Mercoledì delle ceneri
5 MARZO 2025
MERCOLEDI’ DELLE CENERI

MESSA
PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
RITI INIZIALI
ATTO PENITENZIALE
…
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
A. Amen.
INNO DI LODE
Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra
agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio Unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Preghiamo
O Dio, nostro Padre,
concedi al popolo cristiano
di iniziare con questo digiuno
un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza
il combattimento contro lo spirito del male.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Laceratevi il cuore e non le vesti.
Dal libro del profeta Gioèle
Gl 2,12-18
Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Seconda Lettura
Riconciliatevi con Dio. Ecco ora il momento favorevole.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,20–6,2
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore. (Cf. Sal 94 (95),8ab)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.
PROFESSIONE DI FEDE
CREDO – Niceno costantinopolitano
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
CREDO – SIMBOLO APOSTOLICO
Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen
PREGHIERA DEI FEDELI
INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Fratelli e sorelle, l’itinerario penitenziale della Quaresima ci invita a intensificare la nostra adesione a Cristo, modello dell’umanità rinnovata nell’amore. Decisi a seguire fedelmente le orme del Maestro, innalziamo al Padre la nostra umile e perseverante preghiera. Preghiamo insieme e diciamo:
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
Per la santa Chiesa: l’austero rito delle Ceneri, che apre il tempo di Quaresima, susciti in tutti i battezzati il desiderio di un cuore nuovo, purificato dall’azione dello Spirito. Preghiamo.
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi: formati dall’ascolto umile e obbediente del Verbo di Dio, ridestino in tutti i credenti la fame della Parola e la volontà di un’autentica conversione. Preghiamo.
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
Per gli uomini e le donne del nostro tempo: riconoscenti per gli innumerevoli benefici ricevuti, siano attenti alle sofferenze dei fratelli e compiano gesti di gioiosa condivisione. Preghiamo.
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
Per i malati e i sofferenti: la vicinanza assidua e premurosa della comunità cristiana li sostenga nella lotta contro il male, con la certezza di partecipare in Cristo alla vittoria pasquale. Preghiamo.
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
Per noi qui presenti: illuminati dalla parola di Dio e fortificati dal Pane di vita, ci lasciamo attrarre con cuore aperto dalla grazia della Pasqua. Preghiamo.
Crea in noi, Signore, un cuore nuovo.
CONCLUSIONE DEL SACERDOTE
O Dio, Padre misericordioso, rendici la gioia di essere salvati e guidaci, con la forza del tuo Spirito, alla grande festa che tu prepari per i tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore. AMEN
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi
li rimettiamo ai nostri debitori
e non abbandonarci
alla tentazione
ma liberaci dal male.
…
ALLA COMUNIONE
Il sacerdote prende l’ostia e tenendola un po’ sollevata sulla patena o sul calice, rivolto al popolo, dice ad alta voce:
ECCO L’AGNELLO DI DIO,
ECCO COLUI CHE TOGLIE
I PECCATI DEL MONDO.
BEATI GLI INVITATI
ALLA CENA DELL’AGNELLO.
E continua, dicendo insieme con il popolo:
O SIGNORE,
NON SONO DEGNO
DI PARTECIPARE
ALLA TUA MENSA,
MA DI’ SOLTANTO
UNA PAROLA
E IO SARÒ SALVATO.
…
DOPO LA COMUNIONE
Questo sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre,
ci sostenga nel cammino quaresimale,
santifichi il nostro digiuno
e lo renda efficace per la guarigione del nostro spirito.
Per Cristo nostro Signore. AMEN!
.
PREGHIERE DAVANTI ALL’EUCARISTIA
Dice il Signore (Gv 14, 27)
“Vi lascio la pace,
vi do la mia pace,
non come la dà il mondo,
io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore
e non abbia timore.”
Dice il Signore (Gv 15, 4)
“Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio
non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite,
così anche voi
se non rimanete in me.”
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere
ch’io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te,
a lodarti con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.
O Signore, fa di me
uno strumento della tua pace.
Dov’è l’odio, fa che io porti l’amore.
