Il giorno del Signore 10 aprile 2022

10 aprile 2022

DOMENICA
DELLE PALME
della PASSIONE
DEL SIGNORE

ELENCO DEI CANTI

  1. Adoramus te, Christe
  2. Ecco l’uomo
  3. E venne il giorno
  4. Fior di frumento
  5. Genti tutte
  6. Gesu’ muore sulla croce
  7. Gloria al re dei re!
  8. La nostra gloria è la croce di Cristo
  9. Madre io vorrei
  10. Nulla ti turbi
  11. Olio di letizia
  12. Osanna all’altissimo!
  13. Osanna al figlio di David
  14. Pane di vita
  15. Per crucem
  16. Preghiera
  17. Servire e’ regnare
  18. Servo per amore
  19. Signor, dove andremo noi?
  20. Ti saluto croce santa
  21. Ubi caritas
  22. Voglio adorare te

ADORAMUS TE, CHRISTE
Adoramus te, Christe, benedicimus tibi
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum
Quia per crucem tuam
Redemisti mundum

ECCO L’UOMO
Noi ti preghiamo

uomo della croce,
Figlio e Fratello

noi speriamo in Te.
(2 volte)


Nella memoria di questa passione,
noi ti chiediamo perdono Signore,
per ogni volta che abbiamo lasciato,
il tuo fratello morire da solo.

Nella memoria di questa tua morte,
noi ti chiediamo coraggio Signore,
per ogni volta che il dono d’amore,
ci chiederà di soffrire da soli.

Nella memoria dell’ultima cena,
noi spezzeremo di nuovo il tuo pane,
ed ogni volta il tuo corpo donato,
sarà la nostra speranza di vita.

E VENNE IL GIORNO
E venne il giorno di aprire le braccia
d’incatenare la morte alla croce,
durante una cena il Figlio dell’Uomo
ai peccatori consegna se stesso.

Ecco il mio corpo, prendete e mangiate
Ecco il mio sangue, prendete e bevete

Perché la mia morte vi sia ricordata
farete questi finché io ritorni,

farete questi finché io ritorni.

Ormai non temiamo la sete o la fame
si fa nostra carne il corpo di Cristo,
e quando portiamo la coppa alle labbra
sentiamo il gusto di un mondo ch’è nuovo.

Banchetto pasquale dove il cibo è Dio
segno d’amore, fermento d’unione:
tutti gli uomini nati dall’alto
trovano i beni del regno futuro.

FIOR DI FRUMENTO
Con fior di frumento tu ci nutri, o Signore:
Pane di vita è il tuo Corpo per noi;
con miele dalla roccia tu ci sazi, o Signore,
bevanda di salvezza è il tuo Sangue per noi.


Come il seme, caduto, poi muore
e fiorisce in florida spiga,
il tuo Corpo ci doni, Signore,
è per noi il Pane di vita.

Come il sole che l’uva matura in bevanda
che gioia dà al cuore,
le ferite il tuo Sangue ci cura
e sigilla per sempre l’Amore.

GENTI TUTTE
Genti tutte, proclamate il mistero del Signor,
del suo corpo e del suo sangue
che la Vergine donò
e fu sparso in sacrificio per salvar l’umanità.

Adoriamo il Sacramento che Dio Padre ci donò,
nuovo patto, nuovo rito, nella fede si compì
al mistero è fondamento la parola di Gesù.

Gloria al Padre Onnipotente,
gloria al Figlio Redentor,
lode grande, sommo onore, all’Eterna Carità.
Gloria immensa, eterno amore, alla Santa Trinità.
Amen

GESU’ MUORE SULLA CROCE
Gesù muore sulla croce,
Gesù muore sulla croce,
come uno dei tanti, come un uomo,
perché l’uomo proverà la morte
prima o poi,
la sua morte, prima o poi.
E lui sarà vicino, e lui sarà vicino!

“Padre, nelle tue mani,
Padre, rendo il mio Spirito!
Se il peccato è morte, questa morte,
adesso l’ha pagata lui
con infinito amore;
è infinito questo amore, per esserci vicino
per esserci vicino.
Tutto è pagato! Tutto è compiuto!

