VIA CRUCIS per la pace

“Mai più la guerra!”
Paolo VI

IN PIEDI

CANTO (scelto dal repertorio della comunità)

SALUTO
Guida Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti Amen.
Guida Fratelli e sorelle, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Tutti A lui lode e gloria, amen!

TUTTI
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa, carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore,
senno e discernimento
per compiere
la tua vera e santa volontà.
Amen.

I STAZIONE
GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal vangelo di Giovanni (23, 24-25)
Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

MEDITAZIONE
Le prime vittime di una guerra sono i bambini, sempre. E spesso si ignora chi vive sotto le bombe o le sofferenze delle guerre dimenticate, quelle meno occidentali. Poi arrivano immagini di ambienti urbani non dissimili dai nostri, paesaggi e colori che sembrano i nostri e allora, forse giustamente, la guerra, con il suo carico di distruzione e di terrore, ci sembra possibile, sembra riguardarci direttamente. Penso a quel bambino morto dissanguato, penso ai piccoli malati di tumore in pericolo nella Kiev senza medicine e cibo, penso a quella bambina, avrà avuto sei o sette anni, che, rifugiata nella metropolitana, pronuncia piangendo una parola che avrebbe il diritto di non conoscere: «Io non voglio morire, voglio solo che tutto questo finisca». Penso alla bimba infagottata in un piumino che, sul predellino di un pullman, si separa dal padre che resta per combattere, civile armato. Lo vede piangere, e allora piange anche lei. Penso a quei bambini che diventano profughi, una parola da grandi, che sono strappati dalle loro case e sbattuti nei rifugi o messi in marcia, affamati, verso una normalità che diventa l’unica speranza possibile. I loro occhi, forse persino quelli dei nostri ragazzi, non saranno più gli stessi, ormai.
(W. Veltroni)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

II STAZIONE
Gesù è caricato della croce

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal vangelo di Giovanni (19,17)
Portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota.

MEDITAZIONE
Siamo stati sconvolti dalla guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. Rinnovo a tutti l’invito a implorare a Dio la fine della guerra. Chi fa la guerra dimentica l’umanità, non guarda alla vita concreta delle persone. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, la più lontana dalla volontà di Dio”.
(Papa Francesco)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

III STAZIONE
Gesù cade la prima volta

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal vangelo di Luca (10, 30-37)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto … Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno …

MEDITAZIONE
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ricevono una strana telefonata da una persona che non si identifica, lasciano il loro albergo e si dirigono verso l’hotel Amana, nella parte sud della città. Nel tragitto vengono tratti in un’imboscata; due colpi alla nuca e l’esecuzione è compiuta.

Ilaria Alpi, giovane inviata del Tg3 e Miran Hrovatin, operatore e cameraman, pagano con la vita il caro prezzo della ricerca della verità.

C’è un sogno che Ilaria non riesce a tenere chiuso in un cassetto: è il sogno di verità e giustizia, quella pretesa di vivere in un paese civile che tuteli la dignità di chi lo abita, spesso anche di chi lo governa. Per questo il lavoro di Ilaria si carica del compito gravoso di sconfiggere l’oblio, attraverso l’impegno della ricerca di verità nascoste, per riconsegnare trasparenza e legalità.

L’ultimo lavoro di Ilaria fu l’intervista al sultano di Bosaso, Abdullahi Mussa Bogor durante la quale la giornalista cercò di fare chiarezza sulla “Farax Oomar” che in quei giorni era ormeggiata in porto, le domande riguardo questo argomento furono fatali. Ilaria aveva solo dei sospetti, in 200 giorni di servizio in Somalia, la troupe del Tg3 aveva raccolto sufficienti indizi per smascherare un traffico d’armi clandestino portato avanti da due noti broker internazionali. Un traffico, secondo quanto risulta oggi agli atti, svolto per conto della Cia e gestito dalla flotta della società Schifco, donata dalla Cooperazione italiana alla Somalia per incrementare l’industria peschiera nell’Oceano Indiano del Corno d’Africa. Tuttavia Ilaria, intervistando Bogor, non poteva ancora sapere queste informazioni, nè che su quella nave c’erano due italiani ostaggio dei clan di Ali Mahdi tenuti come garanzia del pagamento della tangente per il traffico d’armi Usa-Italia destinato a Zagabria. Insomma ciò di cui si sospettava era un presunto traffico di rifiuti tossici e armi tra Italia, Balcani e Somalia, un giro impressionante e preoccupante di merce non legale in cui l’interesse economico e finanziario la vince su qualunque tipo di moralismo e dove il perbenismo resta solo una forma di apparenza da salvare.

