parola di Dio oppure Parola del Signore. La fede cristiana ed ecclesiale, infatti, nasce da questo ascolto, non fatto una volta per tutte, ma costantemente rinnovato. Se la fede nasce e si nutre da questo ascolto, senza ascolto della Parola di Dio, la fede languisce e alla fine muore.

La fede è una capacità nuova e supplementare di ascolto che in germe ci viene donata nel battesimo. Nel rito cosiddetto dell’Effatà, il sacerdote tocca le orecchie e le labbra del battezzato e dice: “Il Signore che fede udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua Parola e di professare la tua fede”. Senza ascolto della Parola di Dio, non c’è neppure annuncio ed evangelizzazione. Per il cristiano è impossibile ascoltare la voce di Dio e riconoscerla, nei differenti modi in cui essa si manifesta nel tempo, se non giudicando gli avvenimenti e il mondo alla luce della Parola di Dio, cioè partendo dall’ascolto di questa Parola.  

   (Dom Giulio Meattini, Monaco benedettino a Noci)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • S Tu che sei la radice della stirpe di Davide
  • T Vieni, o Germoglio di Iesse
  • Tu che sei la vera Vite
  • Tu che sei nostra Pasqua
  • Tu che sei Segno di contraddizione per i popoli
  • Tu che sei l’Agnello di Dio
  • Tu che sei la Vittima per la nostra redenzione
  • Tu che sei il principe della pace
  • Tu che sei Speranza certa della nostra salvezza

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

3. Vieni, o Germoglio di lesse,
segno innalzato sui popoli
tu che le genti invocano,
vieni,
a liberarci dal male.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

4. Vieni, o Chiave di Davide,
sciogli le nostre catene,
apri la porta del regno,
vieni,
ad introdurci alla vita.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

5. Vieni, o Astro che sorgi,
luce che splendi in eterno,
sole che porti giustizia,
vieni,
a illuminarci nel cuore.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA

Tutti  O Padre,
donaci il tuo Santo Spirito,
Spirito di fede e di verità,
perché guariti da ogni sordità,
possiamo conseguire il vero silenzio
nella mente e del cuore
e così ascoltare con animo puro e fedele la Parola
che è il tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore,
e alla sua luce saper distinguere
in ogni circostanza la verità dall’errore. Amen!

Padre nostro

IMPEGNO
Mi impegno a leggere ed ascoltare ogni giorno un brano del Vangelo o del Nuovo Testamento, lasciando che esso illumini, conforti e giudichi la mia vita, i miei pensieri e ispiri i miei propositi e le mie scelte.

BENEDIZIONE

20 Dicembre

ACCOMPAGNAMENTO

LETTURA BIBLICA

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
Coloro che fanno accompagnamento devono essere persone molto attenti e sensibili agli altri; non devono essere frettolosi e devono sapere che, anche se ci sono molte cose importanti da fare e opzioni urgenti da esaminare, la pianta non cresce se le si tagliano le radici. Piuttosto, la pianta deve avere il tempo di svilupparsi e crescere.

Coloro che fanno accompagnamento non tagliano le radici di una persona, ma la nutrono e l’alimentano; danno all’altro la speranza per renderlo capace di sorridere. Sono persone in grado di sognare, piene di speranza, persone soddisfatte e con un forte senso di appartenenza. Occorre essere capaci non solo di accompagnare gli altri, ma anche di lasciarci accompagnare. L’accompagnamento è salutare e si traduce in benessere.

Non possiamo camminare da soli. Oltre ad accompagnare gli altri, si deve incoraggiare anche gli altri a fare lo stesso. La parola ACCOMPAGNAMENTO ha un ampio significato, dall’etimologia latina, cum panis, che letteralmente significa colui che condivide il pane, colui che è accanto ad un’altra persona, che è vicino a un altro, ascolta ed entra in dialogo con gli altri, uno che favorisce un rapporto interpersonale con l’Altruità.