GLORIA AL RE DEI RE!
Gloria, gloria, gloria al Re dei Re!
Gloria, gloria, gloria al Re dei Re!

Chi è il Re della gloria?
Il suo nome è Gesù!
La sua gloria sulla terra
e il suo nome annunzierò.

Saliranno al monte del Signore,
al suo luogo santo,
chi ha mani innocenti e cuore puro.

Sollevate o porte i frontali
porte antiche alzatevi,
avanzi il Re della gloria,
il Signore é il nostro Re.

IO VI DO IL BUON ESEMPIO
Io vi do il buon esempio:
sto lavando con gioia i vostri piedi.
Se ora tutti voi farete come me, l’amore regnerà.


Ora Pietro il mio gesto non capisci,
un giorno non lontano capirai cos’è l’amore.

Ti stupisce quello che sto facendo,
io mi chino per lavare i tuoi piedi: questo è l’amore.

Guarda e impara da me.
Chi lava i piedi all’altro, capirà cos’è l’amore.

Questo è l’amore più grande:
dare con gioia la tua vita per un amico.

Vai e vivi nell’amore;
tu sarai mio discepolo fedele se amerai.

Sono Io che ho scelto te. Io ti mando ad annunciare,
il mio regno ai miei fratelli.

LA NOSTRA GLORIA È LA CROCE DI CRISTO
La nostra gloria è la croce di Cristo
Nella sua luce, la nostra vittoria
Il Signore è la nostra salvezza
La nostra risurrezione

O Albero della vita
Che sorgi forte e potente
Tu doni a noi la tua grazia
E risplendi di gloria

A te, Vessillo regale
Che avanzi dinanzi agli uomini
Tu porta sei verso il Regno
Che conduce a Cristo Gesù

O dolce legno che porti
Appeso il corpo di Cristo
Tu luce sei nelle tenebre
Della nostra umanità

O Croce santa e gloriosa
Che apri il cielo a chi crede in te
Tu sei la nostra speranza
Sei la forza del mondo

MADRE IO VORREI

Io vorrei tanto parlare con Te di quel Figlio che amavi
io vorrei tanto ascoltare da Te quello che pensavi,
quando hai udito che Tu non saresti più stata tua
e questo Figlio che non aspettavi, non era per Te.

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

Io vorrei tanto saper da Te, se quand’era bambino,
Tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui
e quante volte anche Tu di nascosto piangevi, Madre,
quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso per noi.

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

Io Ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi,
io benedico il coraggio di vivere sola con Lui,
ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,
per ogni Figlio dell’uomo che muore Ti prego così:

Ave, Maria! Ave Maria!
Ave, Maria! Ave, Maria!

NULLA TI TURBI
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi,
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta.

Io ti voglio lodare mio Dio,
perché eterno è il tuo amore.
Rivestito di gloria e splendore,
come in un manto sei avvolto di luce.

Sono grandi su tutta la terra,
le tue opere, o Signore.
Con sapienza hai creato l’universo,
tutto ci parla di Te, o Creatore

Se Tu apri la mano, Signore, ogni bene Tu doni ai viventi.
Manda il tuo Spirito e sono creati
e rinnovi la faccia della terra.

OLIO DI LETIZIA
Olio che consacra, olio che profuma.
Olio che risana le ferite che illumina.

Il tuo olio santifica, Spirito di Dio;
con la tua fiamma consacrami.
Tu sapienza degli umili, Spirito di Dio,
sul tuo cammino conducimi.

Fa di me un’immagine, Spirito di Dio,
del tuo amore che libera.
Tu speranza degli umili Spirito di Dio,
rocca invincibile, proteggimi.

Senza te sono fragile; Spirito di Dio,
la tua forza infondimi.
Le ferite risanami, Spirito di Dio,
tu guarigione dell’anima.

OSANNA ALL’ALTISSIMO!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

Gloria, gloria, gloria al Re dei re!
Gloria, gloria, gloria al Re dei re!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!
Osanna, osanna, osanna all’Altissimo!

Innalziamo il tuo nom
Con le lodi nel cuor
Ti esaltiamo Signore Iddio
Osanna all’Altissimo!

OSANNA AL FIGLIO DI DAVID
Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor!

Apritevi o porte eterne:
avanzi il re della gloria.
Adori cielo e terr l’eterno suo poter.