Ilaria e Miran stavano venendo a capo di tutto questo. Ma non riusciranno mai a raccontare la verità che stavano scoprendo.

Ci sono voluti anni di lavori non sempre trasparenti per riuscire ad avere notizie a riguardo, anche se il caso non risulta chiuso e non è ancora stato trovato un modo per affermare che il lavoro di Ilaria era valido e fondato.

Ancora oggi, mentre un’altra guerra imperversa nella vecchia Europa, troppe voci nel mondo inquinano la sensibilità di ascolto ed è sempre più difficile riuscire a riconoscere che solo la voce della pace potrà cambiare le sorti dell’umanità.

 (Mogadiscio, Somalia. 20 marzo 1994)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

IV STAZIONE
Gesù incontra sua madre

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal vangelo di Luca (1, 34-37)

Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.

MEDITAZIONE

Maria di Nazaret può definirsi a pieno titolo donna profetica e coraggiosa. Proprio dalla violenza sfociata nelle uccisioni che la guerra di oggi sta provocando, ci chiede un surplus d’impegno: non limitarci alla semplice denuncia degli avvenimenti, ma a realizzare un’opera di pace a trecentosessanta gradi.

La beatitudine della pace è per Maria di Nazaret veicolo per entrare in dialogo con l’uomo lacerato e spogliato della sua dignità e della sua libertà. Maria considera la pace come un valore da sviluppare e perseguire per collaborare al progetto divino di rappacificazione del mondo con Dio e con i fratelli. Sono noti in lei, dalle pagine evangeliche, la fermezza e la determinazione con cui affronta le diverse realtà e non sono da meno i suoi progetti di speranza a favore di chi non ha voce: uomini e donne che ancora oggi sono uccisi sono perché ritenuti nemici

Maria di Nazaret così si dimostra una donna nuova e profetica in quanto ritiene che per liberare l’uomo e riconsegnarli la sua libertà di pensiero, di opinione e di credo è necessario costruire una cultura di pace ed educare tutti ad azioni non violente.

Siamo chiamati a rimetterci in discussione perché nessuno dimentichi che nelle cruente guerre che insanguinano il mondo, i morti civili sono il 93% del totale. Dobbiamo avere una certezza: la guerra riduce in miseria interi popoli.

Maria di Nazaret è la prima che oggi affermerebbe che il sangue che si sta spargendo nelle strade ucraine è lo stesso sparso dal Cristo sulla collina di Gerusalemme di oltre duemila anni fa. Pur sapendo che il Calvario è una collocazione provvisoria, resta sempre la tappa da cui partire per costruire la risurrezione di tutti.

La Chiesa non deve aver paura di contaminarsi con questo sangue. Maria di Nazaret c’insegna ad essere una Chiesa “dalla mente aperta” per elaborare progetti nuovi per un mondo migliore.

(Don Antonio Ruccia)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

V STAZIONE
Gesù è aiutato da Simone di Cirene

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Luca (23,26)

Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù

MEDITAZIONE

L’unica guerra legittima è quella che si dichiara all’ignoranza ed alla miseria. Ho molta fiducia nei piccoli, nei deboli che si uniscono in movimenti nonviolenti, senza aver bisogno di prestigio, sia nei nostri che nei vostri paesi, piccoli gruppi senza potere che si mettono d’accordo per affermare senza odio, senza violenza alcuna, ma anche senza codardia, per affermare che bisogna arrivare a condizioni giuste e umane nelle relazioni tra paesi ricchi e paesi poveri, tra le grandi compagnie ed i nostri paesi… E Dio che ama gli umili, i deboli, i piccoli; non abbandonerà questo mondo. È lui la forza della nostra debolezza! Dio è sempre dalla parte dei deboli.

(Dom Helder Camara)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

VI STAZIONE
Veronica asciuga il volto di Gesù

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Matteo (25,40)

Il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

MEDITAZIONE

In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace.

In nome dell’innocente anima umana che Dio ha proibito di uccidere, affermando che chiunque uccide una persona è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse salvato l’umanità intera.