L’accompagnamento pastorale dei giovani implica loro di mettersi in pausa, vale a dire, dobbiamo aiutarli a rimanere concentrati su quello che stanno facendo, e farlo per un sufficiente periodo di tempo necessario affinché la curiosità iniziale, ovvero quella fase debole e transitoria, si rinforzi e assuma una specifica direzione. Vicinanza e ascolto possono essere molto utili nell’incontro con i giovani. I giovani devono sentirsi a proprio agio. Dobbiamo creare intimità ed evitare interruzioni… dobbiamo dar loro tempo sufficiente per poter parlare a cuore aperto. Ci saranno momenti in cui dovremo metterci nei loro panni per capire cosa stanno cercando di dirci. Provarci sempre, arrendersi mai!
(Emi Raimondo e Marina Marti, Gioventù Missionaria Vincenziana)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • C. Tu che sei Re e Signore dell’universo.
  • T. Vieni, o Chiave di Davide
  • Chiave e significato della storia
  • Tu che sei Dio Onnipotente
  • Leone della tribù di Giuda
  • Tu che sei Liberatore potente dell’uomo
  • Tu che sei luce che vince le tenebre
  • Tu che sei vincitore del peccato
  • Tu che sei liberatore da ogni schiavitù

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

3. Vieni, o Germoglio di lesse,
segno innalzato sui popoli
tu che le genti invocano,
vieni,
a liberarci dal male.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

4. Vieni, o Chiave di Davide,
sciogli le nostre catene,
apri la porta del regno,
vieni,
ad introdurci alla vita.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

5. Vieni, o Astro che sorgi,
luce che splendi in eterno,
sole che porti giustizia,
vieni,
a illuminarci nel cuore.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA

Tutti  Signore
tu sei la giovinezza dell’umanità
perché Tu sei l’amore vero,
il Dono totale e irrevocabile,
l’Altruismo libero e liberante.
Aiutami a trasmettere la Tua giovinezza
con l’esempio della mia vita,
con la parola umile ma convinta
nel dare ragione della mia fede
e della mia speranza.
Fa’ che nei miei comportamenti
risplenda la Tua Luce
per illuminare la via della vita
a coloro che oggi Tu metterai sul mio cammino.

Donami la sapienza e l’umiltà della preghiera
per vivere sempre in comunione con Te
come il tralcio con la vite,
affinché l’apostolato non sia esibizione di me,
ma irradiazione del Tuo Amore,
che esiste e palpita in me.
Vergine Maria, madre e sorella della mia fede,
metto nel tuo cuore il sì
della mia missione di “accompagnatore”.
Accompagnami con ferma dolcezza,
come soltanto una madre sa fare,
per cantare il servizio come vera libertà,
per vivere la generosità fino al sacrificio,

per invitare tutti alla vera festa della vita
che è amare e seguire Cristo Gesù.
Amen

Padre nostro

IMPEGNO
Cosa sto cercando? Perché qui e ora? L’impegno è quello di domandarci se abbiamo effettivamente il desiderio di avvicinarci alla difficile ma affascinantissima arte dell’accompagnamento pastorale.
Chiediamoci se siamo pazienti, se siamo lungimiranti e aiutiamo con creatività i giovani concretamente a diventare responsabili e protagonisti del proprio sviluppo, se siamo appassionati e dedichiamo la giusta cura alla loro crescita, se siamo abbastanza formati, se offriamo a loro il meglio di noi e se crediamo nell’essere missionari e visionari, se testimoniamo con credibilità l’incontro con Dio, la nostra esperienza di fede che trasforma e ci rende gioiosi.

BENEDIZIONE

21 Dicembre

CAMMINO

LETTURA BIBLICA

Dal Vangelo secondo Luca (1,39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
“Un vecchio pellegrino percorreva nel cuore dell’inverno il cammino che porta alle montagne dell’Himalaya, quando cominciò a piovere. Il custode della locanda gli disse: «Come farai, buon uomo, ad arrivare fin lassù con questo tempaccio?». Il vecchio rispose allegramente: «Il mio cuore è già arrivato, seguirlo è facile per l’altra parte di me»” (A. De Mello).