O monti stillate dolcezza:
il Re d’amor s’avvicina;
si dona pane e vino ed offre pace al cuor.

O Vergine, presso l’Altissimo,
trovasti grazia e onor:
soccorri i tuoi figlioli donando il Salvator.

Sia libero lo schiavo,
al povero l’onore:
perché del regno suo erede e Signor.

Verrai un giorno giudice,
o mite e buon Gesù:
rimetti i nostri falli nel tempo del perdon.

Onore, lode e gloria,
al Padre e al Figliolo
ed allo Spirito Santo nei secoli sarà.

PANE DI VITA
Pane di vita sei, spezzato per tutti noi
chi ne mangia per sempre in Te vivrà.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come pane vieni in mezzo a noi.

Il tuo corpo ci sazierà,
il tuo sangue ci salverà,
perché Signor, tu sei morto per amore
e ti offri oggi per noi.
Il tuo corpo ci sazierà, il tuo sangue ci salverà,
perché Signor, tu sei morto per amore
e ti offri oggi per noi.

Fonte di vita sei, immensa carità,
il Tuo sangue ci dona l’eternità.
Veniamo al Tuo santo altar,
mensa del Tuo amor,
come vino vieni in mezzo a noi.

PER CRUCEM
Per crucem et passionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

Per crucem et passionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

Per sanctam resurrectionem tuam.
Libera nos Domine, libera nos Domine,
libera nos Domine, Domine.

PREGHIERA
Signore io ti prego con il cuore
La mia vita voglio offrire in mano a te
Voglio solamente te servire
Ed amare come hai amato tu

Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,

segno della tua verità

Signore io ti prego con il cuore
Rendi forte la mia fede più che mai
Dammi tu la forza per seguirti
E per camminare sempre insieme a te

Fammi diventare amore,
segno della tua libertà
Fammi diventare amore,

segno della tua verità

Signore io ti prego con il cuore
Dammi sempre la tua fedeltà
Fa ch′io possa correre nel mondo
E cantare a tutti la tua libertà.

SERVIRE E’ REGNARE
Guardiamo a te che sei maestro e signore
chinato a terra stai ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare
ci insegni che amare è servire.

Fa che impariamo Signore da te
che più grande chi più sa servire
chi si abbassa è chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.

E ti vediamo poi maestro e Signore
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature
e cinto del grembiule che manto tuo regale
ci insegni che servire è regnare.

SERVO PER AMORE
Una notte di sudore,
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce, che ti chiama,
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.

Offri la vita tua,
come Maria
ai piedi della croce,
e sarai servo, di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.
 

Avanzavi nel silenzio,
fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te,
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa,
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole, 
puoi riporlo nei granai.

SIGNOR, DOVE ANDREMO NOI?
C’era tanta gente, ma poi restò solo,
era Lui l’amor, ma nessuno capì,
triste domando agli amici
or volete andarvene anche voi?

Signor, dove andremo noi,
che faremo noi senza di te.
Solo Tu hai parole che
donano la vita non ti lascerem.

Le parole tue qualche volta fan male,
or son dolci, poi chi le può mai capir,
ora parli di una croce,
ora in cielo già ci fai sentir.

TI SALUTO CROCE SANTA
Ti saluto o Croce santa
che portasti il Redentor.
Gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.

Sei vessillo glorioso di Cristo
sei salvezza del popol fedel
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crude.

Tu nascesti fra braccia amorose,
d’una vergine madre o Gesù
Tu moristi fra braccia pietose,
d’una croce che data ti fu.

O Agnello divino immolato,
sull’altar della croce, pietà
Tu che togli del mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.

Del giudizio nel giorno tremendo
sulle nubi del cielo verrai
Piangeranno le genti vedendo,
qual trofeo di gloria sarai.

UBI CARITAS
Ubi caritas et amor. Ubi caritas, Deus ibi est
.

VOGLIO ADORARE TE
Voglio adorare te, Voglio adorare te
Voglio adorare te, Signor solo te.
Voglio adorare te, Voglio adorare te
Voglio adorare te, Signor solo te.