In nome dei poveri, dei miseri, dei bisognosi e degli emarginati che Dio ha comandato di soccorrere come un dovere richiesto a tutti gli uomini e in particolar modo a ogni uomo facoltoso e benestante.

In nome degli orfani, delle vedove, dei rifugiati e degli esiliati dalle loro dimore e dai loro paesi; di tutte le vittime delle guerre, delle persecuzioni e delle ingiustizie; dei deboli, di quanti vivono nella paura, dei prigionieri di guerra e dei torturati in qualsiasi parte del mondo, senza distinzione alcuna.

In nome dei popoli che hanno perso la sicurezza, la pace e la comune convivenza, divenendo vittime delle distruzioni, delle rovine e delle guerre.

In nome della “fratellanza umana” che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali.

(Dal Documento sulla Fratellanza Universale di Abu Dhabi)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

VII STAZIONE
Gesù cade la seconda volta

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal libro del profeta Isaia (53,12)

Io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha spogliato se stesso fino alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli.

MEDITAZIONE

O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace. Dov’è odio ch’io porti l’amore, dov’è offesa ch’io porti il perdono, dov’è discordia ch’io porti l’unione, dov’è dubbio ch’io porti la fede, dov’è errore ch’io porti la verità, dov’è disperazione ch’io porti la speranza, dov’è tristezza ch’io porti la gioia, dov’è tenebra ch’io porti la luce. Oh! Maestro, fa’ che io non cerchi tanto. Ad essere consolato, quanto a consolare. Ad essere compreso, quanto a comprendere. Ad essere amato, quanto ad amare. Poiché è dando che si riceve. Perdonando che si è perdonati. Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

(San Francesco d’Assisi)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

VIII STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal vangelo di Luca (23,28)

Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e suoi vostri figli”

MEDITAZIONE

 “A tutte le ragazze che sono spaventate per i talebani: dovete avere coraggio, essere determinate e non mollare. La vostra istruzione deve andare avanti!”.

Dal 20 settembre 2021 le ragazze afgane al di sopra dei 12 anni non possono andare a scuola, mentre le rigide restrizioni alla segregazione di genere nelle università hanno gravemente ridotto le possibilità per molte giovani donne di perseguire un’istruzione universitaria significativa. Alcune università private hanno istituito aule segregate per genere, ma molte università pubbliche hanno deciso che le donne non possono lavorare né frequentare fino a quando non saranno stabilite classi separate per donne e uomini.

Il 22 marzo le scuole afgane riapriranno le porte dopo la pausa invernale. È arrivato il momento di fare pressione sui talebani affinché tutte le ragazze possano tornare nelle aule e riprendere la propria vita.

Oltre a perdere l’accesso all’istruzione e al lavoro, le donne ora affrontano crescenti minacce di violenza di genere e gravi restrizioni ai loro diritti alla libertà di movimento, libertà di riunione e di espressione, compresa la scelta dell’abbigliamento.

Nonostante l’instabilità politica e i conflitti, le donne afgane hanno ottenuto molto negli ultimi 20 anni, ora, sotto le attuali autorità talebane si trovano ad affrontare il rischio imminente di perdere tutto.

Questa è una guerra che si sta combattendo sotto gli occhi dell’indifferenza di tutti.

(Khalida 14 anni studentessa di Kabul)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

IX STAZIONE
Gesù cade la terza volta

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Salmo (22)

Un branco di cani mi circonda, mi accerchia una banda di malvagi: hanno scavato le mie mani e i miei piedi

MEDITAZIONE

“La pace non è assenza di guerra. Questa è una concezione molto negativa. Non possiamo dire che c’è pace quando non c’è guerra. Attualmente non c’è guerra in molti paesi, in quasi tutto il mondo non c’è guerra, e tuttavia in nessun posto c’è vera pace. Non basta dunque, che non ci sia guerra. La pace è il frutto della giustizia. Questo si che è pace. La pace ci sarà solo quando ci sarà giustizia. Pace è il prodotto dell’ordine voluto da Dio, e che gli uomini devono conquistare come bene nell’ambito sociale: quando non ci sono repressioni, quando non c’è segregazione, quando tutti gli uomini possono ricorrere ai propri diritti legittimi, quando c’è libertà, quando non c’è paura, quando non ci sono popoli soffocati dalle armi, quando non ci sono prigioni dove gemono, perdendo la loro libertà, tanti figli di Dio; dove non c’è tortura, dove non vengono calpestati i diritti umani”.