Dov’è offesa, che io porti il perdono.
Dov’è discordia, che io porti l’unione.
Dov’è dubbio, che io porti la fede.
Dov’è errore, che io porti la verità.
Dov’è disperazione, che io porti la speranza.
Dov’è tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
O Signore, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare;
di essere compreso, quanto di comprendere;
di essere amato, quanto di amare.
Poiché donando, si riceve;
perdonando, si è perdonati;
morendo, si risuscita a vita eterna.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo
sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo
preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo
Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua
gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
Benedetto san Giuseppe,
suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli
e nei suoi santi.
APPROFONDIMENTI
di Padre Ermes Ronchi
di don Marco Simeone
Mercoledì delle Ceneri
Questo è il momento favorevole, è il momento giusto per dare lo sprint e prendere sul serio noi e Dio
Inizia la quaresima, ed aggiungerei finalmente, perché c’è un bisogno vero di conversione, di autenticità, di Vangelo. Papa Francesco si dà da fare e lo dice in tutte le salse che “la creazione attende con impazienza lo svelamento dei figli di Dio”, non di imborghesiti o arrabbiati cristiani “fai da te” ma, prendendo le parole dalla preghiera di colletta di domenica scorsa, di “instancabili operatori di bene e di pace”. Sì, perché seguire Gesù è affascinante, è come salire su una giostra che non avremmo mai pensato così bella che, però, allo stesso tempo, ci mostra anche i limiti del nostro cuore, poiché non si passa di trionfo in trionfo ma di salvezza in salvezza. Per questo abbiamo chiesto che la Sua Parola risuonasse in noi, ed eccoci qui in quaresima.
Questo è un tempo di conversione e di riconciliazione ma, se vogliamo, come dice il vangelo di oggi, è un tempo per prepararci a gustare la ricompensa di Dio e quindi prepararci alla Pasqua, quella prossima e, possibilmente, anche a quella definitiva. Non si tratta di fare un po’ più del bene, qualche fioretto qua e là, ma di entrare nel silenzio della nostra camera (Matteo usa questo termine nonostante non fosse di uso comune che ognuno avesse una propria camera!), dentro di sé, proprio lì dove spesso evitiamo di entrare.
C’è una parte dentro di noi che facciamo più resistenza a visitare, chi più chi meno; c’è chi evita e chi la fugge proprio, ma è la stanza più preziosa. C’è chi si riempie la vita di affanni per non pensare, chi si mette le cuffiette per evitare qualsiasi contatto con se stesso, chi sta eternamente connesso, chi non si perde nessun buongiorno o buonanotte sui social o chissà cosa pur di non fermarsi. La Quaresima è quello spettacolo, la meraviglia di entrare in questo luogo e trovarci dentro non a guardare le nostre sconfitte o dolori, ma a permanere sotto lo sguardo benevolo del Padre che ci “ricompensa”, ci sovraccarica di vita, ci accoglie nel suo abbraccio benedicente.
Perché allora il digiuno? Perché la preghiera e l’elemosina si capiscono pure, ma il digiuno?
La terapia è fatta da 3 gradini: si inizia con l’elemosina, ma in cosa consiste l’elemosina? A volte, a furia di renderla astratta, si perde la voglia di confrontarsi con il rapporto con i soldi, e ancor di più con “l’affrontare” i problemi del fratello. Certo che si può fare l’elemosina del tempo o dell’affetto, ma siamo così sicuri di essere liberi nel rapporto con i soldi?
Ovviamente non si sta parlando di un’elemosina da 50 centesimi, quelli non servono a nulla, né per chi li riceve né per chi li dà, ma si parla di qualcosa che ci metta in discussione. L’elemosina ha 2 effetti: sostenere la speranza di non essere abbandonato da parte di Dio, per chi sta nel bisogno, e metterci in condizione di confidare di più in Dio che nelle nostre risorse. Farsi prossimo al fratello è condividere le sue paure e, dove possibile, le sue necessità.