Il cammino è la forma più vera dell’esistenza. Si tratta di mettere davanti a sé una meta, un sogno, un progetto, da raggiungere e costruire passo dopo passo. Ogni fatica, ogni sosta, ogni accelerazione, ogni incontro, ogni situazione (anche la più imprevista), trova significato e senso per la vita, unificando, ordinando e orientando la persona verso un futuro che avviene nel quotidiano. Cammina soltanto chi riesce a portare il cuore in avanti perché abitato da un insopprimibile desiderio di attesa e di ospitalità verso una terra che gli diventa sempre più familiare, casa.

Fare i conti con la strada, con l’aridità e i germogli del cuore, con l’impegno e l’apatia della volontà, con la fedeltà della promessa e lo scoraggiamento degli insuccessi; tutto per sentirsi vivi e incrociare la vita nelle diverse diramazioni del nostro andare. Camminare è un’esperienza di popolo, dove esercitare la responsabilità e il dono dell’altro nell’accoglienza della diversità e dell’inedito.

Lungo il cammino si scrive la storia personale e sociale con le lettere della memoria del passato, le parole incarnate nel presente, la sintassi formata a partire dal futuro. La strada diventa, così, la porta che apre la vita alla vita perché spalanca itinerari e nuovi orizzonti per comprendere e progettare, alla luce di un fine ultimo, trascendente, il proprio essere pellegrini dell’assoluto. Per questa strada cammina la salvezza, cioè la liberazione della vita, la primavera e la fioritura di un’esistenza amata e chiamata a trovare ragioni di vita e di speranza.

Ci si mette per strada perché c’è un richiamo, un invito, un fascino che attrae e mobilita a cercare fuori da sé. E’ prima un’intuizione, poi un desiderio, quindi una decisione che ti muove dentro. Si cammina da innamorati, da cercatori di luce, da assetati di giustizia.

Il cammino accorcia le distanze e permette alle persone di incontrarsi e di tentare nuovi percorsi comuni. La strada è per questo un mistero tutto da scoprire, non un caso; un fine da cercare e interpretare esistenzialmente, non un destino da accettare incondizionatamente. Si cammina per conoscere e per conoscersi, per trovare e per ritrovare se stessi.

Bisogna fidarsi e affidarsi alla strada anche se può sembrare troppo lunga o troppo difficile. Una fedeltà che consacra l’impegno per la vita nella sua sfera vocazionale e non occasionale, nella totalità dell’essere e non nella parcellizzazione dell’esistente, nella responsabilità e consequenzialità dei comportamenti e non nella individuale finitezza delle azioni.

Il cammino fa vivere da estroversi; c’è un “ancora”, un “più”, un “domani”, un “altrove” che chiama. La strada non è mai posseduta, mai finita, sempre è “da venire”, da scoprire. È la strada della promessa della terra e della generatività dell’amore.

(Don Michele Birardi, Delegato Pastorale Giovanile)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • S Luce vera che illumina ogni uomo 
  • T Vieni o Astro che sorgi
  • Splendore dell’eterna gloria del Padre
  • Tu che sei Luce del mondo
  • Tu che sei sole di giustizia
  • Alba della nostra redenzione
  • Tu che sei stella radiosa del mattino
  • Tu che sei luce delle nazioni
  • Giorno unico della nostra salvezza
  • Tu che sei il vero sole che sorge
  • Tu che sei il giorno pieno a cui apparteniamo

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

3. Vieni, o Germoglio di lesse,
segno innalzato sui popoli
tu che le genti invocano,
vieni,
a liberarci dal male.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

4. Vieni, o Chiave di Davide,
sciogli le nostre catene,
apri la porta del regno,
vieni,
ad introdurci alla vita.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

5. Vieni, o Astro che sorgi,
luce che splendi in eterno,
sole che porti giustizia,
vieni,
a illuminarci nel cuore.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA

… a voci alterne …

Santa Maria, donna della strada, come vorremmo somigliarti nelle nostre corse trafelate, ma non abbiamo traguardi. Siamo pellegrini come te, ma senza santuari verso cui andare. Camminiamo sull’asfalto, e il bitume cancella le nostre orme. Forzati del camminare, ci manca nella bisaccia di viandanti la cartina stradale che dia senso alle nostre itinerante.