(San Oscar Romero)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

X STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Matteo (27,35)

Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte

MEDITAZIONE

Scendete nel pratico. Diteci esattamente cosa avete insegnato ai soldati. L’obbedienza a ogni costo? E se l’ordine era il bombardamento dei civili, un’azione di rappresaglia su un villaggio inerme, l’esecuzione sommaria dei partigiani, l’uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche, la tortura, l’esecuzione d’ostaggi, i processi sommari per semplici sospetti, le decimazioni (scegliere a sorte qualche soldato della Patria e fucilarlo per incutere terrore negli altri soldati della Patria), una guerra di evidente aggressione, l’ordine d’un ufficiale ribelle al popolo sovrano, la repressione di manifestazioni popolari? Eppure queste cose e molte altre sono il pane quotidiano di ogni guerra. Quando ve ne sono capitate davanti agli occhi o avete mentito o avete taciuto. O volete farci credere che avete volta per volta detto la verità in faccia ai vostri «superiori» sfidando la prigione o la morte? Se siete ancora vivi e graduati è segno che non avete mai obiettato a nulla. Del resto ce ne avete dato la prova mostrando nel vostro comunicato di non avere la più elementare nozione del concetto di obiezione di coscienza. Non potete non pronunciarvi sulla storia di ieri se volete essere, come dovete essere, le guide morali dei nostri soldati. … Rispettiamo la sofferenza e la morte, ma davanti a i giovani che ci guardano non facciamo pericolose confusioni fra il bene e il male, fra la verità e l’errore, fra la morte di un aggressore e quella della sua vittima. Se volete diciamo: preghiamo per quegli infelici che, avvelenati senza loro colpa da una propaganda d’odio, si son sacrificati per il solo malinteso ideale di Patria calpestando senza avvedersene ogni altro nobile ideale umano.

(don Lorenzo Milani)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XI STAZIONE
Gesù è crocifisso

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Luca (23,33)

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.

MEDITAZIONE

In nome della “fratellanza umana” che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali.

In nome di questa fratellanza lacerata dalle politiche di integralismo e divisione e dai sistemi di guadagno smodato e dalle tendenze ideologiche odiose, che manipolano le azioni e i destini degli uomini.

In nome della libertà, che Dio ha donato a tutti gli esseri umani, creandoli liberi e distinguendoli con essa.

In nome della giustizia e della misericordia, fondamenti della prosperità e cardini della fede.

In nome di tutte le persone di buona volontà, presenti in ogni angolo della terra.

In nome di Dio e di tutto questo, Al-Azhar al-Sharif – con i musulmani d’Oriente e d’Occidente –, insieme alla Chiesa Cattolica –con i cattolici d’Oriente e d’Occidente –, dichiarano di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio.

Noi –credenti in Dio,–, partendo dalla nostra responsabilità religiosa e morale, e attraverso questo Documento, chiediamo a noi stessi e ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, e di porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo attualmente vive.

(Dal Documento sulla Fratellanza Universale di Abu Dhabi)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XII STAZIONE
Gesù muore sulla croce

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Giovanni (19,30)

Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: Tutto è compiuto! E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

IN GINOCCHIO

MEDITAZIONE

Poi rimango solo e sento per la prima volta una grande voglia di piangere. Tenerezza, rimorso e percezione del poco che si è potuto seminare e della lunga strada che rimane da compiere.

Attecchirà davvero la semente della nonviolenza? Sarà davvero questa la strategia di domani? E’ possibile cambiare il mondo col gesto semplice dei disarmati?

E’ davvero possibile che, quando le istituzioni non si muovono, il popolo si possa organizzare per conto suo e collocare spine nel fianco a chi gestisce il potere? Fino a quando questa cultura della nonviolenza rimarrà subalterna?

Questa impresa contribuirà davvero a produrre inversioni di marcia? Perchè i mezzi di comunicazione che hanno invaso la Somalia a servizio di scenografie di morte, hanno pressochè taciuto su questa incredibile scenografia di pace?

Ma in questa guerra allucinante chi ha veramente torto e chi ha ragione? E quale è il tasso delle nostre colpe di esportatori di armi in questa delirante barbarie che si consuma sul popolo della Bosnia?