Da questo si passa al passo successivo che è la preghiera. Se ti metti in gioco coi fratelli scopri che hai bisogno di risposte più profonde delle tue, di risorse più consistenti, di un po’ di vita eterna in più: qui inizia la preghiera. Alla tua luce vediamo la luce dice il salmo, si sta nel silenzio delle chiacchiere umane per ascoltare la Parola, perché abbiamo bisogno di parole di vita eterna che solo Gesù ci sa dare.
Se sapremo ascoltare allora ci renderemo conto che è vero che “non di solo di pane vive l’uomo ma di Parola di Dio”, allora diventa logico ristabilire le gerarchie, possiamo dire dei no a noi stessi, possiamo liberaci dalla tirannia di soddisfare immediatamente ogni voglia che ci passa per la testa, sostenere il peso dell’essere non sazi, per contattare la fame vera, quella che nessun cibo è mai riuscito a saziare, perché abbiamo trovato il cibo buono, quello vero. Questo è il digiuno, non quello medico e certamente non quello estetico.
Ovviamente il diavolo non sta a guardare: dimentichiamoci i film dell’orrore -sono solo film!-, quello che il demonio tenterà di fare è di farci scendere alla prima fermata, di accontentarci di ricompense da due soldi, di consolazioni che non consolano affatto, di ingrigirci nella mediocrità.
Questo è il momento favorevole, è il momento giusto per dare lo sprint e prendere sul serio noi e Dio, prima noi e poi Dio: sì perché se non prendiamo sul serio la nostra vita, e la fame che abbiamo dentro, svaluteremo sempre cosa Gesù fa per noi e con noi, ci sembrerà “esagerato”.
Le altre letture, brevemente, ci danno 2 coordinate: la prima è che questo è un cammino di un popolo, non è fatto di eroi ma di fratelli che cadono e si rialzano, che si sostengono, ma anche si richiamano a vicenda. Se è vero che tutto questo deve essere una decisione personale, è altrettanto vero che la nostra libertà non è perfetta, deve essere sostenuta, incoraggiata, direi quasi “coccolata” per mettersi in moto. Siamo un popolo che si riconosce in Gesù e come coloro che vogliono seguirlo, perché il Signore ci ha chiamati perché fossimo in piccolo un segno per tutto il resto dell’umanità, una profezia, qualcuno che smuova la voglia dei cuori a qualcosa di diverso, qualcosa che sappia di cielo.
La seconda lettura è complessa e prendiamo solo quel passaggio sul punto finale della salvezza, sul diventare “per mezzo di lui giustizia di Dio”, cioè in noi si manifesti l’opera di Dio che è quella di giustificarci, renderci giusti. Quindi i nostri sforzi, per quanto nobili, non ci otterranno mai di essere giusti, servono solamente a disporre la libertà ad accogliere la Grazia di Dio. La fede è incontro con Dio, è un abbraccio (come nella parabola del figlio prodigo) non è la scalata dell’Everest, per pochi avventurosi. È una grazia, è un dono che dobbiamo accogliere completamente, con cuore sincero. In ebraico cuore puro si scrive “un cuore solo” al contrario non puro è un cuore doppio: la sincerità è solamente metterci in gioco, così come siamo con limiti e difetti, ma anche con speranze e generosità.
Vi auguro di approfittare perché questo è il momento favorevole.
Buona quaresima.
AVVISI
Giovedì 6 marzo:
ore 09.00 – 12.00 Adorazione Eucaristica;
ore 17,00 “I 15 giovedì di S. Rita”.
ore 17,45 Rosario Vocazionale;
Venerdì 7 marzo: non c’è messa vespertina.
dalle ore 17,30 alle ore 19,30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
ore 19,30: Via Crucis
Domenica 9 marzo: dalle 09,30 alle 18,00: Ritiro Comunitario di Quaresima con la prof.ssa Eleonora Palmentura presso il Santuario del Santi Medici a Bitonto. Si prega segnalare la propria presenza ai sacerdoti. Pertanto, questa domenica, non sarà celebrata la Santa Messa delle 11,00
ORARIO DELLE SS. MESSE:
FERIALI: ore 18.30; FESTIVE: sabato e prefestivi ore 17,15; domenica e festivi alle ore 9.00, 11.00 e 19.00