Santa Maria, donna della strada, fa’ che i nostri sentieri siano, come lo furono i tuoi, strumenti di comunicazione con la gente e non nastri isolanti entro cui assicuriamo la nostra aristocratica solitudine. Liberaci dall’ansia della metropoli e donaci l’impazienza di Dio. L’impazienza di Dio ci fa allungare il passo per raggiungere i compagni di strada. L’ansia della metropoli, invece, ci rende specialisti del sorpasso. Ci fa guadagnare tempo, ma ci fa perdere il fratello che cammina accanto a noi.

Prendici per mano e facci scorgere la presenza sacramentale di Dio sotto il filo dei giorni, negli accadimenti del tempo, nel volgere delle stagioni umane, nei tramonti delle onnipotenze terrene, nei crepuscoli mattinali di popoli nuovi, nelle attese di solidarietà che si colgono nell’aria.

Se ci vedi allo sbando, sul ciglio della strada, fermati, Samaritana dolcissima, per versare sulle nostre ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza. E poi rimettici in carreggiata. Dalle nebbie di questa valle di lacrime, in cui si consumano le nostre afflizioni, facci volgere gli occhi verso i monti da dove verrà l’aiuto. E allora sulle nostre strade fiorirà l’esultanza del magnificat.

Come avvenne in quella lontana primavera, sulle alture della Giudea, quando ci salisti tu.

(don Tonino Bello)

Padre nostro

IMPEGNO
Incontra una persona a te cara!

BENEDIZIONE

22 Dicembre

SERVIZIO

LETTURA BIBLICA

Dal Vangelo secondo Luca (1,46-55)
 In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
In questa preghiera di lode, Maria annuncia l’amore di Dio per i suoi figli, a partire dai più fragili. Maria testimonia un capovolgimento di paradigma: Dio posa il suo sguardo amorevole sui piccoli, coloro che non sono visti dal mondo: “ha guardato l’umiltà [tapeínōsin = piccolezza] della sua serva” (1,48). La parola greca Tapeínōsin ci permettere di intercettare lo sguardo di Dio. Incarna la condizione degli ultimi, delle persone anonime, degli oppressi della storia, di tutti coloro che vivono l’ingiustizia della povertà. Maria racconta la gioia di esser stata guardata da Dio, in quanto ultima. Maria è una donna che vive il suo quotidiano con impegno ed è attenta a notare la sofferenza altrui: “in tutta fretta” si mise in cammino verso la casa della cugina Elisabetta bisognosa di un servizio delicato. Farsi piccoli per ascoltare i bisogni più profondi dei più poveri (cercando di superare la logica del mero assistenzialismo), farsi piccoli per poter leggere con occhi diversi le vecchie e nuove forme di povertà (solitudini, disagio psicologico, povertà educativa, etc…), farsi piccoli per accompagnare i più fragili verso veri percorsi di autonomia evitando la cronicizzazione dei lori bisogni. Farsi piccoli per riconoscere il Volto di Dio nell’incontro con l’Altro.
(Vito Mariella, Vice delegato Caritas diocesana)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

S Tu che sei Signore delle nazioni 
T Vieni, o Re delle genti
Tu che sei Signore dei secoli
Tu che sei scettro di Giuda
Pietra scelta e preziosa di Sion
Tu che sei pietra scartata dai costruttori
Tu che sei testata angolare della Chiesa
Tu che sei l’atteso dalle genti
Tu che sei il nuovo Adamo
Primizia dell’umanità rinnovata

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

6. Vieni, o Re della terra,
pietra angolare che porti
all’unità le nazioni,
vieni,
e salva tu ogni uomo.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

7. Vieni, o Emmanuele,.
Dio con noi, buon Pastore
che ci conduci alla pace,
vieni,
donaci tu la speranza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

8. Vieni, o Sposo di Sion,
tu dal mistero del Padre
come da stanza nuziale
vieni,
a rallegrare la terra.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola – guida del giorno.