Nella gioia e nel dolore, nell’affanno della vita
Quando sono senza forze adoro te.
Nella pace e nell’angoscia, nella prova della croce
Quando ho sete del tuo amore.
Adoro te Signore

Nel coraggio e nel timore, nel tormento del peccato
Quando il cuore mio vacilla adoro te
Nella fede e nella grazia, nello zelo per il regno
Quando esulto nel tuo nome.
Adoro te Signore.

MESSA – PREGHIERE

1 – RITI INIZIALI

2 – LETTURE

3 – CREDO

4 – PREGHIERA DEI FEDELI

5 – PADRE NOSTRO

6 – ALLA COMUNIONE

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

8 – APPROFONDIMENTI

09 AVVISI

 

1 – RITI INIZIALI

… in quaresima NON SI CANTA IL GLORIA …

BENEDIZIONE DEI RAMI D’ULIVO

ATTO PENITENZIALE
– Signore Gesù, tu hai perdonato Pietro che ti ha rinnegato e offri la tua misericordia
a chi ha paura di seguirti. Kýrie, eléison! Kýrie, eléison!
– Cristo Gesù, tu hai accolto l’umile richiesta del ladrone pentito e riservi il tuo
paradiso a chi si abbandona a te, riconoscendo i suoi errori. Christe, eléison! Christe, eléison!
– Signore Gesù, tu hai chiesto al Padre di perdonare chi ti metteva a morte, libero
da ogni rancore e da ogni desiderio di vendetta. Kýrie, eléison! Kýrie, eléison!



PREGHIAMO
Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te…
AMEN

2 – LETTURE

Prima Lettura

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso.
(Terzo canto del Servo del Signore)
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA
Is 50,4-7
     Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
     Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
     Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
     Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
     Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
     Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 21 (22)

R. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!»
R. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa. 
R. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto. 
R. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele. 
R. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Seconda Lettura

Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò
DALLA LETTERA DI SAN PAOLO APOSTOLO AI FILIPPESI
Fil 2,6-11

          Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
     Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
     Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
     Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente
fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome. (Fil 2,8-9)
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo

La passione del Signore
PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO SECONDO LUCA
Lc 22,14-23,56

PIU’ SOTTO INIZIA LA FORMA BREVE

        I

     – Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione.
     Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».- Fate questo in memoria di me.
     Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».

– Guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito.
     «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.

– Io sto in mezzo a voi come colui che serve.
     E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve.      Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù d’Israele.

Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli.
     Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».

Deve compiersi in me questa parola della Scrittura.
     Poi disse loro: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento ». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse: «Basta!».

II

– Entrato nella lotta pregava più intensamente.
     Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite?      Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

– Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?
     Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre».

– Uscito fuori, Pietro pianse amaramente.
     Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?
     E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: «Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?». E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.

– Lo condussero davanti al loro Sinedrio.
     Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

INIZIO FORMA BREVE

III

Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna.
     Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

– Erode con i suoi soldati insulta Gesù.
     Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo.      Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

Pilato abbandona Gesù alla loro volontà.
     Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà».      Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

– Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me.
     Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

IV

– Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.
     Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».

Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

– Costui è il re dei Giudei.
     Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

– Oggi con me sarai nel paradiso.
     Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
     Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

     Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

FINE FORMA BREVE

– Giuseppe pone il corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia.
     Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatèa, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.
     Parola del Signore.

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IL CAMMINO SINODALE E LA CONSULTAZIONE DEL POPOLO DI DIO

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L’INTERROGATIVO FONDAMENTALE

Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”:

1. Come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare?

Per rispondere siete invitati a:
a) chiedervi quali esperienze abbiamo del camminare insieme;
b) rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?

2. Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

Per rispondere siete invitati a:
c) cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?

________________________________

……..

Il Signore viene nella Chiesa e nel mondo di oggi per aiutarci a CAMMINARE INSIEME.

Il Sinodo della Chiesa universale ha il compito di cogliere questa venuta del Signore e di chiamare i fedeli ad acconsentire all’insegnamento del Maestro.

Prepariamo dunque la via al Signore che viene, con il nostro ascolto reciproco nelle consultazioni sinodali, anche al livello parrocchiale.

Una consultazione gioiosa, la più ampia possibile, dal momento che Dio ha deciso: “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”.

