VIA CRUCIS 2022

SGUARDI DALLA VIA CRUCIS

IN PIEDI Canto iniziale

DALL’AURORA AL TRAMONTO

Dall’aurora io cerco te,
fino al tramonto ti chiamo,
ha sete solo di te, l’anima mia

come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante,
sempre canterò la tua lode,
perché sei il mio Dio, il mio riparo,
mi proteggerai all’ombra delle tue ali.

Non mi fermerò un solo istante,
io racconterò le tue opere
perché sei il mio Dio, unico bene
nulla mai potrà la notte contro di me.

GUIDA: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Ripercorrendo le tappe della via Crucis incroceremo molti sguardi di coloro che hanno assistito e accompagnato il Signore nel suo cammino di dolore, ma soprattutto incontreremo lo sguardo di Gesù che Papa Francesco ci descrive con queste parole:
«Quello di Gesù è uno sguardo che ci porta su, mai ti lascia lì, eh? mai. Mai ti abbassa, mai ti umilia. Ti invita ad alzarti. Uno sguardo che ti porta a crescere, che ti incoraggia, perché ti vuole bene. Ti fa sentire che Lui ti vuole bene. E questo dà quel coraggio per seguirlo. Gesù guardava ognuno, e ognuno si sentiva guardato da Lui. Lo sguardo di Gesù sempre ci fa degni. È uno sguardo generoso. Tutti noi, nella vita abbiamo sentito questo sguardo, e non una volta: tante volte! Forse la persona di un sacerdote che ci insegnava la dottrina o ci perdonava i peccati… forse nell’aiuto di persone amiche tutti noi ci troveremo davanti a quello sguardo, quello sguardo meraviglioso. E andiamo avanti nella vita, nella certezza che Lui ci guarda.» 
(Papa Francesco)

GUIDA: Preghiamo

O Signore, che sulla via della croce non hai mai smesso di guardare con amore quanti hai incontrato, fa’ che anche noi, ripercorrendo questo cammino, impariamo a cambiare sguardo e sappiamo vedere nel fratello che ci cammina accanto la luce che viene da Te.
Amen.

GUIDA: Prima tappa:
Gesù e il sommo sacerdote

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Matteo (26, 62-66):
Il Sommo Sacerdote si alzò e disse a Gesù: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano queste persone contro di te?». Ma Gesù taceva. E il Sommo Sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivo, di dirci se tu sei il Messia, il Figlio di Dio». Gesù gli rispose: «Sì, tu l’hai detto. Anzi, io vi dico: ormai vedrete il Figlio dell’uomo sedere a destra della Maestà divina e venire sulle nubi del cielo». Allora il Sommo Sacerdote si lacerò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, l’avete udita la bestemmia. Che ve ne pare?». Risposero: «È reo di morte».

Lettore 2: IL SOMMO SACERDOTE: SGUARDO IRATO
Gesù viene consegnato al tribunale del Sinedrio per essere giudicato colpevole di «bestemmia» o «blasfemia».  La bestemmia di Gesù è la pretesa di incarnare la figura del Figlio dell’uomo, che avrebbe giudicato il mondo. I sommi sacerdoti guardano Gesù con timore, invidia e disprezzo perché egli destava ammirazione tra la folla e con le sue parole metteva in discussione la funzione e il valore del tempio. Davanti al Sinedrio si svolge un primo processo, vile e meschino, che conduce alla richiesta di una condanna a morte.

Lettore 3: GESÙ:  SGUARDO MITE
Gesù risponde dicendo: “… vedrete il Figlio dell’uomo sedere a destra della Maestà divina…”. Ancora una volta non si affida a lunghi discorsi perché conosce la natura incredula dell’uomo che ha bisogno di vedere, di toccare con mano. Con cuore mite si affida alla volontà del Padre e chiede anche a noi, quando siamo presi dal dubbio e dallo sconforto, di fidarci: “vedrete”.