Sono troppo stanco per rispondere stasera. Per ora mi lascio cullare da una incontenibile speranza: le cose cambieranno, se i poveri lo vogliono.

(Dal diario di Sarajevo di don Tonino Bello)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XIII STAZIONE
Gesù è calato dalla croce

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Giovanni (19,38)

Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.

MEDITAZIONE

Maria andò fin sotto la croce per insegnarci che solo con la pace possiamo cambiare la storia che gli uomini intendono scrivere con le armi. Maria, donna Addolorata, c’insegna ad entrare nella casa e nei cuori di ciascuno. E’ la prima ad oltrepassare le porte delle logiche della globalizzazione dell’indifferenza e ad indicarci la Chiesa che entra nelle case, negli appartamenti, nelle blindature delle sicurezze e nelle pieghe delle paure delle accoglienze.

Maria c’insegna anche ad uscire dalle porte, perché una Chiesa che resta in casa non sussulta. Non si può tacere e non si può nicchiare di fronte alle bombe che cadono in questi giorni. Dietro ogni uomo che muore c’è una madre che piange.

La Chiesa annuncia la pace ed oggi ci chiede di farlo con fermezza. Se vogliamo sfondare le tante porte che ancora restano chiuse in noi e superare i nostri egoismi non abbiamo che da fare una cosa: essere cristiani di pace come Maria che andò sotto la croce per insegnarci che nessuno uomo è un errore.

(Don Antonio Ruccia)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XIV STAZIONE
Gesù è sepolto

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Dal Vangelo di Luca (23,53)

(Giuseppe di Arimatea) lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora deposto

MEDITAZIONE

Ho un sogno, che un giorno questa nazione sorgerà e vivrà il significato vero del suo credo: noi riteniamo queste verità evidenti di per sé, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Ho un sogno, che un giorno sulle rosse montagne della Georgia i figli degli ex schiavi e i figli degli ex padroni di schiavi potranno sedersi insieme alla tavola della fraternità.

Ho un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, dove si patisce il caldo afoso dell’ingiustizia, il caldo afoso dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e di giustizia.

Ho un sogno, che i miei quattro bambini un giorno vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per l’essenza della loro personalità. Oggi ho un sogno.

Ho un sogno, che un giorno, laggiù nell’Alabama, dove i razzisti sono più che mai accaniti, dove il governatore non parla d’altro che di potere di compromesso interlocutorio e di nullification delle leggi federali, un giorno, proprio là nell’Alabama, i bambini neri e le bambine nere potranno prendere per mano bambini bianchi e bambine bianche, come fratelli e sorelle. Oggi ho un sogno.

Ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà innalzata, ogni monte e ogni collina saranno abbassati, i luoghi scoscesi diventeranno piani, e i luoghi tortuosi diventeranno diritti, e la gloria del Signore sarà rivelata, e tutte le creature la vedranno insieme.

(M. L. King)

IN PIEDI

Padre nostro …

CANTO:
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

XV STAZIONE
Gesù è risorto

Guida Ti adoriamo, o Cristo,
e ti benediciamo.

Tutti Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

IN PIEDI

Dal vangelo secondo Matteo (28,1-10)

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

SILENZIO

……………………….

IN PIEDI

PREGHIERA

SOLO
Santa Maria,
Vergine della notte,
noi t’imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore,
e irrompe la prova,
e sibila
il vento della disperazione,
e sovrastano
sulla nostra esistenza
il cielo nero degli affanni
o il freddo delle delusioni,
o l’ala severa della morte.

TUTTI
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell’ora del nostro Calvario,
tu, che hai sperimentato
l’eclisse del sole,
stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile
la lunga attesa della libertà.

SOLO
Alleggerisci
con carezze di madre
la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze
amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia
nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla
perché vi poggino il capo.
Preserva da ogni male
i nostri cari
che faticano in terre lontane
e conforta,
col baleno struggente
degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.

TUTTI
Ripeti ancora oggi
la canzone del Magnificat,
e annuncia
straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte
a salmodiare le nostre paure.
Anzi,
se nei momenti dell’oscurità
ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto
si dissecheranno
sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l’aurora.
Così sia.
(Don Tonino Bello)

CANTO FINALE