………

3 – PROFESSIONE DI FEDE

CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
(inchino fino a “da Maria Vergine”)
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

CREDO – Niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
(inchino fino a “si è fatto uomo”)
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

4 – Preghiera dei fedeli

INTRODUZIONE DEL SACERDOTE

Fratelli e sorelle, all’inizio della Settimana santa, fissiamo lo sguardo e il cuore sul Signore Gesù e a lui ci affidiamo. E poiché la sofferenza della fedeltà ci spaventa, chiediamo a Dio di rimanerci accanto.

Perciò preghiamo insieme dicendo:

ASCOLTACI, O SIGNORE!

Lettore:
(leggere lentamente e fare una pausa tra una intenzione e l’altra)

– Non abbandonare le comunità cristiane perseguitate e povere, quelle che avvertono la seduzione del potere e della ricchezza. Dona alle une e alle altre di seguire Gesù sulla via dolorosa della croce. Preghiamo.

– Non abbandonare quelli che cercano giustizia per i poveri, gli emarginati, gli esclusi. Conservino una coscienza limpida e onesta e affrontino con coraggio minacce e pressioni. Preghiamo.

– Non abbandonare i ragazzi ed i giovani, in particolare quelli che hanno smarrito il senso della vita, quelli che si sono chiusi ai rapporti con gli altri e vivono disorientati, senza punti di riferimento. Metti accanto a loro educatori saggi e guide sicure. Preghiamo.

– Non abbandonare gli anziani, messi da parte a causa dell’egoismo. Suscita uomini e donne capaci di condividere i pesi degli altri. Preghiamo.

– Non abbandonare noi, che torneremo alle nostre case recando rami di ulivo. Ognuno si impegni ad affrontare i conflitti quotidiani con uno spirito nuovo, cercando le ragioni del dialogo e dell’intesa. Preghiamo.

……

[–>dalla preghiera alla vita]

Supplica per la Pace

Sacerdote       
Signore Dio
abbiamo affidato solennemente
al Cuore Immacolato di Maria
la Madre di Gesù
la Chiesa e l’umanità intera
in modo speciale la Russia e l’Ucraina.

Tutti
Accogli dalle mani della Madre
questo atto compiuto
con fiducia e amore
fa’ che cessi la guerra
provvedi al mondo la pace.

Sacerdote       
Lei aprì le porte della storia
al Principe della pace.
Per mezzo di Lui, lo crediamo,
la pace verrà.

Tutti
Attraverso Maria
si riversi sulla Terra
la divina Misericordia
e il dolce battito della pace
torni a scandire
le nostre giornate.

Sacerdote
Donna del sì, Maria,
su cui è disceso lo Spirito Santo,
riporta tra noi l’armonia di Dio.
Disseta l’aridità del nostro cuore,
tu che sei
“di speranza fontana vivace”.

Tutti
Hai tessuto l’umanità a Gesù,
fa’ di noi
degli artigiani di comunione.
Hai camminato
sulle nostre strade,
guidaci sui sentieri della pace.
Amen.

(Papa Francesco, supplica – consacrazione)

[–>dalla preghiera alla vita]


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COLLABORA ALLA VITA DELLA TUA CHIESA, A SERVIZIO DEGLI ALTRI, FIRMANDO PER L’8perMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA.

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5 – PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.Torna su

6 – ALLA COMUNIONE

Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE

I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI

ALLA CENA DELL’AGNELLO.

E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.

Dopo la comunione

 O Padre, che ci hai nutriti con i tuoi santi doni,
e con la morte del tuo Figlio
ci fai sperare nei beni in cui crediamo,
fa’ che per la sua risurrezione
possiamo giungere alla meta della nostra speranza.
Per Cristo nostro Signore.

7 – PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA

Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la dò a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”

Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”

Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.

O Signore, fa’ di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa’ che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa’ che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.