IN PIEDI

Guida: Preghiamo dicendo: Signore pietà
Per tutte le volte che dubitiamo della tua Parola.
Signore pietà
– Per tutte le volte che ci facciamo condizionare da chi urla più forte.
Signore pietà
– Per tutte le volte che guardiamo con invidia e sospetto il nostro prossimo.
Signore pietà

Padre Nostro …

IN CANTO: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Seconda tappa:
Gesù e le pie donne.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23,27-31)  
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

Lettore 2: LE DONNE:  SGUARDO LAMENTOSO
Gesù con il corpo flagellato porta il peso della croce e lungo la via, quelle donne che spesso lo seguivano, guardano il loro Maestro con pietà piangendo e urlando lamenti. Il loro pianto è premessa di un ravvedimento del popolo di fronte alla sorte di Gesù. Riconoscono in quel condannato un uomo giusto che non teme di giocarsi tutto per amore nostro e del Padre, ma le loro manifestazioni sembrano quasi dovute come le lacrime a un funerale.

Lettore 3: GESÙ:  SGUARDO AMMONITORE
Il Signore, a sua volta, seppur duramente provato nel corpo, rivolge a quelle donne e a noi tutti, uno sguardo ammonitore, per metterci in guardia, perché molte volte ancora, noi come loro, piangeremo per le ingiustizie che colpiscono tanti nostri fratelli nel mondo. Guardiamo alle nostre azioni e diamo un seguito al dolore perché non sia solo «legno secco». Gesù però, come sempre, non ci lascia senza una promessa di salvezza: «legno verde» che arde per la salvezza di tutti.

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Perdonaci Signore
– Quando di fronte alle ingiustizie ci limitiamo a uno sguardo pietoso.
– Quando il nostro sguardo non va oltre al nostro cortile.
– Quando siamo noi stessi causa di sofferenze  per gli altri.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Terza tappa:
Gesù e il popolo.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23,33-38)
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.  Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».  Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».  C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

Lettore 2: IL POPOLO: SGUARDO INDIFFERENTE
“Il popolo stava a vedere”. Gesù viene crocifisso, schernito, maltrattato e il popolo non fa nulla. Quante volte facciamo anche noi parte di quel popolo che sta a vedere da lontano, nascosti dietro allo schermo di un cellulare, senza dire nulla, sta a guardare mentre un uomo viene preso di mira, mentre una donna viene maltrattata, mentre un ragazzo viene bullizzato, mentre un bambino viene ignorato…

Lettore 3: GESÙ: SGUARDO MISERICORDIOSO
E cosa fa Gesù di fronte agli affronti dei soldati e all’indifferenza del popolo? Alza gli occhi al Padre e prega per quegli stessi che lo offendono o lo ignorano. Invoca per noi vigliacchi e indifferenti il perdono. «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Aiutaci Signore 
Quando ci lasciamo prendere dal timore e non agiamo per aiutare chi soffre.
– Quando di fronte al dolore restiamo a guardare da lontano.
– Quando non sappiamo perdonare chi ci ha offeso.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Quarta tappa:
Gesù e il buon ladrone.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23,39-43)
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».  Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?  Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

Lettore 2: IL BUON LADRONE: SGUARDO PENTITO
La persona più vicina a Gesù negli ultimi momenti della sua vita è stato, ancora una volta, un peccatore, un uomo guardato male dalla gente perché aveva rubato o peggio. Quell’uomo però riconosce in Gesù il figlio di Dio, perché chi altro era capace di parole e gesti di amore verso i suoi stessi carnefici se non Cristo? Il buon ladrone di fronte a Gesù si riconosce peccatore e chiede perdono.

Lettore 3: GESU’: SGUARDO DI SALVEZZA
Prima di lasciare questo mondo Gesù guarda con amore quel malfattore e accoglie la sua richiesta di perdono promettendogli la salvezza. Un ultimo gesto di misericordia che ha contraddistinto tutto il cammino di Gesù fino all’ultimo respiro.

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Perdonaci Signore
– Quando non sappiamo chiedere perdono per in nostri peccati.
– Quando ci riteniamo indegni della tua amicizia.
– Quando ci nascondiamo dietro la convinzione di essere migliori di tanti altri.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Quinta tappa:
Gesù e Maria.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.  Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Lettore 2: MARIA:  SGUARDO DI DOLORE
Quale sguardo può avere una madre che vede il figlio morente se non uno sguardo pieno di angoscia e disperazione? Immaginiamo Maria trafitta dal dolore, come le era stato predetto dal profeta Simeone, stare con lo sguardo chino per non assistere a quegli ultimi attimi di agonia dell’amato figlio. Tante madri oggi accudiscono i figli malati nel corpo o nello spirito e vivono quel dolore provato da Maria.