PREGHIERA

Tutti 
Signore,
mettici al servizio dei nostri fratelli
che vivono e muoiono nella povertà
e nella fame di tutto il mondo.
Affidali a noi oggi;
dà loro il pane quotidiano
insieme al nostro amore
pieno di comprensione,
di pace, di gioia.

Signore, fa di me uno strumento della tua pace,
affinché io possa portare
l’amore dove c’è l’odio,
lo spirito del perdono dove c’è l’ingiustizia,
l’armonia dove c’è la discordia,
la verità dove c’è l’errore,
la fede dove c’è il dubbio,
la speranza dove c’è la disperazione,
la luce dove ci sono ombre,
e la gioia dove c’è la tristezza.

Signore,
fa’ che io cerchi di confortare
e di non essere confortata,
di capire, e non di essere capita,
e di amare e non di essere amata,
perché dimenticando se stessi ci si ritrova,
perdonando si viene perdonati
e morendo ci si risveglia alla vita eterna.
(Madre Teresa di Calcutta)

Padre nostro

IMPEGNO
Dare disponibilità all’iniziativa sospesa durante la pandemia, denominata: “UNA NOTTE AL MESE” Servizio di presenza notturna per massimo 2 uomini maggiorenni a notte dalle 19.30 alle 7.00 presso il Centro di accoglienza notturna “Don Vito Diana”.
Attenzionare un bisogno nuovo o emergente da prendere in carico assieme alla propria comunità parrocchiale.

BENEDIZIONE

23 Dicembre

RELAZIONI

LETTURA BIBLICA

Dal Vangelo secondo Luca  (1,57-66)
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?».
E davvero la mano del Signore era con lui.
Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
Le relazioni permeano ogni istante della nostra vita: la famiglia, la scuola, il lavoro, il gruppo di amici, la comunità parrocchiale. Ma come si fa a tessere relazioni autentiche, solidali, collaborative? Bisogna guardare dal finestrino dell’altro e cercare di vedere il mondo così come lo vede lui, perché stare con l’altro significa necessariamente provare a comprenderlo, viaggiare sul sedile accanto e adeguare il passo. La relazione richiede che si “perda tempo” con chi ci sta a cuore, come suggeriva Mons. Cacucci e che si abbia la pazienza di porsi in ascolto e in dialogo, di lasciare spazio al silenzio e di creare un posto dentro di noi dove l’altro possa mettersi comodo e rivelarsi. Non è un lavoro semplice quello di rispettare le attese del cuore, ma è ciò che ci permette di sintonizzarci gli uni con gli altri. La vita quotidiana è vita di relazione e non si può essere totalmente immuni all’errore, perché l’errore appartiene alla nostra fragilità di esseri umani, limitati e fallaci. Tuttavia riconoscere l’errore, porvi rimedio, aprire il cuore alla potenza del perdono è un atto d’amore capace di rimettere in moto la vita con gli altri. È proprio l’amore di Dio, la sua potenza risanatrice che permette ad Elisabetta e Zaccarìa di diventare genitori e che permette ad una donna detta sterile di dare alla luce Giovanni, un nome nuovo che viene proprio da Dio. Elisabetta e Zaccarìa con la loro scelta onorano la relazione misericordiosa che ha lenito le loro ferite.
(Donatella Paparella, Psicologa e Giovane di AC