8 – APPROFONDIMENTI

Camminava davanti a tutti.

di Roberto Laurita

  • È un Gesù deciso, fortemente determinato, quello che sale a Gerusalemme, sapendo bene di andare incontro alla morte, e a una morte dolorosa e terribile. Il suo percorso, cominciato nella sinagoga di Nazaret con la rivelazione della sua identità di Messia, con il suo annuncio di misericordia e di grazia, si conclude a Gerusalemme. Lì egli offrirà la sua testimonianza suprema, mostrerà un amore smisurato, che non si sottrae alle sofferenze e alla morte. Gesù affronta questa “salita” con fiducia.
  • La sua vita non è nelle mani degli uomini, ma in quelle di Dio, il Padre suo. È un Profeta disarmato quello che entra nella Città santa. La sua cavalcatura, un puledro di asina, non ha nulla di guerresco. Egli non vuole imporsi con la forza, non intende fare sfoggio di potenza.
  • È un Messia indifeso quello che affronta il grumo di odio e di cattiveria che gli si sta per scatenare contro. Del resto non può essere altrimenti. Egli viene ad offrire il suo amore, un amore tenace, illimitato, perché chi ama è sempre disarmato. Perché non pensa a proteggersi, perché si espone, disposto anche ad andare incontro al rifiuto e all’ingiuria.
  • È a questo Gesù che la folla dei discepoli manifesta la sua simpatia e la sua gioia. In effetti questo ingresso è il luogo di un incontro, lo spazio per esprimere a colui che va verso la morte la propria gratitudine per tutto quello che ha detto e fatto, per benedire lui, l’Inviato del Signore, venuto a portare la pace.
  • I gesti e le acclamazioni di questa folla irritano alcuni farisei. Non gradiscono una proclamazione che ha tutto il sapore di un riconoscimento spontaneo e popolare. E tuttavia Gesù lascia fare. Lascia fare perché ormai non esiste alcuna possibilità di equivoco. Il Messia non può essere scambiato per il potente di turno.
  • Il modo in cui si presenta, la sua mitezza, la sua povertà escludono qualsiasi sogno di potenza e di gloria. Le loro parole lasceranno il posto di lì a poco alle grida e alle urla della folla che chiede la sua morte sulla croce. Quest’entusiasmo, dunque, è una sorta di viatico, un accompagnamento sincero per lui che spezzerà se stesso fino alla fine, per la vita del mondo.

Preghiera

Fino all’ultimo i tuoi apostoli, Gesù,
dimostrano di non aver capito:
fanno questioni di precedenze,
legate alla grandezza personale,
ai meriti acquisiti,
agli onori dovuti,
mentre tu stai andando
incontro alla morte, sulla croce.

Fino all’ultimo i tuoi apostoli, Gesù,
immaginano il tuo Regno
con le categorie
di questo mondo
e quindi sognano il potere,
l’esercizio
di una forza inarrestabile,
il successo e il consenso.
Ma tu sei venuto come un servo
e il progetto di Dio si realizzerà
per vie del tutto inaspettate,
che passano
attraverso l’umiliazione,
l’annientamento, la croce.

Sì, quella croce che presenti
ad ogni tuo discepolo
come compagna di viaggio,
tu per primo l’hai portata
sulla strada del Calvario
ed è a quel legno
che sei stato inchiodato,
con le braccia aperte,
pronte ad accogliere ogni uomo:
anche Pietro, che ti ha rinnegato
anche coloro che ti schernivano,
anche il malfattore che, alla fine
di un’esistenza spesa male,
si affida fiducioso alla tua bontà.

PAPA FRANCESCO – EVANGELII GAUDIUM

275. Nel secondo capitolo abbiamo riflettuto su quella carenza di spiritualità profonda che si traduce nel pessimismo, nel fatalismo, nella sfiducia.
Alcune persone non si dedicano alla missione perché credono che nulla può cambiare e dunque per loro è inutile sforzarsi. Pensano così: “Perché mi dovrei privare delle mie comodità e piaceri se non vedo nessun risultato importante?”.
Con questa mentalità diventa impossibile essere missionari. Questo atteggiamento è precisamente una scusa maligna per rimanere chiusi nella comodità, nella pigrizia, nella tristezza insoddisfatta, nel vuoto egoista.
Si tratta di un atteggiamento autodistruttivo perché « l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita, condannata all’insignificanza, diventerebbe insopportabile ».
Se pensiamo che le cose non cambieranno, ricordiamo che Gesù Cristo ha trionfato sul peccato e sulla morte ed è ricolmo di potenza. Gesù Cristo vive veramente. Altrimenti, « se Cristo non è risorto, vuota è la nostra predicazione » (1 Cor 15,14).
Il Vangelo ci racconta che quando i primi discepoli partirono per predicare, « il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola » (Mc 16,20). Questo accade anche oggi. Siamo invitati a scoprirlo, a viverlo.
Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida.