Lettore 3: GESÙ:  SGUARDO AMOREVOLE
Gesù non dimentica nessuno, figurarsi sua madre. Non ci pensa due volte e con uno sguardo amorevole affida la madre al suo discepolo e allo stesso tempo affida il discepolo alla madre. Il Signore non ci lascia mai soli e ci invita anzi a guardarci intorno e farci carico l’uno dell’altro perché solo così si possono superare i momenti più bui.

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore
– Signore sostieni le persone che si sentono sole e non riescono a chiedere aiuto.
– Signore rendici capaci di farci carico della sofferenza del nostro prossimo.
– Signore insegnaci a sostenerci a vicenda con umiltà e generosità.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Sesta tappa:
Gesù e il Centurione.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23,44-49)
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.  Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.  Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
(chi può, si inginocchi)
Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest’uomo era giusto». Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.

Lettore 2: IL CENTURIONE: SGUARDO MERAVIGLIATO
Il centurione era un uomo di armi, abituato alle esecuzioni, eppure di fronte a quel semplice uomo che senza opporsi e senza colpa accetta di morire in croce resta sorpreso. I suoi occhi si aprono come se vedessero per la prima volta chi avevano di fronte: “Il figlio di Dio”. Il suo sguardo meravigliato ci invita a guardare Gesù allo stesso modo, perché sempre si rivela a noi in modo nuovo per salvarci e condurci a Lui.

Lettore 3: GESÙ: SGUARDO CHE NON CI ABBANDONA
Gli occhi di Gesù si sono chiusi, eppure tutti sentono ancora il suo sguardo su di loro, si percuotono il petto, restano li anche se ormai lo ‘spettacolo’ è finito, quasi a dire “non è possibile, e adesso cosa facciamo?”. È il momento dell’attesa, del silenzio, della preghiera.

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Resta con noi Signore
– Nelle prove della vita che ci fanno dubitare di noi stessi.
– Nel momento della sofferenza e della malattia.
– Nel momento del dolore per la perdita dei nostri cari.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Settima tappa:
Gesù e Giuseppe d’Arimatea.

GUIDA: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

SEDUTI

Lettore 1: Dal Vangelo secondo Luca (23,50-54)
C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.  Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.  Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.  Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.  Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 

Lettore 2: GIUSEPPE D’ARIMATEA: SGUARDO CORAGGIOSO
Giuseppe d’Arimatea era un uomo buono e giusto. Egli si fa coraggio e chiede il corpo di Gesù. Il suo sguardo poteva essere indignato per quella sorte ingiusta ma anche profondamente triste per quelle ferite inferte per il gusto di infliggere sofferenza.
Anche noi siamo chiamati a guardare con occhi misericordiosi quanti portano i segni della fame, del freddo, dei maltrattamenti ma non solo, siamo invitati a fare qualcosa, ad agire ognuno secondo le proprie forze e possibilità.

Lettore 3: GESÙ:  SGUARDO ETERNO
Cala il sipario. Il protagonista esce di scena. Fine primo tempo. Restiamo in attesa con il cuore triste ma pieno di speranza come Giuseppe d’Arimatea che “aspettava il regno di Dio”. Nell’attesa però non chiudiamo gli occhi di fronte alla sofferenza, al dolore, alla morte. Al contrario spalanchiamo gli occhi e offriamo il poco che abbiamo agli ultimi tanto amati da Gesù.

IN PIEDI

GUIDA: Preghiamo dicendo: Spronaci, Signore
Ad agire per il bene altrui senza riflettere troppo sulle conseguenze.
– A lottare per le persone meno fortunate.
– A impegnarci per il bene comune e la salvaguardia del Creato.

Padre Nostro …

Tutti: Santa Madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

GUIDA: Fratelli e sorelle, sul monte Tabor il nostro Dio ha rivelato a Pietro, Giacomo e Giovanni, lo splendore del Volto Santo di Gesù.
Questa luce ci consoli e ci accompagni nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti: AMEN!

CANTO FINALE: TI SALUTO O CROCE SANTA

P.S. Questa originale Via Crucis è impostata su 7 tappe, estrapolate per lo più dal Vangelo di Luca, e non dalle tradizionali 14 Stazioni, pubblicata dalla diocesi di Cuneo-Fossano.