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

  • S Tu che sei il Dio-con-noi
  • T Vieni, o Emmanuele
  • Tu che sei il Signore risorto
  • Tu che sei il Vivente
  • Tu che sei nostro giudice e Signore
  • Speranza e salvezza dei popoli
  • Tu che sei l’atteso dalle nazioni
  • Tu che sei Salvatore potente
  • Pienezza della legge dei nostri Padri
  • Salvezza incarnata nella storia dell’uomo
  • Tu che sei Dio di Israele e Salvatore
  • Tu che sei nostra unica salvezza

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

6. Vieni, o Re della terra,
pietra angolare che porti
all’unità le nazioni,
vieni,
e salva tu ogni uomo.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

7. Vieni, o Emmanuele,.
Dio con noi, buon Pastore
che ci conduci alla pace,
vieni,
donaci tu la speranza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

8. Vieni, o Sposo di Sion,
tu dal mistero del Padre
come da stanza nuziale
vieni,
a rallegrare la terra.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola -guida del giorno.

PREGHIERA
Tutti  
Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita;
ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare,
Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te,

Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà.
Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia
di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore.
Tu mi hai dato il compito
Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.

Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala,
l’unica ala inesorabilmente impigliata
nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te;
soprattutto per questo fratello sfortunato,
dammi, o Signore, un’ala di riserva.
(Don Tonino Bello)

Padre nostro

IMPEGNO
La nostra fede è una fede di relazione, che ci permette di vedere davvero l’altro, con le sue fragilità e le sue ricchezze, di conoscerlo, scoprirlo? È una fede che ricorda che Dio può essere nello sguardo stanco o gioioso di ognuno di noi? L’impegno per questo periodo di preparazione al Natale è sentirsi responsabili di un membro della propria comunità: un bambino, un giovane, un adulto, un anziano e cercare di creare un posto dentro di noi, che sia caldo e accogliente.

BENEDIZIONE

24 Dicembre

PROSSIMITÀ

LETTURA BIBLICA

Dal Vangelo secondo Luca (1,67-79)
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Parola del Signore.

Seduti

RIFLESSIONE
Lettore
“Padre nostro, che sei nei cieli… restaci!”. Questa è, spesso, la nostra preghiera inconscia… e certamente è stato l’atteggiamento che ha procurato, al sacerdote Zaccaria, la punizione del mutismo. Aveva tanto pregato per avere un figlio, ma in fondo… che Dio si facesse vicino gli faceva paura. La vita da una parte, Dio dall’altra. Per favore, niente commistioni. Che non ci invada, questo Signore… Qualche preghiera, un po’ di incenso ogni tanto… ma basta così.  Ma qualcosa cambia il cuore di Zaccaria, abbatte le sue difese e lo abilita al canto. Nella prossimità mite e umile di Maria e di Elisabetta ha infatti riconosciuto il volto mite e umile di Dio, che con potenza visita e salva l’umanità entrando, con lo sguardo di un bambino, nelle pieghe insignificanti del quotidiano. Sì, Dio mantiene le promesse dei profeti, perché ci salva dai nemici più grandi: le nostre paure, le false immagini di Lui. Vivere al suo cospetto, celebrare il suo servizio, non significa partecipare alle solenni liturgie della capitale, ma intuire, prima di ogni parola, il dono unico e meraviglioso che l’altro ha ricevuto ed è, come fanno le due cugine riconoscendosi profondamente a vicenda. Ecco il nome di Dio: viscere (letteralmente grembo) di misericordia. Sorge dall’alto il sole che brucia i nostri peccati e ci mette in piedi su strade nuove, fatte di cura, rispettosa e attenta, dell’umano.  Non si tratta di banalizzare la dimensione trascendente e ridurre la fede a buoni sentimenti, ma di prendere sul serio il mistero della carne, luogo di rivelazione e di santità.
(Denise Adversi, Missionaria dell’Immacolata di P. Kolbe)