276. La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. È una forza senza uguali.

09 – AVVISI

DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
S. MESSE alle ore 16,30 e 19,00 di sabato 9 aprile,

alle ore 9,00-10,45-19,00 di domenica 10 aprile.
PORTARE CON SE’ I RAMOSCELLI DI ULIVO DA BENEDIRE.

GIOVEDI’ SANTO:
S. MESSA CRISMALE: ore 10.00 in Cattedrale
S. MESSA della CENA DEL SIGNORE: ore 19,30
Adorazione eucaristica: ore 21,30

VENERDI’ SANTO:
Preghiera di Lodi mattutine e Ufficio delle letture: ore 9.00
Confessioni: dalle ore 9.30 alle 12.30, dalle ore 16 alle ore 18.00
Adorazione di Gesù nell’Eucaristia per famiglie con i ragazzi: ore 10.30
DIGIUNO-PREGHIERA-CARITA’: ore 15.00
LITURGIA DELLA PASSIONE: ore 19.00

SABATO SANTO:
Preghiera di Lodi mattutine e Ufficio delle letture: ore 9.00
Confessioni: dalle ore 9.30 alle 12.30, dalle ore 17 alle ore 19.00
SOLENNE VEGLIA PASQUALE: ore 22.30

DOMENICA DI PASQUA
SS. MESSE ore 9.00 – 11.00 – 19.00


Osiamo la pace

Messaggio dell’Arcivescovo per la Pasqua 2022 alle sorelle e ai fratelli della Chiesa di Bari-Bitonto


cliccare qui per
AGGIORNAMENTI IMPORTANTI
CARITAS DIOCESANA
SU AIUTI PER UCRAINA

Emergenza ucraina: disponibilità volontari.

Attraverso questo questionario desideriamo raccogliere le disponibilità di quanti vogliano offrire, se necessario, un po’ del proprio tempo e/o delle proprie competenze a supporto dei profughi Ucraini in questo tempo di emergenza. L’adesione è volontaria e gratuita; la Caritas Diocesana vi ricontatterà se necessario secondo le richieste che si definiranno, più precisamente nei tempi e nei modi, nei prossimi giorni. Grazie per la tua preziosa collaborazione!
https://forms.gle/nKj57iYjzNFVqtLc9


ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(cliccare qui)


LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA


Il mercoledì alle ore 18, Rosario per gli ammalati.

Percorso per i fidanzati che intendono sposarsi quest’anno o gli anni prossimi: il mercoledì alle ore 20,30.


SABATO alle ore 16,30: Santa Messa per le famiglie, poi alle ore 19.
LA DOMENICA la Messa alle ore 9 – 11 – 19.

Gli incontri di catechismo, per i bambini e ragazzi – talvolta con i genitori – della scuola elementare e media, sono ripresi TUTTI IN PRESENZA, con il seguente calendario.

III elementare il giovedì alle ore 19.30 con i genitori.
IV elementare il martedì alle ore 19.30 con i genitori.
V elementare il mercoledì alle ore 19.30 senza genitori.
I media il giovedì alle ore 19 senza genitori.
II e III media il sabato alle ore 17.30.
Adolescenti_1 (14-17 anni) il mercoledì ore 19,30.
Adolescenti_2 (17-19 anni) il giovedì ore 20.00.

Da parte di tutti ci sarà una cura particolare sui seguenti aspetti:
a. Non assembramento.
b. Uso della mascherina FFP2.
c. Igienizzazione mani e ambienti.
c. Tracciabilità delle presenze.


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La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.

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COLLABORA ALLA VITA DELLA TUA CHIESA, A SERVIZIO DEGLI ALTRI, FIRMANDO PER L’8perMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA.

La nostra Parrocchia, nel 2019 e 2020, ha ricevuto dall’8perMILLE della Chiesa Cattolica 200,000,00 € per i lavori! Grazie a tutti quelli che firmano per !a Chiesa Cattolica.