In piedi

LITANIE DELL’AVVENTO

C Tu, che dall’alto discendi per noi 
T vieni e rivela a tutti il tuo volto
Tu l’inviato del Padre alla terra
Dei peccatori amico e Signore
Figlio che allarghi la tenda dell’uomo
Tu compimento di Amore del Padre
Tu Emmanuele, il Dio con noi
Dio fedele che porti la pace
Nome invocato che doni salvezza
Dio Salvatore, Gesù è il tuo nome

ANTIFONE O’ DI AVVENTO

6. Vieni, o Re della terra,
pietra angolare che porti
all’unità le nazioni,
vieni,
e salva tu ogni uomo.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

7. Vieni, o Emmanuele,.
Dio con noi, buon Pastore
che ci conduci alla pace,
vieni,
donaci tu la speranza.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

8. Vieni, o Sposo di Sion,
tu dal mistero del Padre
come da stanza nuziale
vieni,
a rallegrare la terra.
Vieni, Signore Dio nostro,
vieni!

Mentre l’assemblea canta, un rappresentante della comunità depone nella culla di Gesù Bambino la fascia di stoffa con sopra scritta la parola guida del giorno.

PREGHIERA

Tutti  
Dio delle sorprese e degli scherzi,
perdonami se… qualche volta mi piace giocare a nascondino,
ma in fondo lo fai anche tu, non è vero?
Io ti cerco nella preghiera, nella quiete della tua Parola,
e tu ti nascondi nel trambusto, talvolta anche nel disagio,
o addirittura nel dolore e nell’umiliazione.
Io ti cerco nelle persone che mi fanno stare bene:
i miei amici, le persone care,  ma anche quelli che sento più vicini a Te
e che mi aiutano a conoscerti meglio. Tu, però,
mi metti accanto un sacco di gente sgradevole
con cui non ho niente in comune e dici: ama il prossimo tuo come te stesso.
Tante volte, poi, lasci che persino
quelli che mi amano non riescano affatto a comprendermi,
a sostenermi nelle difficoltà…
E’ questo il tuo modo di starmi vicino? Pare proprio di sì…
Aiutami a non avere paura delle tue sorprese, belle e brutte,
perché, se rifiuto quelle che non mi piacciono,
finirò per non riconoscere le tue carezze.
Insegnami a farmi “prossimo/a” ai fratelli e alle sorelle che incontro,
anche quando non mi va, perché in ogni essere umano
tu mi sei vicino, ogni volto nasconde un cuore
che sente freddo, proprio come il bambino di Betlemme.

Padre nostro

IMPEGNO
Oggi sarò semplicemente un uomo/una donna; vivrò di incontro, ascolto, cura dell’umano in me e nel prossimo.

BENEDIZIONE

FINE NOVENA

ANTIFONE O’ AVVENTO

1. Vieni, o Sapienza soave,

nell’universo ogni cosa

con armonia disponi,

vieni,

la tua saggezza insegnaci.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

2. Vieni, o Signore del mondo,

tu l’Alleanza e la Legge

doni al tuo popolo santo,

vieni,

salvaci tu con potenza.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

3. Vieni, o Germoglio di lesse,

segno innalzato sui popoli

tu che le genti invocano,

vieni,

a liberarci dal male.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

4. Vieni, o Chiave di Davide,

sciogli le nostre catene,

apri la porta del regno,

vieni,

ad introdurci alla vita.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

5. Vieni, o Astro che sorgi,

luce che splendi in eterno,

sole che porti giustizia,

vieni,

a illuminarci nel cuore.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

6. Vieni, o Re della terra,

pietra angolare che porti

all’unità le nazioni,

vieni,

e salva tu ogni uomo.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

7. Vieni, o Emmanuele,.

Dio con noi, buon Pastore

che ci conduci alla pace,

vieni,

donaci tu la speranza.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!

8. Vieni, o Sposo di Sion,

tu dal mistero del Padre

come da stanza nuziale

vieni,

a rallegrare la terra.

Vieni, Signore Dio nostro,

vieni!